Seci, la holding del Gruppo Maccaferri, sta trattando con il fondo londinese Taconic Capital l’erogazione di un finanziamento da 90 milioni di euro per pagare i creditori e soprattutto per rimborsare il bond da 90 milioni di euro emesso nel febbraio 2019 da Seci e garantito dalle azioni delle Manifatture Sigaro Toscano, in modo da evitare che gli obbligazionisti escutano il pegno e sfilino a Seci la proprietà della ricca controllata, che si dice valga circa 200 milioni di euro. Lo riferisce Il Messaggero.
Nel dettaglio, dei 90 milioni di euro incassati da Taconic, Seci utilizzerebbe 20 milioni per pagare i creditori privilegiati (i dipendenti), mentre i restanti 70 milioni servirebbero per riacquistare il bond con sottostante il pegno sul 46% di Manifatture Sigaro Toscano. Da parte sua Gaetano Maccaferri che aveva sottoscritto il bond per 10 milioni, rinuncerebbe al rimborso e riacquisterebbe il residuo del bond.
Seci detiene il 51% di Manifatture Sigaro Toscano. Il restante 49% fa capo a Piero Gnudi (ex ministro nel governo Monti ed ex presidente dell’Enel), Luca Montezemolo (ex numero 1 della Ferrari) e Aurelio Regina. Gnudi e Montezemolo sono anche fra i sottoscrittori del prestito obbligazionario di Seci (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso ottobre si era parlato di un possibile acquisto della holding da parte di Gnudi e Montezemolo, che hanno però smentito l’indiscrezione (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo scorso ottobre Seci ha accettato in modo incondizionato l’offerta di acquisto avanzata a fine settembre da Carlyle e dai suoi coinvestitori Man GLG e Stellex Capital, riuniti nell’Ad Hoc Group (AHG) per l’intero capitale di Officine Maccaferri (si veda altro articolo di BeBeez). Dopo il via libera all’offerta di Carlyle, Seci ha depositato l’istanza al Tribunale di Bologna per chiedere in tempi brevi l’avvio di una gara per la cessione dell’azienda, che avverrà poi coi termini stabiliti dal tribunale ma sulla base dell’offerta di Carlyle. Secondo quanto risulta a BeBeez, ad oggi non sono arrivate altre offerte vincolanti per rilevare Officine Maccaferri (si veda altro articolo di BeBeez). Seci ha 780 milioni di debiti verso le banche.
Il Gruppo Maccaferri nel giugno 2019 ha ottenuto l’ammissione al concordato preventivo per alcune società controllate, gravato da un debito di 750 milioni di euro. La bolognese Bonfiglioli Riduttori ha presentato un’offerta per Sampingranaggi, una delle sei divisioni di Samp messe in concordato nell’autunno 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). I tedeschi di Emag e un gruppo anglo-cinese sono interessati Samp Machine Tools (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre la belga Gauder & Co. si è fatta avanti per Samp Sistemi nel settembre scorso (si veda altro articolo di BeBeez). Infine, il gruppo Maccaferri sta anche trattando la vendita di Naturalia Ingredients e Powercrop.
Ricordiamo che Taconic Capital lo scorso ottobre ha acquistato la nave Fortuna da Liberty Compagnia di Navigazione, che gestisce i collegamenti con le isole Eolie (si veda altro articolo di BeBeez). Taconic, insieme agli altri finanziatori Finav (Pillarstone Italy), il comparto shipping del fondo IDeA CCR II (Dea Capital Alternative Funds sgr) e Hamburg Commercial Bank, aveva già partecipato a inizio agosto alla ristrutturazione del debito da oltre 250 milioni del gruppo Perseveranza di Navigazione e di Fertilia, con alcuni asset navali che sono passati sotto il controllo dei fondi Dea Capital e Pillarstone Italy (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre Taconic Capital nel 2018 aveva poi comprato insieme a SC Lowy da Mps un portafoglio da 160 milioni di dollari relativo a Utp del settore shipping, in particolare relativi a navi rinfusiere e cisterna e a una nave appoggio offshore verso Finaval, Four Jolly (joint venture fra Premuda e il Gruppo Messina), Perseveranza di Navigazione, Fertilia (joint venture tra il gruppo Perseveranza e la SetSea di Filippo Lembo, con sede a Torre del Greco) e appunto Liberty di Navigazione (si veda altro articolo di BeBeez).