La proptech italiana Casavo, leader nell’instant buying di immobili, ha chiuso un round di serie C da 50 milioni di euro (si vedano qui il comunicato stampa della proptech e qui quello di Banca Finint). Il round di finanziamento è stato guidato da Exor Seeds, al suo primo investimento in una startup italiana. Exor Seeds è l’attività di investimenti in aziende early-stage di Exor, la holding della famiglia Agnelli, quotata a Piazza Affari.
La holding è anche la principale azionista di società come PartnerRe, Ferrari, Stellantis (il nuovo gruppo composto da Fca e Peugeot), CNH Industrial, Juventus FC e The Economist Group. Ultimamente ha annunciato l’acquisizione del 24% del capitale della casa produttrice delle iconiche scarpe di lusso Christian Louboutin per 541 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez) e l’investimento in Archer Aviation, startup californiana produttrice di velivoli electric vertical takeoff, accanto alla Spac Atlas Crest Investment Corp, a Stellantis e ad altri investitori (si veda altro articolo di BeBeez).
Al round di Casavo hanno partecipato anche Greenoaks Capital, Project A Ventures, 360 Capital e Picus Capital, già investitori nei precedenti round di finanziamento. Tra i nuovi investitori in Casavo rientrano poi P101 e Italia 500 di Azimut Libera Impresa sgr (gestito in delega sempre da P101) e Bonsai Partners, fondo di venture capital spagnolo che investe in realtà tecnologiche in tutta Europa.
Inoltre Goldman Sachs finanzierà la crescita del portafoglio immobiliare di Casavo investendo fino a 150 milioni di euro. Non è la prima volta che Casavo si finanzia a debito: nel febbraio 2020 aveva emesso un minibond da 5 milioni di euro, sottoscritto interamente dal fondo Amundi Progetto Italia gestito da Amundi sgr spa (si veda altro articolo di BeBeez). La proptech aveva anche incassato un round in direct lending nel giugno 2019 del valore di 25 milioni di euro da parte di un importante fondo internazionale con focus sul settore tecnologico (si veda altro articolo di BeBeez). Altri 30 milioni di euro erano stati raccolti, sempre come venture debt, nell’ambito di un round più ampio comprendente anche 20 milioni di euro in equity, coordinato da Greenoaks Capital, società di investimenti di San Francisco, che aveva già investito in note società tech come Coupang, Brex, Deliveroo, Robinhood, Sonder e Discord (si veda altro articolo di BeBeez).
Cifre che vanno a sommarsi a quelle dei precedenti altri round di equity. Sempre nel 2019 Casavo aveva incassato a febbraio un round di serie A in azioni di circa 7 milioni di euro, guidato da Project A Ventures (si veda altro articolo di BeBeez). A quel round avevano partecipato anche investitori che avevano già sostenuto Casavo, come Picus Capital, con sede a Monaco, e i fondo 360 Capital Partners. Avevano partecipato al round del febbraio 2019 anche Kervis Asset Management, Boost Heroes (holding di partecipazioni guidata da Fabio Cannavale), Marco Pescarmona (fondatore e presidente del Gruppo MutuiOnline) e Rancilio Cube, il family office e gruppo di impact investing fondato a Milano dalla famiglia Rancilio. Picus Capital nei giorni scorsi è uscito dal capitale: ha infatti ceduto la sua quota a Linus Digital Finance, investitore tedesco specializzato nel settore immobiliare. Linus Digital Finance è stata assistita nell’operazione da Sullivan & Cromwell, oltre che da Nascimbeni e Partners. Chiomenti ha affiancato Picus Capital (si veda LegalCommunity). Dall’inizio dell’attività Casavo ha raccolto finora 385 milioni di euro tra equity e debito.
La proptech è stata fondata nel 2017 da Giorgio Tinacci e Simon Specka, con quest’ultimo che ha però ceduto la sua quota nella società all’inizio del 2019. Casavo semplifica il processo di vendita degli immobili, consentendo ai venditori di evitare le seccature e le incertezze legate alle diverse fasi della compravendita, intervenendo come acquirente diretto. Il sistema di valutazione automatizzato dell’azienda prende in considerazione molteplici variabili e fornisce ai potenziali venditori il valore esatto della loro proprietà, insieme a un’offerta di acquisto immediata, in tempo reale. Dopo l’accettazione dell’offerta, Casavo effettua un sopralluogo gratuito della proprietà, mentre il venditore riceve il 100% della liquidità nel giro di pochi giorni, contro i sette mesi mediamente necessari per vendere una casa in Italia. Il servizio è gratuito: la proptech guadagna da uno sconto medio dell’8% applicato al prezzo di mercato dell’immobile. La startup poi ristruttura e a sua volta rivende l’immobile.
Casavo è attiva in Italia e, dal gennaio 2020, anche in Spagna (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’ottobre 2020 la proptech ha rilevato Realisti.co, startup italiana che realizza visite immobiliari virtuali (si veda altro articolo di BeBeez). Casavo ha chiuso il 2020 con una crescita a tripla cifra grazie allo sviluppo di un’esperienza utente totalmente digitale, riducendo il tempo medio di vendita da 6 mesi a 30 giorni.
Tinacci, ceo di Casavo, ha dichiarato: “Il nuovo round di finanziamento ci permette di accelerare la crescita sia all’interno dei mercati dove siamo già attivi, come Italia e Spagna, sia in altri Paesi europei aiutandoci a rivoluzionare l’esperienza di vendita e di acquisto casa per migliaia di persone. In particolare, la raccolta di equity ci permetterà di continuare ad investire nel nostro team e in tecnologia per creare la migliore esperienza digitale per i nostri clienti. La linea di credito da parte di Goldman Sachs, invece, rappresenta una tappa fondamentale e strategica per finanziare le nostre transazioni immobiliari su larga scala con il supporto di investitori istituzionali”.
In proposito, Simone Verri, partner e global co-head of debt capital markets di Goldman Sachs, ha commentato: “Questa operazione rientra perfettamente nella nostra strategia di sostegno a piattaforme innovative e diversificate di qualità a livello globale”.
Noam Ohana, managing director di Exor Seeds, ha concluso: “Casavo sta emergendo come leader europeo nel settore PropTech: siamo entusiasti di collaborare con Giorgio e il suo team per costruire un’eccellenza europea, mettendo loro a disposizione l’esperienza e le relazioni che Exor possiede a livello mondiale”.
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