Antonio Pieri, Cofondatore di Idea Toscana racconta un territorio
Un’azienda fondata sul culto dell’olio, uno dei simboli, se non il simbolo del territorio toscano, più ancora del vino, per la sua singolarità, questa la vocazione di Idea Toscana, con sede a Sesto Fiorentino, fondata nel 2002 da Antonio Pieri , assaggiatore professionale di olio, Sommelier Fisar e maître parfumier, che abbiamo incontrato a Firenze nell’unico punto monomarca, vetrina e custode dell’idea imprenditoriale con Ludovico Martelli, del gruppo omonimo nato nel 1908 (con un ventaglio di prodotti noti, uno per tutti Proraso).
Qual è la filosofia di Idea Toscana?
Dare una rappresentazione di questo territorio la cui cultura non è solo legata al patrimonio storico-artistico ma anche rurale che trova nell’olio di oliva IGP biologico la vetta e la sua originalità. Così sulla collina di Fiesole, borgo da cui ha tratto origine la città, produciamo olio che è lo stesso utilizzato con opportuni accorgimenti per la produzione cosmetica, a oggi i soli ad aver avuto l’autorizzazione dal Ministero dell’Agricoltura e delle Politiche Forestali per questo tipo di utilizzo. La nostra filosofia unisce dunque la tradizione con l’innovazione, una vera e propria scommessa perché i requisiti richiesti ad un’azienda per ottenere l’IGP sono patrimonio culturale europeo e comportano il raggiungimento di parametri complessi, oltre che un investimento considerevole basti pensare che se l’olio di oliva ha un costo medio di 3 euro al litro, la IGP toscana di ben 24 euro. Idea Toscana ha ottenuto la certificazione più elevata come Organic che prevede oltre il 95% degli ingredienti naturali e biologici.
Come si declina la qualità?
“Nel prodotto di base che è appunto olio di oliva biologico IGP che ha un contenuto di polifenoli singolare tipico della produzione toscana che lo rende adatto alla cosmesi per un’azione anti-invecchiamento. La prima spremitura è stata realizzata nel 2008 per i cento anni del Gruppo Martelli. A questa base, essendo una produzione biologica non possiamo usare additivi chimici provenienti dalla filiera del carbonio come vasellina, paraffina, lanolina ma solo prodotti vegetali che nel nostro caso sono i succhi vegetali recuperati dalla lavorazione per l’estrazione degli olii essenziali, impiegati al posto dell’acqua, ridotta così di molto.”
Abbiamo visitato l’unico punto vendita dedicato , con i prodotti il marchio è presente attraverso rivenditori in ben 56 paesi, attraverso una rete di erboristerie, operatori della cosmesi, parafarmacie e linea cortesia negli hotel, avendo per scelta escluso la classica profumeria e grande distribuzione, considerato the natural experience shop, non solo quindi un luogo commerciale quanto un punto di incontro con la clientela, in una sorta di viaggio nel mondo della tradizione toscana forte sia nella produzione dell’olio sia dei profumi. La visita dell’attività inizia infatti con un percorso virtuale in 3D che parte dall’uliveta per arrivare al frantoio, e non un frantoio qualsiasi: è quello di San Miniato al Monte, la Basilica che ha compiuto mille anni e che è stato aperto per la realizzazione del filmato ad hoc.
“San Miniato”, ci ha raccontato Antonio Pieri, “è un simbolo sacro per Firenze con un abate, Padre Bernardo, dell’Ordine degli Olivetani, sulla collina idealmente dirimpettaia a Fiesole; così come l’olio è oggetto di un vero e proprio culto, nel video c’è un richiamo al cielo come dimensione spirituale che in Toscana non è azzurro ma celeste. Una parte dello spazio del negozio è un allestimento museale con gli ingredienti utilizzati, con alcuni macchinari antichi, primi Novecento, tuttora funzionanti, per la fabbricazione del sapone e un omaggio ai Palazzi fiorentini che spesso hanno la cosiddetta buchetta del vino, essendo molta nobiltà locale produttrice di vino che poi veniva anche venduto alla mescita attraverso una finestrella; qui riconvertita in buchetta dell’olio”.
Tappa finale di questo percorso è infatti la degustazione guidata dell’olio dell’azienda con delle olive di cioccolato bianco leggermente salate che si sposano con il prodotto.
Quali sono le linee di produzione?
“La linea Olio d’oliva, la linea Succo d’uva e la Rosa. La prima è il fulcro della nostra produzione con linea corpo, viso, prodotti ambienti e poi una linea regalo e viaggio, nata sull’esperienza della linea cortesia per gli hotel. A questa è stata affiancata anche una linea cartoleria disegnata come tutte le linee dall’artista Piero Biondi, che non solo rafforza il messaggio legato all’olio ma recupera la tradizione delle carte fiorentine, con una selezione contenuta di prodotti, quali taccuini, matite, carta da lettere e carta da rivestimento per cassetti e armadi, tutti oggetti molto tradizionali. La linea dedicata al Succo d’uva ha raccolto la sfida di unire la performance al biologico che spesso non è così gradevole. Normalmente i prodotti biologici non fanno schiuma e questo li rende meno attraenti, limite al quale è stato ovviato grazie alla sostituzione dell’acqua con il succo d’uva che ha un buon potere saponificante”.
Prima di uscire l’ultimo omaggio alla tradizione toscana: si gioca, i toscani si sa sono provetti giocatori d’azzardo , con la ruota della fortuna, un reperto del primo Novecento, che non mancava mai nelle sagre paesane per ricevere un omaggio.
a cura di Ilaria Guidantoni