Bonfiglioli Riduttori, società di Calderara di Reno (Bologna), ha comprato Sampingranaggi, una delle 6 divisioni di Samp, a sua volta parte del Gruppo Maccaferri, ammesse al concordato nell’autunno 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
Per Sampingranaggi era stata fatta richiesta di ammissione al concordato con riserva nell’autunno 2019 nell’ambito della crisi della holding Seci del gruppo Maccaferri. Sampingranaggi il 12 marzo scorso è stata rilevata nell’asta di vendita al Tribunale di Bologna (si vedano qui il comunicato stampa della Regione Emilia Romagna e qui la nota di Bonfiglioli). Secondo Il Resto del Carlino, la società è passata di mano per 7,158 milioni di euro.
Fondata a metà degli anni ’50, Bonfiglioli Riduttori ha consolidato la propria posizione nello scenario competitivo internazionale specializzandosi nel controllo e nella trasmissione di potenza, mediante l’offerta di soluzioni complete per diversi settori dall’automazione industriale al packaging, dal food&beverage al tessile, dal settore ceramico all’industria del legno, fino alla lavorazione dei metalli. Presente sull’intero ciclo di progettazione, la società bolognese produce e distribuisce una gamma completa di motoriduttori, dispositivi di azionamento, riduttori epicicloidali e inverter per i settori dell’automazione industriale, dei macchinari mobili e dell’energia rinnovabili. La società è un operatore internazionale da 973 milioni di euro di fatturato annuo (dato relativo al 2019), presente in 80 Paesi, con 21 filiali commerciali, 13 stabilimenti produttivi (3 in Italia, 3 in India, 2 in Germania, e uno in Cina, Stati Uniti, Brasile, Slovacchia e Vietnam) e 550 distributori in tutto il mondo, per un totale di oltre 3.770 dipendenti (dati al giugno 2020).
Bonfiglioli Riduttori, con sede a Calderara di Reno (Bologna), nel giugno 2020 ha incassato da Cdp un finanziamento da 40 milioni di euro, di durata 7 anni (si veda qui il comunicato stampa). L’operazione era finalizzata a supportare le attività di ricerca e sviluppo per l’aumento dell’efficienza e della qualità dei sistemi di produzione e distribuzione, e l’innovazione mediante l’implementazione di tecnologie per l’Industria 4.0 nel sito industriale avanzato EVO a Calderara di Reno.
L’interesse di Bonfiglioli per Sampingranaggi era noto dal febbraio 2020 (si veda altro articolo di BeBeez) e focalizzato alla sinergia tra il known-how di quest’ultima con le sue strategie progettuali e produttive: ora la società potrà così aumentare la verticalizzazione produttiva sia in Italia che in Cina e accedere al mercato della robotica grazie anche allo sviluppo di ulteriori prodotti di estrema precisione ed efficienza. L’acquisizione riguarda gli asset delle società italiane e cinese di Sampingranaggi (ubicate a Bentivoglio, Funo di Argelato e Shanghai), i magazzini, il marchio Sampingranaggi, brevetti, progetti e prodotti per la robotica, oltre al totale assorbimento del personale.
Ricordiamo che il 3 marzo scorso Bonfiglioli aveva sottoscritto un protocollo d’intesa con Regione Emilia-Romagna, Città metropolitana e Fiom Cgil per salvaguardare i circa 80 dipendenti dell’azienda. L’azienda si era impegnata inoltre per almeno un anno a mantenere il sito di Bentivoglio e a valorizzarne le professionalità, capacità e competenze (si veda qui il comunicato stampa). All’epoca, il consigliere metropolitano con delega alle Politiche del lavoro e Tavoli di salvaguardia del patrimonio produttivo Fausto Tinti, aveva commentato: “Il protocollo sulla Sampingranaggi che abbiamo sottoscritto in Regione è importante perché, dopo quello di Emag, dimostra che pian piano stiamo traguardando dei nuovi progetti industriali di valore per le varie eccellenze del gruppo Maccaferri. Fondamentale in questo caso è stata la proposta del Gruppo Bonfiglioli spa e la risposta di una imprenditrice illuminata qual è Sonia Bonfiglioli”.
A valle dell’acquisizione di Sampingranaggi all’asta, Sonia Bonfiglioli ha affermato: “Il mio primo pensiero va alle donne e agli uomini di questa realtà che diventano da oggi una costola importante di Bonfiglioli. Tante volte avremmo potuto comperare gli impianti per produrre coppie coniche, gli ingranaggi sono il cuore dei riduttori, ma le macchine, senza la mano umana, sono atomi fermi”.
Fausto Carboni, ceo del gruppo, ha aggiunto: “Samp rappresenta per Bonfiglioli una grande opportunità e dal punto di vista industriale: ci offre, infatti, la possibilità di integrare alcune produzioni di componenti strategici, come gli ingranaggi conici, mentre sul piano dello sviluppo di business ci consente di entrare nel mercato delle trasmissioni per la robotica, che offre ampi spazi di crescita per il futuro, sia in Italia che in Cina attraverso la loro Società locale che è parte dell’acquisizione”.
Il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro,Vincenzo Colla, hanno assicurato che il Gruppo Bonfiglioli definirà “le adeguate professionalità lavorative grazie anche ai programmi di formazione previsti all’interno della Bonfiglioli Academy, centro di eccellenza delle competenze che sarà messo a disposizione anche del personale di Samp e consentirà di diffondere e di valorizzare il loro know-how”.
Per quanto riguarda le altre società della galassia Maccaferri, nel febbraio scorso una cordata di manager soci di Hvd Partners, gruppo svizzero specializzato in turnaround di aziende in crisi finanziaria, ha presentato un’offerta vincolante per Sampsistemi, azienda in concordato del gruppo Samp, a sua volta parte del Gruppo Maccaferri e specializzata in soluzioni ingegneristiche per la produzione di cavi e fili metallici (si veda altro articolo di BeBeez). La società svizzera secondo indiscrezioni è stata anche consulente di Muzinich, gestore Usa di fondi di private debt che, dopo aver presentato a fine 2020 un’offerta vincolante per Sampsistemi di cui è creditore (si veda altro articolo di BeBeez), a inizio febbraio aveva poi rinunciato (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che lo scorso settembre anche la belga Gauder & Co, affiancata da un partner finanziario, aveva inviato una manifestazione di interesse per Sampsistemi e Sampsistemi Extrusion (si veda altro articolo di BeBeez). Obiettivo di Gauder&Co era la ricomposizione nell’ambito di un gruppo unico delle attività industriali nel settore rotating machinery ed extrusion di Sampsistemi con quelli di Setic e Pourtier, che Gauder aveva ceduto a Sampsistemi nell’aprile 2018 (si veda altro articolo di BeBeez) e che poi la stessa Gauder si è ricomprata a nizio giugno 2020 (si veda qui Wire Draht Umform).
Intanto, a inizio febbraio i tedeschi di Emag si sono aggiudicati l’asta competitiva davanti ai tribunali di Bologna e Reggio Emilia dei rami d’azienda della Samputensili Machine Tools (altra società in concordato preventivo che fa capo a Samp) e della Clc di Reggio Emilia che, dopo il fallimento di 2 anni fa, era entrata a far parte come ramo d’azienda del gruppo Samp (si veda altro articolo di BeBeez). L’interesse di Emag per la controllata di Samp era emerso già lo scorso novembre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che, contestualmente all’interesse di Emag per Samputensili Machine Tools, a fine novembre 2020 era emerso l’interesse dell’americana StartCutter per Samputensili Cutting Tools. Quest’ultima in passato avrebbe dovuto siglare una joint venture con StartCutter la quale invece sta adesso preparando un piano con aumento di capitale con cui, tribunale permettendo, potrebbe rilevare le quote di maggioranza della società italiana, senza passare per un’asta.
Sempre nel novembre 2020, la controllata di SECI, Sadam spa, aveva messo in vendita altre due società: Naturalia e SSolar. La prima è una società siciliana attiva nel settore dello zucchero, che vanta 18 dipendenti e un fatturato di 8 milioni di euro. La seconda detiene un pacchetto di 9 impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva di circa 9,5 MW ed è partecipata al 49,9% da Vam MF Invest, una società detenuta da Vam Investments Group e da altri co-investitori (si veda altro articolo di BeBeez). A fine gennaio si è poi conclusa l’asta e gli asset sono stati tutti aggiudicati alla società immobiliare romana Gibbi srl per un totale di 2,6 milioni di euro, inclusa anche la piccola società energetica Eva, titolare di un impianto eolico in Basilicata (si veda altro articolo di BeBeez).
A monte della catena, ricordiamo che a fine febbraio la stessa Seci ha presentato al Tribunale di Bologna il piano concordatario, che non prevede il sostegno finanziario del fondo londinese Taconic Capital (si veda altro articolo di BeBeez). Con quest’ultimo Seci era in trattative, dal novembre 2020, per l’erogazione di un finanziamento da 90 milioni di euro finalizzato a pagare i creditori e soprattutto per rimborsare il bond di identico importo emesso nel febbraio 2019 da Seci e garantito dalle azioni delle Manifatture Sigaro Toscano, in modo da evitare che gli obbligazionisti escutano il pegno e sfilino a Seci la proprietà della ricca controllata, che si dice valga circa 200 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Tuttavia Seci è giunta alla conclusione che i termini di rimborso posti dal fondo avrebbero penalizzato gli altri creditori e inoltre prevedeva la cessione al fondo del controllo della stessa Seci.
Infine, ricordiamo altresì che poco prima del Natale scorso, il Tribunale di Bologna aveva bocciato nuovamente il piano predisposto da Ad Hoc Group (AHG) (si veda altro articolo di BeBeez), il gruppo di fondi composto da Carlyle e dai suoi coinvestitori Man GLG e Stellex Capital per Officine Maccaferri. AHG a inizio dicembre 2020 aveva vinto l’asta indetta dallo stesso Tribunale di Bologna per rilevare il 100% di Officine Maccaferri controllata da Seci (si veda altro articolo di BeBeez).