Un terzo delle imprese italiane garantite dal Fondo centrale di garanzia (FCG) nel 2019 rischia di entrare in crisi di liquidità, se l’emergenza coronavirus non rientrerà prima della fine del 2020. Lo stima Cerved, secondo cui quelle aziende, che hanno ottenuto finanziamenti coperti da garanzie pubbliche per un totale di 5,4 miliardi di euro, per evitare il default avrebbero bisogno di altri 6 miliardi. Concretamente, rischiano di chiudere i battenti 145 mila società, di cui 16 mila hanno goduto di garanzie pubbliche, che occupano 310 mila persone (si vedano qui il comunicato stampa e qui la presentazione completa).
Per alcuni settori gli impatti del coronavirus potrebbero essere più significativi che per altri, con cali di fatturato previsti tra il 20 e il 30%: l’edilizia, gli impianti per l’edilizia, la ristorazione, gli autotrasporti, il commercio al dettaglio specializzato. Anche le conseguenze sul profilo di rischio delle aziende sono altrettanto importanti: in base alle valutazioni di Cerved, la quota di società rischiose aderenti al Fondo nel 2019, che rappresentava il 10,3%, potrebbe più che raddoppiare nello scenario cauto, secondo cui l’emergenza durerà fino al maggio 2020 (21,8%) e quadruplicare in quello peggiore (39,5%), ossia se la crisi perdurasse fino al dicembre 2020.
Non solo: anche le imprese che hanno beneficiato della Nuova Sabatini potrebbero entrare in crisi. La Nuova Sabatini è l’agevolazione messa a disposizione dal Mise per sostenere investimenti di beni strumentali a uso produttivo, hardware, software o tecnologie digitali (si veda qui la pillola di finanza agevolata di BeBeez sul tema). Il contributo è maggiore per investimenti in Industria 4.0. Dalla sua introduzione, 90 mila imprese l’hanno richiesta e di esse, 49 mila hanno avuto accesso alla misura, per un contributo impegnato totale di 1,6 miliardi di euro.
Le imprese che hanno avuto accesso alla Nuova Sabatini hanno goduto di performance migliori delle altre società in termini di: fatturato, mol/ricavi, patrimonio netto/ricavi, numero di addetti. Tuttavia, il coronavirus avrà un impatto pesante anche sul fatturato delle aziende beneficiarie di questa agevolazione, in particolare dei settori: distribuzione di carburanti, autotrasporti, edilizia e manifattura per industria. A pesare è la specializzazione settoriale delle imprese garantite: molte di esse operano in settori in cui gli impatti saranno anche maggiori della media.
A seguito dell’emergenza coronavirus, è stato comunque stato stabilito che:
– è sospeso fino al 30 settembre 2020 il pagamento delle rate o dei canoni di leasing in scadenza;
– i contributi agevolativi concessi dal Ministero ai soggetti beneficiari della Nuova Sabatini non subiranno variazioni e continueranno pertanto ad essere erogati.
“Nessuna impresa deve fallire a causa del Covid-19 se l’Italia vuole evitare di perdere capacità produttiva e di entrare in una recessione lunga e difficilmente sostenibile anche dal punto di vista sociale. Nei prossimi mesi la finanza agevolata, che comprende centinaia di strumenti a supporto dello sviluppo delle pmi, svolgerà un ruolo fondamentale per dare liquidità al sistema e guidare la ripartenza dell’economia italiana”, ha commentato Andrea Mignanelli, amministratore delegato di Cerved.
Cerved nel marzo scorso ha analizzato l’impatto del coronavirus sui ricavi delle imprese italiane, stimando che potrebbe costare loro nel 2020-2021 fra 270 e 650 miliardi di euro di fatturato, a seconda che l’emergenza coronavirus si protragga fino al maggio o al dicembre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez).
Sempre Cerved ha stimato che se l’emergenza dovesse continuare fino a metà anno, la probabilità di default delle aziende italiane salirebbe dal 4,9% al 6,8%, con un minimo del 2,6% per il settore farmaceutico (in miglioramento dal 3,8%) e un picco al 10,6% per il settore delle costruzioni (dall’8,1%). Ma se l’emergenza perdurasse sino a fino anno, allora la probabilità di default salirebbe sino al 10,4%, con un minimo del 7,5% e un picco del 15,4% per i medesimi settori (si veda altro articolo di BeBeez).