A corteggiare Pinarello, azienda trevigiana specializzata in biciclette da corsa, cross e strada ad altissime prestazioni, pare ci siano parecchi pretendenti. Secondo indiscrezioni di stampa trapelate su Il Sole 24 Ore, sarebbero infatti previste in marzo le offerte preliminari da presentare all’advisor finanziario Houlihan Lokey. In campo, secondo i rumor, si tratterebbe in particolare family office e gruppi specializzati nel settore delle due ruote.
La maggioranza di Pinarello Holding fa capo attualmente a L Catterton, l’operatore di private equity nato dalla joint venture tra L Capital (il private equity promosso da LVMH) e Catterton, che aveva condottol’acquisizione nel dicembre 2016 attraverso i fondi L Catterton Europe e L Catterton North American growth fund, con il fondatore Fausto Pinarello che aveva mantenuto una quota di minoranza rilevante (oggi ha il 19,79%) e l’incarico di amministratore delegato (si veda altro articolo di BeBeez). Oggi l’amministratore delegato è invece Antonio Dus, che ha una quota dell’1,05%.
La società è uno dei marchi simbolo del settore: in pochi anni ha raddoppiato il proprio fatturato, che nel 2015 era poco inferiore ai 50 milioni di euro. Ora il giro d’affari, a chiusura di 2022, si avvicina ai 90 milioni di euro, in crescita del 24% rispetto all’anno precedente (a fine 2021 era 78,5 milioni), con una fetta importante generata dai mercati esteri e Il margine operativo lordo è cresciuto del 30%, più che proporzionalmente rispetto ai 9,38 milioni del 2021, a fronte di un debito finanziario netto di 29,4 milioni e un patrimonio netto di 50,4 milioni (si veda report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Quello del ciclismo piace ai fondi di private equity e ai family office. Basti vedere Telemos Capital, società di investimento di private equity europea con focus sul mid-market finanziata da capitale familiare, che a fine dicembre scorso si è aggiudicata l’asta per l’acquisizione della maggioranza del capitale di Vittoria, multinazionale italiana leader di pneumatici e ruote per bicicletta di alta gamma (si veda altro articolo di BeBeez), controllata dall’agosto 2020 dal fondo Wisequity V che, secondo quanto risulta a BeBeez, manterrà una quota del 10%, mentre il management, guidato dal presidente e ceo Stijn Vriends, salirà al 25-30%. La chiusura dell’operazione è prevista a breve.
E sempre il fondo Wisequity V, gestito da Wise Equity sgr, possiede il 33% di Selle Royal spa, azienda leader mondiale nella produzione e commercializzazione di selle per biciclette e altri prodotti per il ciclismo, che a inizio 2022 aveva avviato l’iter per la quotazione a Piazza Affari sul segmento Star di Euronext Milan (si veda altro articolo di BeBeez), progetto poi sospeso a seguito dello scoppio della guerra tra Ucraina e Russia.
E ancora lo scorso dicembre ricordiamo che il controllo di 3T, marchio iconico di biciclette, è passato a UTurn Investments, family office indipendente che fornisce consulenza strategica e finanziaria a famiglie con rilevanti patrimoni finanziari, immobiliari e industriali, fondato da Gianpiero Peron (ex wealth manager presso Cordusio sim del gruppo Unicredit ed ex Deutsche Bank Wealth Management), Luca Mongodi (ex group ceo di MTW Holding-Metalworks) e Alberto Nicoli (ceo del gruppo MPE) (si veda altro articolo di BeBeez). L’intesa raggiunta tra le parti ha previsto che i soci di 3T René Wiertz, ceo e fondatore, e Gérard Vroomen, entrati nel capitale rispettivamente nel 2007 e nel 2015, rimangano azionisti e manager della target, mentre Luca Mongodi di UTurn sarà coinvolto in prima linea nella gestione operativa e strategica dell’azienda.
E ancora, lo scorso aprile Alete Bikes spa, controllata dal private equity paneuropeo Trilantic Europe, ha firmato un accordo vincolante per acquisire Cicli Esperia dalle famiglie fondatrici Zanaga e Turato, che hanno reinvestito per una minoranza in Alete Bikes (si veda altro articolo di BeBeez). Cicli Esperia, con sede a Cavarzere (Venezia), è un produttore di biciclette ed e-bike che opera attraverso quattro marchi principali: Cicli Esperia, Legnano, Torpado e Fondriest. Alete Bikes, guidata dal ceo Giulio Mengoli, è stata costituita a fine 2021 dal fondo Trilantic Europe VI, con l’obiettivo di creare una piattaforma per consolidare i mercati europei altamente frammentati di biciclette, e-bike e mobilità urbana e contestualmente era stata annunciata la prima operazione, con l’acquisizione di Denver Bikes, costruttore italiano di e-bike e biciclette distribuite in tutta Europa, dai co-fondatori Michele e Giuseppe Beraudo, che a loro volta avevano reinvestito nel progetto come azionisti di minoranza (si veda altro articolo di BeBeez).
Andando indietro nel tempo, ricordiamo che nel luglio 2021 Asobi Ventures Inc, il family office del businessman americano Victor Luis, ha acquisito da Antonio Colombo la quota di maggioranza di Gruppo srl, casa madre del prestigioso produttore italiano di biciclette Cinelli e dello storico produttore di tubi per telai Columbus (si veda altro articolo di BeBeez). Nel maggio 2020, invece, il fondo di Abu Dhabi Chimera Investments LLC ha rilevato la maggioranza di Colnago, storico produttore italiano di biciclette. A vendere era stato il fondatore Ernesto Colnago, 88 anni, che aveva mantenuto una piccola quota societaria (si veda altro articolo di BeBeez).