Il Fondo Italiano di investimento venerdì 13 giugno ha annunciato la cessione della partecipazione in Megadyne al fondo Astorg e il contestuale reinvestimento per una quota più piccola nel capitale dell’azienda torinese leader nella produzione e commercializzazione di pulegge e cinghie in poliuretano e in gomma (scarica qui il comunicato).
Lo scorso aprile, gli azionisti di Megadyne avevano dato mandato a Rotschild perché valutasse possibili operazioni straordinarie alternative, dall’integrazione con altre aziende del settore alla cessione a terzi fino alla quotazione in borsa (si veda altro articolo di BeBeez). Il Fondo Italiano controllava il 14,13% del capitale di Megadyne, come risultato di un primo investimento di 20 milioni nel settembre 2012 e di un secondo investimento da 2 milioni nel 2013, nel contesto di una più ampia operazione che aveva visto l’ingresso in Megadyne tramite aumento di capitale da parte di una famiglia di imprenditori turchi, che in cambio aveva ceduto al gruppo torinese la propria azienda (Rultrans).
Secondo quanto riferito da MF-Milano Finanza lo scorso sabato 14 giugno, Astorg, supportato dall’advisor Leonardo&Co, acquisirà una quota di maggioranza, mentre il Fondo Italiano reinvestirà circa 15 milioni per ottenere una partecipazione intorno al 5% del capitale. Gli imprenditori Giorgio e Marco Tadolini reivestiranno a loro volta per una quota di circa il 20% e i manager faranno altrettanto per il 5%.
Megadyne ha chiuso il 2013 con ricavi e margini in crescita rispetto al 2012, quando aveva registrato un fatturato consolidato di 192 milioni, un margine operativo lordo di 79 e un debito finanziario netto di 1,7 milioni. Sempre secondo quanto riferito da MF-Milano Finanza, il gruppo (che impiega circa 1.600 dipendenti nel mondo distribuiti in 10 impianti produttivi e in 33 sedi commerciali in Europa, America e Asia) è stato valutato tra 400 e 450 milioni di euro, debito compreso. Astorg ha investito oltre 250 milioni di euro di equity.
Si tratta del secondo disinvestimento in una settimana per il Fondo Italiano, dopo quello della quota in Eco Eridania lo scorso lunedì 9 giugno (si veda altro articolo di BeBeez).