Sta entrando nel vivo l’asta per Beautynova Group, il gruppo italiano specializzato nella cosmetica professionale per capelli controllato dal private equity britannico BlueGem. Tra gli interessai al dossier ci sarebbero infatti i fondi di private equity PAI Partners e Seven2 (il nuovo nome di Apax Partners France, si veda altro articolo di BeBeez). Lo scrive Il Sole 24 Ore, precisando che il gruppo milanese genera ricavi per 130 milioni di euro e ha un ebitda di 30 milioni, con una crescita annua prevista del 20%. Numeri che porterebbero a una valutazione superiore ai 200 milioni di euro.
La volontà di BlueGem di disinvestire da Beautynova Group risale all’estate del 2022, quando il fondo britannico aveva affidato un mandato all’advisor Houlihan Lokey, ai legali di Latham & Watkins e a PwC per valutare possibili manifestazioni d’interesse per l’azienda (si veda altro articolo di BeBeez ). All’epoca si parlava dell’interesse al dossier del gruppo italiano da parte sia di fondi di private equity sia di gruppi industriali come L’Oreal, Johnson&Johnson, Procter&Gamble, KAO e Wella (controllata da KKR, si veda altro articolo di BeBeez).
Il gruppo Beautynova è nato dall’integrazione tra Pool Service/Medavita, già in portafoglio a BlueGem dal 2019 (si veda altro articolo di BeBeez), e Panzeri, acquisito nell’ottobre 2020, con un portafoglio di brand proprietari, tra i quali si annoverano z-one concept, milk_shake, no inhibition e simply zen., depot e urban tribe (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel dettaglio, Bluegem aveva acquisito il controllo di Pool Service/Medavita attraverso il fondo Bluegem III nel luglio 2019, in un’operazione che aveva valutato il gruppo 64 milioni di euro, una cifra pari quindi a oltre 9 volte l’ebitda del 2018, che era stato di 7 milioni di euro a fronte di ricavi per circa 40 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Nella nota sull’operazione con Panzeri, poi, era specificato che il nuovo gruppo aveva una valutazione di 130 milioni di euro, con Panzeri che nel 2019 aveva generato un fatturato complessivo di circa 49 milioni di euro e con il gruppo Beautynova che al momento dell’aggregazione con Panzeri esprimeva un fatturato aggregato pro-forma 2019 pari a circa 90 milioni di euro.
La società è attualmente controllata da BlueGem, tramite Capilor spa, con il 98,48% del capitale, mentre il presidente e amministratore delegato Stefano Banfo detiene il restante 1,52%. Prima dell’ingresso di BlueGem, PoolService/Medavita era controllato al 76,72% da Beauty 2, società veicolo che faceva interamente capo a un gruppo di investitori privati organizzati in club deal da Accord Management ed era partecipato per il 20% dalla famiglia Cattaneo e per il resto dal presidente e ceo Stefano Banfo, che aveva anche un’altra partecipazione indiretta nella società veicolo, insieme ai suoi soci in Accord. In seguito all’acquisizione, Banfo aveva reinvestito nella società.
Gli investitori organizzati da Accord erano saliti al 100% di Beauty 2 nel dicembre 2016, quando avevano acquistato il 40% della società che ancora non possedevano dal fondo Gate, gestito Riello Investimenti sgr (si veda altro articolo di BeBeez). In quell’occasione Pool Service era stata valutata circa 6,6 volte l’ebitda atteso della società per il 2016 di 7 milioni di euro, a fronte di un fatturato di circa 36 milioni.
Pool Service srl, società specializzata in prodotti per il trattamento professionale dei capelli e in particolare in tinture, aveva acquisito il 100% di Medavita nel luglio 2015 (si veda altro articolo di BeBeez). Il brand italiano fondato nel 1963 specializzato in lozioni e trattamenti tricologici professionali sino ad allora faceva capo ai fratelli Andrea e Sara Verona. L’ingresso di Gate nel capitale di Pool Service risaliva invece al gennaio 2013 ed era stato contestuale a quello di Accord. Insieme i due avevano investito 15 milioni di equity e 8 milioni di debito, lasciando il 20% del capitale alla famiglia Cattaneo. L’acquisizione di Meda Vita era stata invece finanziata tutta a debito, grazie a un finanziamento di Intesa Sanpaolo.
In tema di cosmetica, ricordiamo infine che l’altro dossier caldo sui tavolo dei fondi è quello di Kiko, la catena di negozi beauty di proprietà del gruppo Percassi (si veda altro articolo di BeBeez), per il quale ora si dice che gli advisor Intesa Sanpaolo e BofA Merrill Lynch puntino a una valutazione monstre da 1,7 miliardi di euro.