City Green Light, società attiva nel settore dell’illuminazione pubblica, dell’efficienza energetica e dei servizi per la smart city, partecipata dal Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica (FIEE), dal fondo infrastrutturale paneuropeo Marguerite e dalla Banca europea per gli investimenti (BEI), che a fine settembre 2023 aveva ottenuto un finanziamento da 197 milioni di euro per sostenere il suo piano di crescita anche attraverso operazioni di m&a (si veda altro articolo di BeBeez), ha effettuato la seconda acquisizione da quel momento, perfezionando l’acquisto di Termotecnica Sebina, azienda specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di impianti tecnologici, meccanici, elettrici, opere speciali e infrastrutture (si veda qui il comunicato stampa).
La prima operazione nel solco dello sviluppo per linee esterne era stata ad ottobre 2023, quando l’azienda vicentina aveva acquisito il ramo d’azienda illuminazione pubblica di Ceie Power srl (si veda altro articolo di BeBeez).
L’acquisizione di Termotecnica Sebina, come accennato, rientra nel percorso di crescita e consolidamento nell’ambito dei servizi di efficientamento energetico previsto dal piano industriale, secondo il quale l’azienda mira a diventare un punto di riferimento nella fornitura di soluzioni smart e di efficienza energetica a 360 gradi alle amministrazioni pubbliche italiane e alle grandi imprese. L’operazione, infatti, consente a City Green Light di ampliare la propria offerta, rafforzando la sua proposta di partner di riferimento per soluzioni energetiche integrate per edifici pubblici e privati.
Nell’ambito dell’accordo, la società acquirente è stata assistita da Vitale&Co. in qualità di advisor finanziario, mentre Termotecnica Sebina è stata seguita dalla dott.ssa Emilia Bolandrina in qualità di advisor finanziario e dallo Studio Sansegolo & Partners come advisor legale.
Termotecnica Sebina, attiva dal 1976, progetta, realizza, manutene e costruisce impianti tecnologici, meccanici, elettrici, speciali ed opere edili, con esperienza in ambito industriale e produttivo, nel settore trasporti e infrastrutture, nell’ambito dei sottoservizi e reti tecnologiche, fibre ottiche, impianti di produzione, distribuzione di energia da fonti rinnovabili (cogenerazione, idroelettrico, eolico, fotovoltaico). Nel 2022 ha generato ricavi per 19,9 milioni di euro, in crescita del 8,2% rispetto ai 18,4 milioni di euro al 31 dicembre 2021, ed un ebitda di 2,3 milioni di euro, in aumento dell’87,6% rispetto all’esercizio precedente. Prima di questa transazione la società era detenuta interamente da Ellis Narciso Bianchi, ceo e figlio del fondatore Valerio, scomparso a marzo 2020.
“Siamo felici di annunciare l’ingresso di Termotecnica Sebina nel nostro gruppo, poiché questo passo rappresenta un importante arricchimento delle nostre competenze”, ha affermato Alessandro Visentin, ceo di City Green Light.
“L’operazione, che si allinea con la strategia di M&A definita nel nostro Piano Industriale, ha l’obiettivo di aumentare la competitività di City Green Light nel settore degli impianti e consolidare ancora di più il nostro ruolo di punto di riferimento per progetti di ottimizzazione energetica degli edifici pubblici e privati”, ha sottolineato Eugenio Colla, cfo di City Green Light.
E ha concluso Ellis Bianchi, venditore di Ternotecnica Sebina: “Questa acquisizione non solo conferma il valore del lavoro svolto in quasi 50 anni di attività, ma offre anche incredibili opportunità di crescita e sviluppo”.
Guidata dall’ad Visentin, e con sede a Vicenza, City Green Light è nata nel 2017 dal conferimento del ramo pubblica illuminazione di Gemmo spa, ed oggi è il primo operatore privato di illuminazione pubblica in Italia. È presente in oltre 330 comuni, e vanta una consolidata esperienza nella gestione di oltre 1 milione di punti luce, gallerie urbane ed extra urbane, sistemi di videosorveglianza e gestione e riqualificazione di edifici. Il fondo FIEE è stato il primo ad entrare nel capitale nel febbraio 2018, con un investimento iniziale di 33 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), ampliato appena tre mesi più tardi a oltre 58 milioni di euro. Dal 2018 anche il fondo Marguerite II, con un investimento iniziale di circa euro 40 milioni, è presente nel capitale della società (si veda altro articolo di >BeBeez). Marguerite Infrastructure Italy II detiene oggi il 40,72% della società, FIEE il 33,77% mentre la restante quota del 25,51% fa capo alla Banca Europea per gli Investimenti – BEI (mediante Ipin 2E).
Il gruppo ha chiuso il 2022 con ricavi per 136,3 milioni di euro, un ebitda di 54,5 milioni e un debito finanziario netto di 7,5 milioni (si veda qui il report di Leanus, una volta registrati gratuitamente). Sul fronte del debito, ricordiamo che gli istituti che a fine settembre hanno concesso il prestito da 197 milioni, con scadenza a 7 anni, di cui accennato sopra, erano stati Intesa Sanpaolo, Cassa Depositi e Prestiti, UniCredit, BNL BNP Paribas e Sparkasse – Cassa di Risparmio di Bolzano. Intesa aveva agito anche in qualità di green loan coordinator per la strutturazione delle linee green, per un importo di 192 milioni, nell’ambito di un’operazione che era stata assistita soltanto parzialmente dalla Garanzia Green di SACE (per 96 milioni).