Farmagorà Holding spa, gruppo che propone un nuovo modello di farmacia al servizio delle persone, fondato a Bergamo a inizio 2021 da Francesco Carantani e Marco Premoli, ha ottenuto da Unicredit un finanziamento di 15 milioni di euro della durata di 8 anni (si veda qui il comunicato stampa).
Il prestito è funzionale alla strategia di sviluppo dell’azienda, che punta all’acquisizione di ulteriori società titolari di licenza farmaceutica, in aggiunta alle ventisei farmacie di cui arriverà a detenere la proprietà entro la fine dell’anno.
Farmagorà propone un modello fisico e digitale pensato con i farmacisti per trasformare singole farmacie in un servizio retail integrato, capace di connetterle tra loro in un gruppo orientato all’innovazione che sia al servizio del cliente. L’azienda nasce con l’obiettivo di valorizzare il ruolo della farmacia, riunendo i farmacisti in un gruppo dedicato alla salute, che faccia del legame con il territorio uno dei suoi elementi differenzianti.
Farmagorà cresce per acquisizioni, ovvero il progressivo assobimento di farmacie. L’azienda all’inizio dell’anno si proponeva di fatturare 40 mlioni di euro e di arrivare a controllare 30 farmacie. “Pensiamo di chiudere l’anno con una cifra di poco superiore ai 40 milioni, e al momento contiamo 27 farmacie” ha riferito Carantani a BeBeez.
Finora la principale fonte di risorse è stata l’equity, motivo per cui oggi Italmobiliare è azionista con il 22,05% avendo sottoscritto un aumento di capitale da 3 milioni di euro nel primo semestre 2021 (si veda altro articolo di BeBeez e qui la Relazione semestrale al 30 giugno 2021 di Italmobiliare). Nel luglio del 2021 Farmagorà aveva poi incassato un ulteriore aumento di capitale, che ha visto l’ingresso nella compagine sociale di vari altri investitori, tra i quali Gruppo Branca International, la holding dell’omonimo gruppo controllato dalla famiglia Branca, da oltre 175 anni un nome diriferimento nelle bevande alcoliche; e la Fluorsid, big del settore dei fluoroderivati inorganici per l’industria dell’alluminio, di Tommaso Giulini, presidente del Cagliari Calcio, con Italmobiliare che si è quindi diluita. A dicembre dello stesso anno, infine, è intervenuta nel capitale, sottoscrivendo 4 milioni di euro, anche la Fin Posillipo, società di investimento specializzata sul settore sanitario, che ha già investito nella piattaforma online per la vendita di farmaci 1000Farmacie.
Il prestito di Unicredit adesso porta un consistente munizionamento per proseguire verso gli obiettivi di crescita. “Entro il 2023 vogliamo arrivare a controllare 50 farmacie, per un fatturato di 80 milioni” ha confidato Carantani a BeBeez, e ha aggiunto “L’appoggio di Unicredit sarà fondamentale per le acquisizioni e perseguire la nostra strategia di crescita”. Gli fa eco Marco Bortoletti, Regional Manager Lombardia di Unicredit: “Sosteniamo Farmagorà nell’attuale percorso di crescita, finalizzato ad ampliare il perimetro di attività e consolidare il proprio posizionamento all’interno del settore”.
Le principali strategie del gruppo sono rivolte a migliorare le performance delle farmacie acquisite avvalendosi di formazione del personale su base regolare tramite una piattaforma digitale di e-learning; l’efficienza, perseguita tramite ottimizzazione dei category, del processo di acquisto e del magazzino; pricing management; servizi digitali quali consegna a domicilio e click&collect.
Piazza Gae Aulenti è stata molto attiva in questi mesi nell’erogazione di prestiti, soprattutto in quelli green. Tra gli ultimi, ricordiamo quello assistito da Garanzia SupportItalia di SACE di 1,5 milioni di euro a Miri spa, azienda napoletana specializzata negli impianti tecnologici civili e industriali, soprattutto per le infrastrutture e i trasporti, ha ottenuto un finanziamento da 1,5 milioni di euro da Unicredit (si veda altro articolo di BeBeez). Il prestito supporterà in particolare la MCQ srl, società del Gruppo Miri che si occupa di efficienza energetica, con l’obiettivo di soddisfare la necessità di capitale circolante dell’azienda campana per sostenerla nell’esecuzione del contratto di riqualificazione energetica a favore di EAV, la società della Regione Campania per la gestione del trasporto pubblico regionale. In precedenza, Unicredit aveva erogato 7 milioni di euro erogato a favore di Sirmax, azienda specializzata nella lavorazione, recycling e commercio di materie plastiche, nonché nella produzione di bioplastiche compostabili (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre nel settore della plastica, pochi giorni fa Coripet, consorzio senza fini di lucro di produttori, converter e riciclatori di bottiglie in plastica PET, ha ottenuto un finanziamento da 22 milioni di euro erogato dalla banca guidata da Orcèl insieme a Crédit Agricole Italia e Banca Monte dei Paschi di Siena, con il sostegno all’80% dalla Garanzia Green SACE (si veda altro articolo di BeBeez). I proventi dell’operazione serviranno ad acquistare 860 nuovi eco-compattatori in tutta Italia per il riciclo ad uso alimentare di bottiglie PET “bottle to bottle”, al fine di raggiungere gli obiettivi inseriti nella direttiva europea sulla plastica monouso (Single Use Plastic). Ricordiamo inoltre il finanziamento da 100 milioni di euro (articolato in due linee di credito da 50 milioni ciascuna) erogato recentemente da Unicredit a Compagnia Valdostana delle Acque spa (CVA), società partecipata indirettamente dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta e attiva nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (si veda altro articolo di BeBeez). CVA si è impegnata sia nell’aumento della capacità di generazione di energia green da fonti eolica e fotovoltaica, sia nella riduzione delle emissioni di CO2 dirette ed indirette generate dall’azienda. Un altro finanziamento da 2,5 milioni di euro, della durata di 10 anni con Garanzia Sace, è stato destinato a Simplast srl, azienda di Civitella del Tronto (Teramo) specializzata nel settore della produzione e della stampa di imballaggi flessibili (si veda altro articolo di BeBeez). In passato, Unicredit aveva erogato un prestito da 1,5 milioni di euro con Garanzia Sace per Esbe Italiana, per la società del Gruppo Piber specializzata in soluzioni innovative e complete nel settore dei contenitori in plastica per alimenti (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione, che è finalizzata a sostenere il capitale circolante, supporterà anche la strategia di sviluppo aziendale che prevede investimenti nella sostenibilità del ciclo produttivo.