FABA, la startup italiana che opera nel mercato dell’EduTech favorendo l’unione tra smart toys e contenuti audio editoriali dedicati ai bambini, ha chiuso un round d’investimento Series A da 3,7 milioni di euro. L’operazione è stata guidata da Oltre III, il terzo fondo lanciato da Oltre Impact sgr spa – EuVeca, il principale impact investor italiano che mette a disposizione di imprese ad alto potenziale di crescita risorse finanziarie, strategiche e manageriali al fine di massimizzarne il rendimento e il positivo impatto sociale, e da CDP Venture Capital tramite il Fondo Acceleratori.
Il round è stato coordinato dall’advisor Growth Capital (si veda qui il comunicato stampa).
Fondata a Treviso da Matteo Fabbrini, (ceo, già fondatore di Maikii, Foodracers, Reward ed Exclama), Chiara Gava, Alessio Polo e Francesco Poloniato, FABA è rapidamente diventata il brand di riferimento nel mercato del “divertimento educativo” grazie al suo raccontastorie. Composto da una cassa audio e da oltre 90 “personaggi sonori” che funzionano con la tecnologia NFC, il gioco educativo accompagna bambini e bambine nelle tappe della crescita, avvicinandoli all’esperienza dell’audiolibro, contrastando l’abuso di smartphone e tablet. Personaggi come Peppa Pig e Masha si affiancano a fiabe e contenuti educativi, come lezioni di yoga o musica classica. L’obiettivo dichiarato è educare divertendo senza schermi: un compagno di gioco inseparabile in grado di accompagnare la crescita dei bambini e delle bambine da 0 a 7 anni.
La sfida dei fondatori è contrastare le conseguenze che l’abuso della tecnologia ha nella vita dei bambini nel lungo termine – come la miopia, la postura scorretta, le difficoltà di concentrazione – diventando un alleato dei genitori e aumentando la consapevolezza.
Faba è una una biblioteca multimediale a misura di bambino, che per il 2022 prevede ricavi per oltre 3 milioni. Il prodotto è disponibile in 3 lingue (italiano, francese e spagnolo) acquistabile online e in oltre 1.000 punti vendita in Italia, Francia, Svizzera, Belgio, Lussemburgo e Spagna.
Protagonista del settore EduTech, che promuove lo sviluppo di tecnologie e prodotti in grado di facilitare l’apprendimento e migliorare le prestazioni in ambito educativo, ora FABA, grazie ai fondi raccolti, intende accelerare ulteriormente la crescita, per raggiungere 10 Paesi entro il 2024. In programma anche investimenti per potenziare le campagne di marketing, lo sviluppo di nuovi prodotti e l’acquisizione di nuovi talenti, coniugando le nuove figure del mondo dell’e-commerce e del digital con quelle più tradizionali di professionisti e specialisti dell’educazione.
Ha dichiarato Fabbrini: “Questo importante traguardo arriva dopo tre anni di intenso lavoro che ci hanno permesso di comprendere che la nostra idea di Raccontastorie era in realtà la visione di un mondo nuovo per i bambini e le bambine e che non eravamo gli unici a vederla così. Hanno creduto nel nostro progetto prima importanti partner editoriali, poi licensor di alto livello e oggi anche gli investitori. Stiamo lavorando per diventare sempre più una piattaforma di contenuti capace di educare giocando, di crescere insieme al bambino, di diventare per lui un’esperienza indimenticabile. La crescita sana di bambini e bambine sarà alla base di tutte le nostre scelte di business, innovazione e impatto. Stiamo dando vita ad un comitato scientifico interno a FABA, composto da esperti dell’età evolutiva insieme ai quali collaboreremo per validarne il percorso di crescita”.
“L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non utilizzare lo schermo o di farlo in modo limitato per i bambini sotto i cinque anni e, nonostante numerosi studi dimostrino l’impatto negativo sullo sviluppo cognitivo dei bambini, l’esposizione a schermi è crescente e parte da età sempre inferiori. Secondo noi Faba offre una soluzione vincente: siamo stati colpiti dall’impegno dei fondatori nel creare un prodotto e un’azienda totalmente focalizzata sui bisogni dei bambini”, ha detto Lorenzo Allevi, ceo di Oltre Impact.
“Continuare a seguire la crescita di una startup dall’esordio e vederla diventare grande è uno degli obiettivi della Rete Nazionale Acceleratori CDP che abbiamo creato più di un anno e mezzo fa e che oggi conta 15 Acceleratori su tutto il territorio, ciascuno focalizzato su un mercato dal grande potenziale di sviluppo”, ha aggiunto Stefano Molino, Responsabile Fondo Acceleratori. “FABA è una di queste realtà, che abbiamo incontrato durante le prime selezioni dell’Acceleratore FuturED e che abbiamo contribuito a far crescere con un percorso mirato, un follow on post accelerazione e ora con questo Round. Tutti segnali di una proposta al mercato veramente innovativa e di un team solido”.
“Uno dei punti forti di FABA è stato quello di imporsi sul mercato coniugando l’aspetto educativo con quello tecnologico. In questo modo ha ottenuto non solo la fiducia delle famiglie ma anche quella di investitori impact di primario standing, che hanno individuato nel raccontastorie un prodotto che, partendo dalla tradizione, guarda al futuro in modo innovativo”, ha affermato Marco Meoni, associate di Growth Capital.I
Il round da 3,7 milioni è arrivato a compimento di un percorso di grandi successi: nel 2021 FABA è stata selezionata per il primo programma di FuturEd, l’acceleratore della rete nazionale di CDP dedicato a startup che sviluppano prodotti e servizi in ambito EduTech. Nello stesso anno, ha vinto il Premio Toys come “Giocattolo elettronico dell’Anno” organizzato da TG TuttoGiocattoli in collaborazione con Assogiocattoli. (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo che FuturEd è stato lanciato nel luglio 2021 da CDP Venture Capital per il tramite del Fondo Acceleratori ed H-Farm, con una dotazione iniziale di 1,65 milioni di euro e una delibera di ulteriori 1,5 milioni per successivi follow-on post accelerazione . FuturED è stato avviato in partnership con il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, in qualità di advisor scientifico, con il contributo di gruppi industriali quali Angelini, Cisco, Istituto Europeo di Design (IED) e Vodafone Italia, e con il supporto operativo di H-Farm, piattaforma di finanziamento dell’innovazione che contribuisce alla creazione di nuovi modelli di impresa e alla trasformazione ed educazione dei giovani e delle aziende italiane in chiave digitale.
Quanto a Oltre III, ricordiamo che lo scorso 9 novembre il fondo impact ha investito 2,5 milioni di euro nella telemedicina di Medea, crasi di Medical Electronic Applications (si veda qui il comunicato stampa).
Oltre III a fine ottobre ha portato la raccolta a 72 milioni (si veda altro articolo di BeBeez), dopo aver effettuato nel mese di luglio il secondo closing (10,7 milioni di euro da investitori privati e istituzionali, tra cui Investcorp Tages Impact Fund con un impegno di 5 milioni) e nel mese di settembre il terzo closing, interamente sottoscritto da Intesa Sanpaolo con un commitment di 8 milioni (si veda qui il comunicato stampa).
In seguito all’ultimo closing, tutti i principali investitori precedenti nel fondo Oltre III sono stati confermati, tra cui il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI), che ha partecipato alla raccolta per 30 milioni di euro attraverso il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS). Quanto ai nuovi investitori, per la maggior parte dei quali istituzionali, si contavano il fondo di fondi FOF VenturItaly e il Fondo di Co-Investimento MiSE, entrambi gestiti da Cdp Venture Capital sgr (si veda altro articolo di BeBeez).
La raccolta continuerà anche nel 2023 per un target finale di 100 milioni di euro. Ricordiamo che Oltre III, lanciato nel 2021, aveva annunciato il primo closing nel novembre dello stesso anno con più di 53 milioni di euro di impegni (si veda altro articolo di BeBeez).
Oltre III continua la mission dei veicoli precedenti, quando ancora il team, fondato da Luciano Balbo, un pioniere del private equity in Italia, e Lorenzo Allevi, non aveva costituito la sgr, ma lavorava con il nome di Oltre Venture e investiva tramite Sicaf. L’obiettivo di Oltre Impact è infatti quello di investire in società dal grande potenziale di crescita, impegnate nel perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. I principali settori di investimento sono: sanità basata su modelli sia fisici sia digitali, silver economy e assistenza agli anziani, educazione e formazione a tutti i livelli e in tutte le fasce di età, energia sostenibile, finanza inclusiva e sostenibile, mobilità e smart city, sicurezza sul lavoro, turismo capace di valorizzare il tessuto economico locale, economia circolare, agrifood.
Prima diell’operazione Medea, la sgr aveva asset in gestione per 123 milioni presso i suoi tre veicoli di investimento, avendo sostenuto la crescita di 45 imprese a impatto sociale positivo, tra cui Santagostino, da cui è uscita completamente mell’agosto del 2022 (si veda altro articolo di BeBeez), Wonderful Italy, Sfera Agricola ed Erbert, e ha effettuato, oltre a Santagstino, altre cinque exit dal portafoglio di Oltre II.