Debutta oggi in Borsa Franchi Umberto Marmi, azienda leader a livello internazionale nella lavorazione e commercializzazione del marmo di Carrara. La quotazione avviene in seguito alla fusione per incorporazione con la Spac TheSpac, realizzata il 29 settembre scorso (si veda qui il comunicato stampa). Il 2 ottobre scorso hanno cessato la negoziazione gli strumenti finanziari (azioni e warrant) della Spac, mentre da oggi saranno negoziate sull’Aim Italia le azioni e i warrant di Franchi Umberto Marmi.
Fondata nel 1971 dalla famiglia Franchi, e guidata dal presidente e amministratore delegato Alberto Franchi, la società produce marmi che sono stati utilizzati per la realizzazione della torre One del World Trade Center di New York e per gli interni di alcuni dei più prestigiosi appartamenti e alberghi di Park Avenue. La società ha chiuso il 2019 con un valore della produzione di 65,2 milioni di euro, un ebitda rettificato di 27 milioni (pari a un margine di ebitda del 41,3%), un utile netto di 16,6 milioni e una posizione finanziaria netta positiva per 6,4 milioni.
L’annuncio dell’accordo per la business combination tra la Spac e Franchi Umberto Marmi era stato dato lo scorso giugno (si veda altro articolo di BeBeez). L’accordo prevedeva una valorizzazione complessiva di quest’ultima pari a un equity value di 290 milioni, corrispondenti a un multiplo implicito EV/ebitda rettificato 2019 pari a 10,5 volte e a un multiplo implicito P/E 2019 pari 17,5 volte, mentre TheSpac è stata valorizzata in base alla propria cassa disponibile al momento della business combination, pari a 59,4 milioni (60 milioni al netto dei costi per un massimo dell’1%) prima degli eventuali recessi. Nel luglio scorso l’assemblea di TheSpac, alla presenza del 54,273% del capitale, ha approvato con il voto favorevole del 99,386% la business combination con Franchi Umberto Marmi (si veda altro articolo di BeBeez) e il 19 agosto scorso ha superato anche lo scoglio dei diritti di recesso dall’operazione, pari al 27,045% del capitale e pertanto inferiori alla soglia massima del 30% (si veda qui il comunicato stampa).
TheSpac è stata promossa nel maggio 2018 da Marco Galateri di Genola e Suniglia, Vitaliano Borromeo Arese, Giovanni Lega, Luciano Di Fazio e Gianluca Cedro in nome delle proprie rispettive società Sagittario (25,5%), Gb Par (28,38%), Lca Ventures (20,8%), Curepipe e Bambi entrambe con il 12,5% (si veda altro articolo di BeBeez). La Spac, che nel luglio 2018 aveva raccolto 60 milioni di euro, è quotata all’Aim Italia. I promotori hanno investito in TheSpac oltre 10 milioni di euro, di cui 8 milioni sottoscritti in azioni ordinarie.