Una storia di successo di un ragazzo che si è dedicato al pugilato da giovanissimo, poi ha cominciato a fare il corniciaio appassionandosi all’arte, e così da un negozio di cornici, a un’attività dove arte e artigianato si davano la mano, è diventato un gallerista con una lunga carriera e una squadra di amici, tra artisti, fotografi, giornalisti.
La riapertura a singhiozzo di questi tempi non lascia grande spazio alla creatività e così la galleria ha deciso di presentare un’antologica, che mostra in uno spazio di grande modernità, con un’esposizione a vista, insolito per Firenze, un bouquet scelto di artisti di fama internazionale. Una grande vetrina si apre su uno spazio ritmato da colonne di grande leggerezza e ariosità dove opere di medie e grandi dimensioni dai colori decisi, trovano il giusto respiro. Un posto di rilievo meritano i suoi cataloghi, quaderni raffinati dove il colore è protagonista di Carlo Cambi Editori, tutti numerati, con il titolo della serie Presenze in galleria, a sottolineare il valore dell’amicizia e dell’incontro al di là dell’opera, che raccolgono conversazioni con gli artisti.
Oltre 100, uno per ogni personale; in particolare interessante quello dedicato ad Aurelio Amendola. Dialoghi silenziosi, uscito in occasione della personale dedicata al fotografo d’arte pistoiese nel settembre 2016 e stampato in 700 copie, tutte numerate: 12 scatti di artisti e 12 tavole dei rispettivi pittori da Carla Accardi, ad Aldo Mondino, da Marcello Jori ad Antonella Zazzeri. La storia di Santo Ficara e della sua galleria ‘itinerante’ è certamente importante ma più di tutto parlano le sue opere, un viaggio tra le vette del Novecento italiano.
a cura di Ilaria Guidantoni