Osai Automation System, società torinese specializzata nel settore dell’automazione dei processi industriali, si è quotata ieri sul mercato Aim Italia di Borsa Italiana, dopo aver raccolto 7,75 milioni di euro dagli investitori al prezzo di 1,5 euro per azione, il massimo della forchetta proposta, per la maggior parte in aumento di capitale, con una capitalizzazione iniziale di circa 21 milioni e un flottante del 32,14%, che salirà al 36,90% in caso di integrale esercizio dell’opzione greenshoe. Il resto del capitale continuerà a far capo a Mirella Ferrero, presidente di Osai (si vedano qui il comunicato stampa dell’azienda e qui quello di Borsa Italiana).
Non è la prima volta che Osai Automation System si rivolge agli investitori: la società ha quotato su ExtraMot Pro tre minibond short-term. Il primo, a cedola 3,75%, era stato emesso nel dicembre 2016 per 800 mila euro ed era scaduto nel marzo 2017. Il secondo, sempre a cedola 3,75%, era stato emesso per un milione nell’aprile 2017 ed è scaduto il 15 dicembre dello stesso anno. Nel dicembre 2017 Osai ha infine quotato un terzo minibond da 300 mila euro con cedola 3,6% e scaduto nel dicembre 2018.
La società stata quotata sulla base di una valutazione dell’equity value pre-money di 15 milioni di euro. Sono state offerte agli investitori complessivamente 4,5 milioni di azioni, di cui 4 milioni di nuova emissione, a servizio dell’aumento di capitale, e 500 mila azioni in vendita, a cui si aggiungono 666 mila azioni rivenienti dall’esercizio dell’opzione di over-allotment concessa dall’azionista di maggioranza Mirella Ferrero. Il titolo ha aperto ieri a 2,25 euro e chiuso la seduta a 1,88 euro, in rialzo del 25,33% dal prezzo di collocamento. D’altra parte, l’ipo aveva ottenuto ordini per un controvalore superiore a 5 volte il quantitativo massimo dell’offerta. In particolare, sono stati raccolti ordini da parte di oltre 100 investitori, con una domanda estera attorno al 40%. Quella di Osai costituisce la tredicesima ammissione da inizio anno su Aim Italia, che porta a 131 il numero delle società attualmente quotate su quel mercato.
La società è stata assistita nell’ipo da Bper Banca in qualità di nomad, global coordinator e specialist dell’operazione. Caretti e Associati ha agito in qualità di advisor finanziario, BDO in qualità di società di revisione, Legance Avvocati Associati in qualità di legale della società, EpYon ha svolto la due diligence finanziaria e Starclex Studio Legale ha affiancato la società nella valutazione della corporate governance. BonelliErede ha supportato Bper Banca in qualità di advisor legale.
Mirella Ferrero, presidente di Osai, ha commentato: “La reazione eccezionale dimostrata dal mercato con una domanda 5 volte superiore all’offerta è per noi un segnale forte e inequivocabile che riceviamo dagli investitori, i quali hanno compreso pienamente le capacità e le potenzialità di crescita dell’azienda. Il risultato del book-building dimostra inoltre, visto il difficile periodo che stiamo attraversando a causa della pandemia, quanto Osai, grazie alla sua capacità di superare le crisi con successo, rappresenti un riferimento affidabile e solido nei mercati in cui opera”.
Barbara Lunghi, Head of Primary Markets di Borsa Italiana, ha aggiunto: “La quotazione di Osai su AIM Italia è un ulteriore esempio di come sempre più società con spiccato orientamento all’innovazione, scelgano il mercato dei capitali come strumento privilegiato per accelerare il proprio sviluppo. Attraverso la quotazione, Osai potrà compiere un passo importante per incrementare la competitività e l’internazionalizzazione del proprio business”.
Osai Automation System, fondata nel 1991 da Carlo Ferrero, è attiva a livello mondiale nella progettazione e produzione di macchine e linee complete per l’automazione e il testing su semiconduttori. La società, con sede operativa a Parella (Torino), occupa 181 dipendenti e opera prevalentemente attraverso 5 divisioni: automazione, elettronica, laser applicato, semiconduttori e post-vendita. La rete distributiva di Osai è costituita da oltre 40 distributori in tutto il mondo, con oltre 50 staff locali e 3 filiali commerciali (Usa, Germania e Cina). Il gruppo ha registrato nel corso del 2019 ricavi consolidati per circa 35,2 milioni (+15,3% rispetto al 2018), un ebitda di circa 5,3 milioni (+6% dal 2018, con margine ebitda del 15%) e un utile netto di circa 1,9 milioni (+11% rispetto al 2018). Nel 2019 la divisione semiconduttori di Osai ha contribuito per circa il 46% al fatturato totale, la divisione automazione per circa il 28%, la divisione elettronica per il 18% e la divisione laser applicato per il 4%, mentre il residuo 4% è riconducibile all’attività di post-vendita. Le vendite verso i Paesi esteri sono risultate pari all’80% del fatturato nel 2019, consolidando una forte componente di export dell’attività commerciale sviluppatasi a partire dal 2014. Il CAGR dei ricavi è pari a circa il 15% dal 2007 al 2019 e a circa il 16% dal 2013 al 2019.