
Neva First, fondo d’investimento alternativo gestito da Neva sgr (ex Neva Finventures, il venture capital del Gruppo Intesa Sanpaolo), ha investito 5 milioni di euro in Xnext, startup deeptech attiva nei controlli di qualità industriali. L’operazione comporta anche la trasformazione di Xnext in società per azioni.
La società e e i suoi soci sono stati assistiti dallo studio legale Osborne Clarke. Per Neva l’operazione è stata gestita da Marco Pellegrino e Cosimo Scarinci, affiancati dallo studio legale Pavia e Ansaldo (si veda qui il comunicato stampa).
Xnext è stata fondata a Milano nel 2014 da Pietro Pozzi e Bruno Garavelli (nella foto), che ne è anche ceo. La società ha sviluppato XSpectra, tecnologia nata nel 2011 da un’idea dei founder della società, risultato di 9 anni di ricerca e sviluppo e 10 milioni di euro di investimenti.
XSpectra è oggi il sistema di ispezione real time più innovativo e avanzato al mondo, in grado di rilevare non conformità di prodotto, come per esempio corpi estranei a bassa densità non altrimenti rilevabili. Xnext conta su di un team di 32 persone altamente qualificate, in prevalenza ingeneri e fisici, e annovera ben 10 PhD oltre a collaborazioni con le più prestigiose università e centri di ricerca italiani: Politecnico di Milano, Università Bicocca, Università Cattolica del Sacro Cuore e CNR con gli istituti IMEM e STIMA. La società ha ottenuto numerosi i premi e riconoscimenti nazionali e internazionali, tra cui il grant europeo da 2,3 milioni di euro nel 2019 nell’ambito del programma Horizon2020.
Xnext dallo scorso anno è presente sul mercato con le prime macchine di ispezione, installate su diverse linee di produzione di tortellini, formaggini, creme spalmabili a base nocciola e biscotti di aziende leader in Italia e in Francia. Nei prossimi mesi è in programma la consegna di nuove macchine a importanti nuovi grandi clienti multi-linea con stabilimenti produttivi europei ed extraeuropei.
La solidità del progetto, l’elevato potenziale tecnologico e l’importante traction commerciale sviluppata da Xnext dal suo lancio sono stati il mix decisivo che ha convinto Neva First a investire nell’innovativa pmi italiana. L’investimento del fondo è funzionale allo sviluppo commerciale e industriale di Xnext. Contribuirà inoltre ad alimentare il costante processo di ricerca e sviluppo della tecnologia di proprietà e brevettata XSpectra, che Xnext ha recentemente lanciato sul mercato del foodtech riscontrando un forte interesse non solo in Italia.
il fondatore di Xnet, Bruno Garavelli, ha spiegato: “Questa operazione che non è solo finanziaria, ma anche strategica per lo sviluppo industriale e commerciale di Xnext. Abbiamo trovato nel fondo Neva First un’attenzione e un approccio rari per il mondo del venture capital italiano. Neva ha compreso sin da subito le forti potenzialità di Xnext e il suo investimento è un punto di svolta, perché darà a Xnext un importante supporto finanziario e le consentirà di accedere al network del Gruppo Intesa Sanpaolo. L’interesse che i nostri sistemi stanno riscontrando in tutto il mondo ci ha portati a pianificare un percorso di crescita molto ambizioso, di cui la trasformazione in spa è un chiaro indicatore dell’obiettivo finale, vale a dire la quotazione sul mercato azionario“.
Neva sgr è la nuova società di gestione di fondi di venture capital in cui si è trasformata lo scorso gennaio Neva Finventures, il braccio di corporate venture capital di Intesa Sanpaolo (si veda altro articolo di BeBeez). La sgr, presieduta da Luca Remmert e guidata dal ceo Mario Costantini, ha lanciato nell’agosto 2020 il suo primo fondo, battezzato Neva First, che ha un target di raccolta di 250 milioni di euro entro fine 2021, di cui 50 milioni sono stati sottoscritti da quattro fondazioni bancarie (Compagnia di San Paolo, Cariparo, Carifirenze, Carilucca) e altri 100 milioni sono stati messi a disposizione dalla stessa Intesa Sanpaolo (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo scorso febbraio ha investito in Neva First anche CRIF spa, il gruppo bolognese specializzato nel settore delle credit information bancarie e uno dei principali operatori a livello internazionale nei servizi integrati di business & commercial information e di credit & marketing management (si veda altro articolo di BeBeez).
Quasi tutte le partecipazioni di Neva Finventures sono state trasferite nel portafoglio di Neva First. Tra i maggiori investimenti rientrano le italiane Yolo, MatiPay, D-Orbit, Blubrake e le straniere Diamanti, vFunction, Xstream Labs, Hazy e R3; e le quote dei fondi tedeschi Rocket Internet Capital Partners I e II, nell’acceleratore TechStars e quella nel fondo Endeavour Catalyst III.