Alfaparf Group, multinazionale italiana della cosmetica professionale che opera nella cura del capello, del viso e del corpo, entra nel settore della cosmetica per gli animali domestici, acquisendo la maggioranza di Iv San Bernard srl, società di Montelupo Fiorentino (Firenze), fondata nel 1995 da Mirco Aringhieri (si veda qui il comunicato stampa). Iv San Bernard conserverà l’autonomia operativa e continuerà a essere guidata da Mirco Aringhieri, presidente della società.
Nell’operazione, Alfaparf è stata assistita da EY (finanza), Terrin & Associati (fisco e contrattualistica), BMLex (Intellectual Property). Iv San Bernard è stata assistita da Studio Mannelli & Partners (www.studiomannelli.it) per la parte finanziaria, fiscale e contrattuale.
Iv San Bernard è tra i più noti operatori internazionali del settore, con una decina di linee cosmetiche per cani e gatti, oltre 200 prodotti (da quelli per il mantenimento a quelli per la preparazione agli show) e vendite in oltre trenta Paesi. Oltre ai cosmetici, l’azienda produce attrezzature e linee di arredamento per i saloni di toelettatura e svolge attività di formazione per gli operatori attraverso 14 scuole in Italia e nel mondo. Iv San Bernard è, dal 2018, la prima azienda nel mondo certificata per la conformità dei prodotti da Safe Pet Cosmetics, un protocollo al quale aderiscono le aziende che s’impegnano a tutelare la salute e la dignità dell’animale applicando le stesse norme che regolano i cosmetici per umani e impegnandosi a diffondere la cultura della tutela dell’animale. La società, che offre lavoro a 30 persone, ha registrato una crescita del fatturato del 25,94% nel 2021 rispetto ai 5,6 milioni di euro del 2020, quando aveva registrato un ebitda di 460 mila euro, e del 52,43% nel primo trimestre 2022 dal primo trimestre 2021.
Mirco Aringhieri, presidente di Iv San Bernard, ha dichiarato: “Il sodalizio con Alfaparf Group rappresenta un acceleratore del nostro processo di sviluppo internazionale in particolare in Centro e Sud America”.
Alfaparf darà impulso alla crescita di Iv San Benard attraverso il proprio network distributivo che conta 25 filiali e un centinaio di distributori e una presenza in oltre centoventi Paesi.
Roberto Franchina, fondatore e presidente di Alfaparf, ha dichiarato: “La cosmetica per animali registra tassi di crescita internazionalmente elevati e rappresenta un’ottima opportunità di diversificazione. Il nostro solido posizionamento, in particolare nel continente americano, è una valida base per valorizzare l’alta qualità dell’offerta di Iv San Bernard”.
Franchina controlla Alfaparf all’80%, sia direttamente sia attraverso Junior srl, con il vicepresidente Attilio Brambilla, che detiene il restante 20%, sia direttamente sia attraverso AB srl. Nel 2015 si era parlato di possibile apertura del capitale a degli investitori (si veda altro articolo di BeBeez), ma poi non si era arrivati ad alcun accordo e il gruppo ha proseguito da solo.
Fondato nel 1980, il gruppo ha in portafoglio dodici marchi (Alfaparf Milano Professional, Yellow Professional, Il Salone Milano, Alta Moda è…, Dibi Milano, Becos, Olos, Ten Science, Decoderm, Solarium, Apg Tech e Apg Medical) e conta cinque stabilimenti produttivi (in Italia, Brasile, Messico, Venezuela e Argentina), tre centri di ricerca (in Italia, Brasile e Messico) e oltre 2.800 tra dipendenti, agenti e consulenti (di cui più di 600 in Italia). Prodotti e servizi sono distribuiti in oltre cento Paesi attraverso 25 filiali e un centinaio di distributori.
Alfaparf ha risentito degli effetti della pandemia nel 2020, tuttavia i numeri restano molto buoni: i ricavi netti quell’anno si sono attestati a 203,8 milioni di euro (dai 243,1 milioni del 2019), l’ebitda a 39,9 milioni (da 45 milioni), l’utile netto a 8,6 milioni (da 12,9 milioni) e il debito finanziario netto a 2,6 milioni (da 11,8 milioni) (si veda qui il bilancio 2020). A proposito di debito, il gruppo si è assicurato nei giorni scorsi un finanziamento da 12,5 milioni di euro da Banco BPM. Nel dettaglio, la linea di credito è stata erogata a favore della controllata Beauty&Business spa, che utilizzerà le risorse per una serie d’iniziative che includono l’incremento della quota di energia da fonti rinnovabili sul totale dei consumi energetici e delle attività di formazione interna in materia di sostenibilità. A questo proposito, ricordiamo che dal 2019 il gruppo rendiconta le proprie performance nel Bilancio di Sostenibilità annuale e dal 2022 opera secondo un Piano strategico di Sostenibilità (si veda altro articolo di BeBeez).
Intanto Alfaparf è attualmente in trattative esclusive per l’acquisto di Tricobiotos (si veda altro articolo di BeBeez), a sua volta specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti cosmetici professionali per la cura e la bellezza dei capelli, controllata al 71,8% dal giugno 2017 da Alto Partners sgr, attraverso il fondo Alto Capital IV (si veda altro articolo di BeBeez), che aveva investito affiancato dall’imprenditore Daniele Selleri con il 3,2%, mentre il restante 25% era rimasto alla famiglia Bucaioni (attraverso Mama Holding srl)..