Il Fondo Ipo Club 2, secondo veicolo della serie IPO Club promosso da Simone Strocchi, fondatore di Electa Ventures, e dal Gruppo Azimut, ha annunciato il suo primo investimento, cioé l’acquisizione del 10% della società farmaceutica pisana C-Med Aesthetics (si veda qui il comunicato stampa). L’investimento è avvenuto per il tramite del veicolo IPOC 7.
Nell’operazione Ipo Club 2 ed Electa sono stati assistiti dallo Studio Pedersoli, da OC&C e TFP Associati; i soci di CMED sono stati assistiti dallo Studio Mazzoleni, Saita & Partners.
L’investimento di Ipo Club 2 con Electa Ventures è finalizzato a sostenere nel medio-lungo periodo la crescita domestica e internazionale del promettente gruppo C-Med, contemplando tra le possibilità evolutive anche quella della sua quotazione tramite una formula di pre-book promosso da Electa, a partire del terzo anno dall’investimento.
Fondata nel 2017 dai giovani imprenditori Andrea Malventi e Carlo Michelini, C-Med è un’azienda italiana innovativa e ad elevato potenziale, specializzata in R&D, produzione e commercializzazione mondiale di dispositivi medici dermatologici ad uso professionale, il cui capitale umano è quasi interamente composto da laureati under 40. La società ha chiuso il 2022 con ottri numeri: ricavi pari a 6,5 milioni, ebitda di 4,8 milioni e liquidità netta di 3,2 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
I due fondatori hanno detto: “Siamo molto contenti di questa partnership con Electa e IPO CLUB 2, che corona anni di intenso lavoro da parte di tutto il nostro team e di conquista di importanti risultati crescenti a livello globale. Siamo convinti che questa nuova sinergia possa essere un booster per il prosieguo del nostro percorso di crescita internazionale e sostegno per le nuove sfide che affronteremo insieme”.
Strocchi, fondatore e managing partner di Electa Ventures, ha sottolineato: “È grande la soddisfazione di investire al fianco di giovani e brillanti imprenditori come Andrea e Carlo, a sostegno della crescita della loro azienda, qualificata da un patrimonio scientifico davvero unico. Da oggi uniamo competenze, determinazione e passione per sviluppare ed esprimere le grandi potenzialità di C-MED”.
Giorgio Medda, ad di Azimut Holding, ha aggiunto: “Ipo Club 2 realizza il primo investimento a pochissima distanza dalla raccolta dei capitali. Un ottimo avvio per la riedizione di IPO Club, che rappresenta un partner stabile, capace di affiancare selezionate imprese italiane che primeggiano in settori all’avanguardia, offrendo loro anche la possibilità di un percorso personalizzato e certo di accesso e sviluppo sui listini”.
L’operazione avviene dopo il primo closingdel fondo annunciato lo scorso luglio, superando la quota obiettivo dei 100 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Si era trattato di un fundraising lampo, visto che la raccolta ufficiale si è aperta soltanto lo scorso 5 giugno, ma il progetto già stava scaldando i motori a inizio anno (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che il ticket minimo di ingresso è di 125 mila euro, in linea con le nuove regole Consob che hanno ridotto la soglia d’ingresso ai fondi di investimento alternativi (FIA) per gli investitori non professionali, prevista prima a 500 mila euro (si veda altro articolo di BeBeez). In ogni caso, però, soltanto chi ha investito più di 500 mila euro, ha opzione di coinvestimento con il fondo. Infine il fondo sarà anchor investor come sempre nelle opportunità che identifica, investendo direttamente per una quota attorno al 20%, quindi inferiore al 30% previsto dal regolamento del primo fondo, per lasciare più spazio ai coinvestimenti. Il tutto mentre Azimut ha anche in questo progetto un ruolo primario, visto che da un lato investe con il suo bilancio una piccola quota e che dall’altro ha distribuito il prodotto sulla sua rete di clienti. “Nel complesso, quindi, considerati i coinvestimenti, andremo a movimentare risorse per 500 milioni”, aveva detto Strocchi, precisando che “l’obiettivo principale è investire in pmi italiane da portare in quotazione in borsa attraverso strutture di pre-book evolute che noi stessi andremo a costruire”. Il precedente veicolo ha anche investito in Spac promosse da terzi, per esempio in Industrial Stars of Italy 3, ma l’idea è focalizzarsi ora solo su operazioni costruite in casa.
Ricordiamo poi che Azimut insieme a Electa Ventures avevano lanciato il primo veicolo della serie IPO Club nel 2017 (si veda altro articolo di BeBeez). A suo tempo erano stati raccolti impegni per un totale di 150 milioni, ma poi, alla fine ne erano stati chiamati soltanto 84, grazie al fatto che era stata prevista una facoltà di reinvestimento di quanto eventualmente incassato nel periodo, per cui sono stati messi al lavoro più volte gli stessi soldi. Il risultato è stato di grande soddisfazione. A fine 2022, ha generato una performance lorda superiore al 54%. Strocchi, lo scorso febbraio aveva commentato a BeBeez: “Gli investitori che ci hanno seguito su tutta la linea, e che quindi hanno sia investito nel fondo sia anche coinvestito direttamente nei prebook applicati alle società target, da inizio 2018 a fine 2022 hanno portato a casa oltre 3 volte quanto investito. Ma anche chi ha soltanto investito nel Fondo può contare su ritorno molto positivo alimentato da capital gain lordi che attualmente sono nell’area di circa 2 volte l’investito”. In ogni caso, aveva aggiunto il manager, “si è trattato sempre di una performance migliore di quella portata a casa del nostro listino di borsa migliore, cioé lo Star, che da inizio 2018 a fine 2022 ha guadagnato soltanto il 25%, che diventa il 35% se si consideri i dividendi” (si veda altro articolo di BeBeez).
La logica di investimento di IPO Club 2 si concentra su investimenti equity senza ricorso alla leva finanziaria (a differenza delle classiche operazioni di leverage buy out) e senza imporre restrizioni per la vendita futura delle azioni o diritti di trascinamento in exit. L’obiettivo di IPO Club 2, che ha un orizzonte di investimento di 6 anni, è di continuare il supporto alle medie imprese italiane d’eccellenza, principalmente attraverso due tipologie di investimenti. Ovvero cornerstone in pre-book: investimenti in aziende in fase di pre-IPO per stimolare e sostenerne l’accesso in borsa e lo sviluppo dei programmi di crescita, preservando la loro identità italiana. E poi PIPE (Private Investments in Public Equity): supporto strutturato alle esigenze di crescita delle aziende quotate. IPO Club 2 è un’espressione dell’evoluzione della storica partnership tra Azimut ed Electa Ventures, che opera come deal structuring advisor di principali fondi di private equity europei, come sponsor di investimenti innovativi e lead promoter di spac e pre-booking company.
Ricordiamo che la partnership tra Electa e Azimut era stata sancita a più di un anno e mezzo fa anche dall’acquisizione dell’intero capitale di Electa Ventures srl da parte del gruppo Azimut (si veda altro articolo di BeBeez), che a febbraio 2022, attraverso Azimut Enterprises srl, era appunto salito dal precedente 33% al 100%, attraverso l’esercizio anticipato di opzioni call previste contrattualmente per un controvalore pari a 33,5 milioni di euro (si veda qui la Relazione al bilancio 2022 del gruppo Azimut, pag. 7).