Xnext spa, scaleup italiana che ha brevettato una nuova generazione di sistemi di ispezione a raggi X al fine di ridurre la contaminazione degli alimenti e di conseguenza lo spreco di prodotti e risorse, si è assicurata un finanziamento in venture debt da 20 milioni di euro dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) nell’ambito dell’iniziativa venture debt di Invest EU (si veda qui il comunicato stampa).
Fondata a Milano nel 2014 dal ceo Bruno Garavelli e dal cto Pietro Pozzi, Xnext ha sviluppato la tecnologia XSpectra per l’ispezione qualitativa nel settore della lavorazione degli alimenti, con applicazioni che si estendono anche alle industrie tessili e farmaceutiche. La scaleup nel 2019 si è assicurata un grant europeo da 2,3 milioni di euro nell’ambito del programma Horizon2020 e nel 2021 ha poi chiuso un round da 5 milioni di euro, guidato dal fondo Neva First di Neva sgr (gruppo Intesa Sanpaolo) (si veda altro articolo di BeBeez), che oggi possiede il 6,25%.
La società ha chiuso il bilancio 2022 con 3,1 milioni di euro di ricavi, un ebitda positivo per circa un milionee 3 milioni di debito finanziario netto, a fronte di un patrimonio netto di ben 37,1 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente; il dato di ebitda di Leanus differisce da quello comunicato dall’azienda per un diverso approccio di riclassificazione).
La tecnologia di Xnext è in grado di rilevare, direttamente in linea di produzione, la presenza di contaminanti come plastiche, ossa, cartilagini, insetti, legni e gomme non rilevabili dai tradizionali sistemi di ispezione. Xnext ha lanciato sul mercato XSpectra nel 2020 e dopo tre anni conta installazioni presso le maggiori aziende alimentari italiane ed estere. Nel corso del 2022 ha aperto una filiale in Francia e conta già 50 sistemi
Xnext conta su di un team altamente qualificato, in prevalenza ingeneri e fisici e vanta collaborazioni con le più prestigiose università e centri di ricerca italiani: Politecnico di Milano, Università Bicocca, Università Cattolica del Sacro Cuore e CNR con gli istituti IMEM e STIMA.
.Grazie al finanziamento della BEI, Xnext svilupperà ulteriormente le proprie attività di Ricerca, Sviluppo e Innovazione, portando la tecnologia rivoluzionaria dell’azienda sulla scena globale. Inoltre, il supporto della BEI permetterà alla startup milanese di espandere la sua presenza sul mercato, creare posti di lavoro oltre che contribuire allo sviluppo economico ed innovativo del Paese. Secondo le stime della BEI, grazie a questo finanziamento verranno creati circa 70 posti di lavoro altamente specializzati in Italia.
Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della BEI, ha commentato: “L’impegno di Xnext per il controllo della qualità si allinea perfettamente con la missione della BEI di ridurre gli sprechi e l’impatto ambientale. Questa operazione è un esempio concreto dell’impegno della Banca dell’Unione europea nel promuovere tecnologie rivoluzionarie che beneficiano sia la società che l’ambiente”.
Bruno Garavelli, ceo di Xnex,t ha commentato: “Grazie al finanziamento della BEI potremo proseguire nel percorso di innovazione tecnologica e mantenere il vantaggio competitivo tecnico che oggi abbiamo con XSpectra sulla concorrenza. Inoltre, potremo ampliare il nostro catalogo prodotti progettando sistemi di ispezione di nuova generazione per applicazioni sia nel settore alimentare e sia in quello farmaceutico”.
Dal 2016 a oggi la BEI ha sostenuto attraverso il venture debt piu di 250 imprese per un totale di circa 6 miliardi di euro investiti. Diverse aziende italiane hanno beneficiato di questo prodotto finanziario, tra cui Blubrake, Diadem, D-Orbit, MotorK e IRBM. La struttura di finanziamento venture debt prevede il rimborso bullet e una remunerazione legata al rischio azionario delle società partecipate e integra i finanziamenti di capitale di rischio esistenti.