Paolo Zauli, classe 1966, è un fotografo professionista e titolare dell’agenzia di comunicazione quattronero srl con sede in Castelbolognese, Ravenna. Parallelamente ai lavori commissionati da aziende, professionisti e privati che lo vedono impegnato in studio e sul campo, all’esterno, ha sviluppato e sviluppa progetti fotografici in ambiti diversi che spaziano dal burlesque alla ricerca macro, dall’utilizzo del materiale a sviluppo istantaneo alla street photography passando per i concerti di musica rock, sua grande passione. Questa parte del suo lavoro è quella che lo porta a proporre le sue immagini in mostre ed eventi. Operando un po’ fuori dagli schemi Paolo è divenuto, col tempo, anche editore di libri realizzati con
le sue immagini, scelta non convenzionale, che gli ha comunque consentito di confezionare i suoi prodotti editoriali così come li ha ideati senza dover sottostare ai vincoli ed ai condizionamenti che un editore inevitabilmente impone. “a.live” è l’opera di Paolo Zauli che racconta venti anni di storia della musica rock dal vivo, in concerti ed eventi, che hanno scandito il passare del tempo e l’evoluzione di un genere che ha saputo cambiare e seguire i gusti di un pubblico giovane che col tempo è cresciuto e, divenuto adulto, ha continuato ad
appassionarsi a questo tipo di musica. Un volume di oltre 250 pagine dove le immagini, prevalentemente in bianco e nero, dominano sul testo. Sono immagini che da una parte raccontano il lavoro degli artisti impegnati sul palco e dall’altro documentano le emozioni di un pubblico ai tempi giovane o giovanissimo, oggi adulto, forse anche di terza età, pubblico che in ogni caso spesso annovera generazioni diverse accomunate dalla stessa passione. Le immagini di “a.live” sono state oggetto di numerose mostre negli anni scorsi, mostre apprezzate dal pubblico sia per il ricordo che riescono a scatenare in chi era presente, sia per il forte impatto emotivo che le immagini generano. Stefano Bon, critico musicale, ha scritto, nell’introduzione al volume, “Un concerto rock è una pistola carica puntata contro le
convenzioni”, “…proprio le fotografie … sono servite a tramandare leggende ancor di più dei filmati o dischi” in quanto testimonianza statica di un avvenimento vitale. Paolo Zauli, amante della musica e fotografo, ha saputo cogliere attimi irripetibili che documentano piccoli pezzi di storia di un genere che da ormai oltre sessant’anni è nella nostra vita, spesso comune denominatore di generazioni diverse. “a.live” è un volume da leggere con il sottofondo delle musiche dei musicisti ritratti e dei loro concerti, va assaporato con la memoria attiva nel richiamare musiche e atmosfere ahimè passate, spesso da molti anni, altre volte più recenti, comunque sempre nei nostri cuori. Mostri sacri quali Lou Reed, Patti Smith, David Bowie, Sonic Youth, Metallica e Ray Charles, sono “raccontati” con altri artisti di grido come i Blur e gli antagonisti Oasis, affiancati ai nostri Afterhours, Marlene Kuntz, o i meno noti Pitch e Betty Ford Center. Una storia per immagini che possiamo, a ragione, definire completa di un pezzo importante della storia della musica leggera. Le stesse immagini si prestano anche ad una lettura meramente fotografica, sono testimonianza viva della passione e dell’amore dell’autore per la musica rock ed i suoi miti, sono documentazione di momenti di storia e di sentimenti pienamente vissuti sia dal pubblico che dagli artisti, resoconti puntuali di attimi che non potranno essere ripetuti ma potranno solamente rinnovarsi di
concerto in concerto con pubblico sempre diverso. Le immagini in bianco e nero documentano attimi di intensa passione e, talvolta, spensierata gioventù, sorrisi ed affetti accomunati dalla stessa passione o dallo stesso “idolo” del momento. L’autore non solo ha saputo “ritrarre”, nei volti e negli sguardi degli artisti, la musica ed i suoni ma ha raccontato anche il vissuto del pubblico e la dedizione ed affetto di questo per chi era sul palco cogliendo, nelle immagini della folla e nei volti dei singoli, la capacità degli artisti di chiamare intorno a loro amore e passione con numeri importanti di appassionati della loro musica. Le poche immagini a colori narrano la vivacità del momento e, talvolta, la fantasia degli artisti, oltre al loro impegno nell’agire sul palco con gli strumenti o con la voce. “a.live” non è solo un volume per addetti ai lavori ma un utile strumento per comprendere un pezzo della nostra storia recente e l’evoluzione che la musica leggera ha portato nella nostra società.
(con la collaborazione di Paolo Bongianino)
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