Zanta è un protagonista veneziano del mondo del pianoforte perché da oltre quarant’anni li restaura e li produce. Un laboratorio che incarna i valori e l’arte del made in Italy e che ha maturato una tecnica ed un livello di professionalità considerati tra gli eccellenti sul palcoscenico nazionale ed internazionale, ottenendo grandi riconoscimenti da parte di professionisti ed artisti. Nel laboratorio Zanta il tempo è relativo, la stagionatura del legno e la “maturazione” del piano fanno scorrere anni interi in cui il pianoforte piano piano acquisisce la sua identità, il suo carattere, la sua voce: una gestazione lunga anche decenni. Per Zanta è fondamentale dare voce al pianoforte arrivando a toccarne l’anima. Ricercare l’anima del suono significa dedicare al pianoforte quelle attenzioni che sono mosse da passione e competenza senza dimenticare l’utilizzo esclusivo di materie prime di altissima qualità quali l’abete rosso della val di Fiemme. Dopo vent’anni di formazione nei laboratori delle più importanti aziende, Silvano Zanta nel 1979 fonda ZANTA Pianoforti. Fin da subito il principale impegno è volto al restauro e alla riparazione di pianoforti a coda e verticali, maturando nel tempo una tecnica ed un livello di professionalità considerati tra quelli eccellenti a livello internazionale. Zanta cura la manutenzione ordinaria e straordinaria di numerosi strumenti di Enti di rilievo, tra i quali il Conservatorio di Musica di Venezia “B. Marcello”, di Vicenza “A. Pedrollo”, di Rovigo “F. Venezze”, di Castelfranco Veneto “A. Steffani” e di Padova “C. Pollini”, oltre a importanti Fondazioni e Accademie. Nel laboratorio di restauro pianoforti è possibile svolgere qualsiasi intervento, fino alla ricostruzione di intere parti dello strumento. Grazie ai maestri decoratori della Scuola d’Arte di Venezia, ZANTA è in grado di restaurare o riprodurre qualsiasi tipologia di decorazione, garantendo un lavoro interamente fatto a mano di altissima qualità. ZANTA segue anche molti artisti di fama internazionale per l’intera durata delle loro tournée nell’ambito della musica classica, del jazz, della musica leggera o della lirica. Oggi il padre Silvano è affiancato dal figlio Roberto Zanta, che apprende e perfeziona le arti di questo mestiere sotto la meticolosa ed esperta guida del padre. Zanta è, infatti, un laboratorio artigiano alla continua ricerca dell’innovazione. L’idea è quella di portare la cultura nelle case rendendola fruibile a tutti. Così come ogni casa ha uno spazio per contenere la cultura racchiusa nei libri, così Zanta cerca di trovare uno spazio per la “sapienza” contenuta nella musica: quella musica che racconta e accompagna la vita dando sapore e racchiudendo emozioni inesprimibili in altro modo. Far incontrare il cliente con il “suo” pianoforte è l’obiettivo che Zanta si propone di raggiungere, si tratti di trovare lo strumento più adatto al tocco del pianista di vaglia o del debuttante. Zanta si propone inoltre di riportare a nuova vita pianoforti ormai nella fase discendente della loro vita utile e ogni volta è un lavoro che richiede amore, passione e sensibilità. “NON SI E’ MAI TROPPO GRANDI PER RINCORRERE UN SOGNO” Cambiare il pianoforte dopo che da oltre un secolo è sempre stato realizzato con la stessa struttura. Possibile? Con un bagaglio così ricco e significativo di esperienze Zanta ha accettato la sfida lanciata dal designer Enzo Berti di rivedere il pianoforte non solo nelle sue forme ma anche nella parte meccanica e strutturale dello strumento. Sono passati cinque anni di ricerca e di analisi che sono sfociati nello ZB200: un pianoforte mezzacoda con le performance di un gran coda. La grande conoscenza e sensibilità della famiglia Zanta hanno fatto sì che dopo oltre un secolo il pianoforte sia stato rivisitato. ZB200 apre questo nuovo percorso innovativo sia dal punto di vista formale che del suono. Zanta Pianoforti ha accettato la sfida e nel 2015 lo ZB200, ancora in fase di perfezionamento, è stato premiato per il design concept con menzione d’onore al RED DOT AWARD 2015, e nel 2018, in una versione ulteriormente migliorata, ha ricevuto la menzione d’onore al Compasso d’Oro. Dall’inizio del 2019 lo ZB200 è in tournée in Europa.
Abbiamo avuto l’occasione di apprezzare lo ZB200 a Villa Ciani a Lugano nel Concerto di beneficenza a favore delle opere assistenziali degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia organizzato dal Gruppo Malerba di Como in collaborazione con Patrizia Canale. La raffinata mezzosoprano Eufemia Tufano è stata accompagnata al pianoforte dal maestro Redjian Teqja del conservatorio di Lugano, entrambi ritratti qui accanto. Il programma, apparso molto ricercato, proponeva brani di De Falla, Bizet, Tosti, Cilea, Brahms,Weill, Mancini, Harlen, Gershwin.
Progettato dall’estro e dall’esperienza di un designer come Enzo Berti e realizzato completamente a mano dalla maestria e il saper fare di Silvano Zanta, lo ZB200 racconta da un lato la storia di una passione condivisa da entrambi che, attraverso un lungo iter progettuale e realizzativo fatto di prove ed errori, ha dato vita a un prezioso pezzo di artigianato e design in produzione limitata. Dall’altro rappresenta una vera e propria rivoluzione nel mondo della progettazione, in cui il designer è parte attiva nello sviluppo ideativo e progettuale del pianoforte, seguendone tutte le fasi come avviene per ogni oggetto di design.
Solo 99 esemplari per il pianoforte mezza coda con le performance di un gran coda per un manufatto che rappresenta una nuova concezione di pianoforte
Enzo Berti ha creato la curva perfetta della coda attraverso le linee tangenti dei lati che eliminano l’ansa laterale, e ha voluto dare un senso di armonia e continuità allo ZB200 rivisitando coperchio e tastiera, tradizionalmente elementi indipendenti, che ora si presentano avvolti da una sorta di tappeto.
Silvano Zanta ha aggiunto alle innovazioni formali importanti interventi innovativi dal punto di vista ingegneristico e strutturale. La mancanza della tradizionale ansa, ha reso possibile un notevole aumento di superficie e di potenza per la tavola armonica, ottenendo un suono amplificato rispetto agli altri pianoforti
Il telaio interno in ghisa, composto da un’unica fusione, è stato anch’esso modificato in funzione delle nuove forme, riprogettandone la struttura al fine di garantire le necessarie resistenze meccaniche.
La struttura principale dello ZB200 è ricavata da un unico “blocco” di legno, quindi i montanti che costituiscono lo scheletro dello strumento non confluiscono in un collettore in ghisa, come nei modelli tradizionali.
La tastiera, sia pur mantenendo le caratteristiche estetiche classiche, è stata attentamente studiata e modificata al fine di ottenere, su un pianoforte mezza coda, le dinamiche di un pianoforte gran coda, conservando la meccanica adatta a questo strumento. Il risultato è una tastiera del tutto nuova e performante, in grado di assecondare al meglio anche le più ardue esibizioni.
Nessun dettaglio è stato trascurato, così pure la scelta dei materiali e dei legni pregiati. La tavola armonica è costruita con abete rosso di prima qualità della Val di Fiemme (Trento-Italia), legname perfetto per questa produzione, che, superato un lungo periodo di stagionatura, viene selezionato e lavorato con specifiche tecniche tradizionali.
Grazie all’ampliamento della tavola armonica, in soli due metri il pianoforte ha un suono proprio e amplificato rispetto agli altri pianoforti presenti sul mercato e allo stesso tempo può essere personalizzato nei colori e nelle finiture, rispetto alle quattro varianti colore proposte, quali grigio quarzo opaco, blu cobalto, nero e bianco
SPECIFICHE TECNICHE ZB200
Baby Grand Piano prodotto da Zanta Pianoforti di Venezia
Designer: Enzo Berti
Dimensioni: Larghezza 150 cm – Profondità 208 cm – Altezza 101 cm
Peso: 380 Kg