Clessidra Private Equity sgr, tramite il fondo Clessidra Capital Partners 4, ha acquisito il gruppo Everton, attivo nella produzione di tè, tisane e preparati solubili per il segmento private label della grande distribuzione. Federico Dodero, amministratore delegato di Everton, reinvestirà nella società per una minoranza insieme agli altri dirigenti (si veda qui il comunicato stampa).
A vendere la maggioranza è stato il club deal di investitori organizzato da Cronos Capital Partners, holding di partecipazioni fondata da Alessandro Besana e Lorenzo Bovo, che aveva rilevato dalle famiglie Dodero e Donelli circa il 57% della società in aumento di capitale nel 2020 (si veda altro articolo di BeBeez), che avevano mantenuto il resto del capitale e che ora cedono a loro volta le loro quote a Clessidra. Il fondo era in trattative avanzate sul deal dallo scorso febbraio (si veda altro articolo di BeBeez).
Nell’operazione Clessidra è stata assistita da Equita KFinance, in qualità di m&a advisor, Equita (debt advisor), Target Law (ambito legale) KPMG (ambito contabile), Bain (ambito commerciale), Bonfiglioli Consulting (ambito operations), Studio RDRA (ambito fiscale e di strutturazione). I venditori sono stati assistiti da Vitale & Co. (financial advisor), Studio Gattai, Minoli, Partners ed LCA (legal advisor) e Deloitte (tax advisor).
Ricordiamo che le famiglie Dodero e Donelli hanno acquisito Everton negli anni ’90, quando già vantavano oltre 70 anni di esperienza nel commercio di prodotti coloniali. In particolare, negli anni ’60, avevano lanciato lo storico marchio di tè Maraviglia, poi venduto alla Cameo del gruppo Oetker. Poi appunto negli anni ’90, i cugini Riccardo Donelli e Marco Dodero sono rientrati nel comparto del tè con l’acquisizione di Everton.
Everton offre una vasta gamma di tè, tisane ed infusi, con un portafoglio prodotto sovra-indicizzato rispetto al mercato per quanto concerne i prodotti biologici di provenienza diretta e soluzioni di imballaggio sostenibili. La società ha lo stabilimento di confezionamento a Tagliolo Monferrato (Alessandria), oltre che coltivazioni e stabilimenti in India, Croazia, una succursale commerciale negli Stati Uniti.
La società ha chiuso il bilancio 2022 con circa 40 milioni di euro di fatturato, dopo aver chiuso il 2021 con 31,5 milioni di euro di ricavi netti, un ebitda di 6,2 milioni e un debito finanziario netto pari a 5,2 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
La crescita è stata trainata negli ultimi anni dalle tisane e dagli infusi, che attualmente rappresentano la parte preponderante dell’offerta e dei ricavi e, a livello globale, continuano a crescere maggiormente rispetto alle altre categorie di bevande calde, spinte da un diverso modello di consumo nelle regioni principali dove il consumatore privilegia sempre più i prodotti premium con caratteristiche funzionali legate al benessere fisico (proprietà digestive, detox, rilassanti). Ora Clessidra è intenzionata a far crescere ulteriormente il business all’estero, in particolare negli Stati Uniti.
Federico Dodero ha commentato: “L’esperienza di Clessidra nella creazione di aziende leader e sostenibili attraverso progetti di aggregazione e la profonda conoscenza del mercato ne fanno il partner ideale di Everton. Clessidra ha apprezzato in particolare il nostro assoluto impegno per la qualità dei prodotti e l’approvvigionamento diretto per soddisfare le esigenze dei nostri clienti; la sua esperienza finanziaria e operativa sarà molto preziosa per la prossima fase di crescita”.
“Siamo entusiasti di collaborare con Everton, che negli ultimi anni si è affermata come partner privilegiato per i principali operatori della distribuzione moderna, sia in Italia che all’estero”, ha detto Andrea Ottaviano, ceo di Clessidra Private Equity sgr, che ha aggiunto: “Everton ha costantemente ampliato i suoi mercati di riferimento generando per oltre 10 anni una crescita dei ricavi a doppia cifra. Non vediamo l’ora di supportare il continuo successo di Everton e di lavorare con Federico Dodero e l’eccezionale team dell’azienda per sostenere la loro visione”..
“Everton rappresenta una piattaforma eccellente su cui costruire un progetto di crescita sostenibile”, ha precisato Rebecka Swenson, managing director di Clessidra. “Intendiamo affiancare l’azienda nell’ulteriore crescita della sua leadership in Europa ma anche negli Stati Uniti, e sulla base del successo attuale individueremo adeguati target nei mercati principali per accelerare il percorso di espansione già delineato”.
L’investimento in Everton rappresenta la quarta operazione del fondo Clessidra Capital Partners 4. I tre investimenti precedenti sono stati: a dicembre 2021 la società dell’illuminotecnica per abitazioni Viabizzuno con la exit di 21 Invest (si veda altro articolo di BeBeez), a dicembre 2021 Impresoft, polo tecnologico nato a novembre 2019 dall’unione di 4ward, Brainware, Gruppo Formula, nel quale ha poi coinvestito in aprile 2022 Anima Alternative sgr (si veda altro articolo di BeBeez) e, a settembre 2022, Botter Mondo del Vino (si veda altro articolo di BeBeez).
Clessidra Capital Partners 4 ha raccolto al primo closing nel giugno 2021 270 milioni di euro, con italmobiliare anchor investor che si è impegnata per 76 milioni. Il fondo, che ha target di raccolta di 500 milioni, ha tra i suoi investitori Cassa Forense e Fondo Italiano d’Investimento sgr, tramite FOF Private Equity Italia (si veda altro articolo di BeBeez), con quest’ultimo che nel marzo 2022 ha aumentato il suo impegno nel fondo (si veda altro articolo di BeBeez).
Per Cronos Capital Partners si tratta del secondo disinvestimento, dopo quello dagli accessori per abbigliamento Lampa ceduta nel dicembre 2021 a White Bridge Investments II (si veda altro articolo di BeBeez). Il club deal organizzato da Cronos controllava Lampa al 70% dal giugno 2019, quando aveva affiancato i fratelli Mirko e Luca Bertoli, figli del fondatore Diego Bertoli, in un “family buyout” a seguito del quale gli altri membri della famiglia erano usciti dall’azionariato (si veda altro articolo di BeBeez).