“Scampia – il progresso attraverso la cultura”.
Ci piace iniziare così, con il titolo che gli organizzatori hanno dato ad una notevole rassegna d’arte, che va dalla musica alla prosa, alla danza, in essere per volontà dell’ANCEM, una associazione napoletana operante nel campo della cultura da oltre un trentennio, nel periodo che va dalla metà dello scorso settembre al 18 dicembre p.v., con il prezioso patrocinio del Comune di Napoli.
Questa rassegna, che, per l’appunto, copre l’arco di ben quattro mesi, viene realizzata in quella che è denominata l’ottava Municipalità del Comune di Napoli, Municipalità nella quale si trova il famoso – purtroppo – quartiere di Scampia.
Ma se la fama negativa di Scampia è largamente diffusa, a pochi – tra questi, evidentemente, all’ANCEM – é dato rilevare e comprendere i segnali di una forte volontà di riscatto che da questo territorio ormai provengono, e la programmazione in atto serve proprio a fornire quell’indispensabile strumento di crescita che è la cultura, che, sola, può avere la forza di allontanare i giovani dalla strada della criminalità.
Per realizzare questo progetto è però necessaria la collaborazione di artisti sensibili, che credono nella missione salvifica della loro professione.
Il soprano Leslie Visco ed il mezzosoprano Eufemia Tufano dimostrano di essere sulla giusta lunghezza d’onda e daranno infatti vita, oggi 16 ottobre, alle ore 19,00, nell’Auditorium dell’Istituto Galileo Ferraris di Scampia, ad un elegante concerto operettistico, accompagnate al pianoforte dal maestro Francesco Pareti.
Con le loro splendide voci e con la loro sensibilità ci faranno penetrare in quella particolare atmosfera fine ‘800 – inizi ‘900 che è propria del genere ed interpreteranno pagine scelte delle più importanti composizioni di J. Offenbach, che dell’operetta è considerato il padre, nonché di L. Delibes e di G.Rossini, autore di un delizioso ed umoristico brano pianistico.
Ad aiutare il pubblico a meglio comprendere quanto verrà eseguito sarà la presentatrice Mariarosaria Passante, che racconterà le trame delle operette le cui principali arie saranno eseguite.
E’ un’occasione per fare musica ma è anche un’occasione per offrire ad un pubblico che non ne ha certo molte possibilità, l’opportunità di avvicinarsi alla grande cultura, opportunità favorita dal fatto che l’ingresso, per volontà espressa dell’organizzazione, è libero fino ad esaurimento posti.
E’ certo questa una via giusta per contribuire al progresso sociale e culturale delle nostre comunità.
a cura di Filippo Zigante