Passerà a DWS Group e OMERS Infrastructure il controllo di Grandi Stazioni Retail spa, gruppo che gestisce pubblicità e contratti di locazione di 14 delle più importanti stazioni ferroviarie italiane e hub per il network ferroviario dall’alta velocità (si veda qui il comunicato stampa).
L’asta era entrata nel vivo lo scorso febbraio (si veda altro articolo di BeBeez), ma le prime voci circa il ritorno sul mercato del gruppo, controllato dal 2016 da Antin Infrastructure per il 65,32% e partecipato dai coinvestitori ICAMAP e Borletti Group (rispettivamente con il 23,12% e l’11,56%), risalivano a inizio marzo 2023 (si veda altro articolo di BeBeez). Il completamento della transazione è ora previsto entro la fine dell’anno.
Nell’ambito dell’operazione, EY ha assistito Antin Infrastructure Partners, ICAMAP e Borletti Group per i servizi di due diligence finanziaria. I venditori sono stati assistiti sul fronte finanziario anche da Cassiopea Partners, UBS AG e Intesa San Paolo, mentre advisor legale è stato Bonelli Erede. Mediobanca e Unicredit hanno agito invece in qualità di financial and debt advisor del consorzio Omers-DWS.
Grandi Stazioni Retail gestisce come detto la totalità degli spazi commerciali e pubblicitari in 14 delle principali stazioni ferroviarie italiane, come Milano Centrale, Torino Porta Nuova, Venezia S. Lucia, Verona Porta Nuova, Bologna Centrale, Firenze S.M. Novella, Roma Termini e Napoli Centrale, e che complessivamente ricevono oltre 800 milioni di presenze annuali e comprendono oltre 800 unità commerciali, per un totale di circa 190 mila metri quadrati di spazio e oltre 1.800 impianti pubblicitari.
Ricordiamo che la cordata Antin-Icamap-Borletti aveva assunto il controllo di Grandi Stazioni Retail dopo aver superato nel giugno 2016 la fase finale della gara pubblica indetta dai vecchi azionisti, cioè Ferrovie dello Stato ed Eurostazioni, il gruppo partecipato da Edizione (holding della famiglia Benetton) Vianini lavori, Pirelli e Sncf (si veda altro articolo di BeBeez). Il consorzio capitanato dai francesi aveva messo sul piatto 953 milioni di euro, cifra ben più alta dei numeri che circolavano all’epoca delle offerte non vincolanti (tra i 700 e gli 800 milioni) e ben più alta delle offerte pervenute in fase finale dagli altri tre pretendenti che avevano raggiunto la fase finale: Altarea aveva offerto 806,5 milioni, Lone Star 800 milioni e Deutsche Bank 744,5 milioni.
La valorizzazione del 2016 di circa un miliardo di euro si basava su ricavi operativi consolidati di circa 231 milioni di euro nel 2015 per GS Retail e su un ebitda di 58 milioni, per un enterprise value quindi allora di oltre 16 volte l’ebitda. Successivamente, nel 2018, Grandi Stazioni Retail ha comprato il 100% di Retail Group spa, la società che gestisce flagship store, store monomarca e temporary store (dai 20 ai 900 mq) nelle grandi stazioni ferroviarie italiane e sinora a quel momento di proprietà di Nicolò Marzotto, azionista del Gruppo Zignago Santa Margherita (si veda altro articolo di BeBeez).
Nei mesi scorsi si parlava di una valutazione per Grandi Stazioni Retail di 1,5-1,6 miliardi, mentre ieri circolava una valorizzazione di 1,2-1,3 miliardi (si veda qui Reuters), pari cioé a un multiplo tra le 15,6 e le 16,9 volte l’ebitda consolidato del 2023 che è stato di 74,5 milioni (da 84,8 milioni nel 2022), a fronte di 182,5 milioni di ricavi (da 179,7 milioni), un debito finanziario netto di 475,4 milioni (da 518 milioni) e un patrimonio netto di 400,7 milioni (da 389,9 milioni) (si veda qui il bilancio consolidato 2023 di Grandi Stazioni Retail, disponibile agli abbonati a BeBeez News Premium e BeBeez Private Data). Il dato di ebitda 2023 è vicino agli 80 milioni stimati dal mercato negli ultimi mesi, mentre il fatturato è lontano anni luce dalla cifra di 600 milioni che circola da mesi su vari organi di stampa, ma che non si ritrova in alcun documento.
DWS e OMERS hanno quindi battuto le offerte degli altri pretendenti rimasti in gara, che lo scorso giugno si diceva fossero gli australiani di Macquarie e i francesi di di Altarea, che già nel 2019 avevano vinto la gara su Cento Stazioni e che nel 2016 avevano già provato come detto ad acquisire GS Retail. m in precedenza erano circolati anche i nomi degli svedesi di EQT, di ADIA eMubadala(entrambi fondi sovrani di Abu Dhabi) e di QIA(fondo sovrano del Qatar), oltre che di Predica (gruppo Crédit Agricole Assurance).
L’investimento è il primo di OMERS in Italia e il terzo nel settore del trasporto ferroviario a livello globale, dopo quelli in High Speed 1 e VTG. DWS vanta a sua volta una solida esperienza nel settore, con gli investimenti in Akiem, Streem e Corelink, ma anche nelle infrastrutture italiane attraverso i propri investimenti in Gruppo SAVE, Rimorchiatori Mediterranei ed Ergéa.
Walter Manara, partner di DWS, ha dichiarato: “Questa acquisizione testimonia il nostro impegno a investire in asset infrastrutturali primari. Grandi Stazioni Retail offre una piattaforma unica nel suo genere, che si allinea con la nostra visione a lungo termine di crescita e fornitura di servizi essenziali ai passeggeri e alle comunità servite dalle nostre aziende del portafoglio, e un forte allineamento con il principio di sostenibilità della riduzione delle emissioni dei trasporti, un tema supportato dalle politiche locali e europee. Siamo rimasti particolarmente colpiti dall’indirizzo strategico di Grandi Stazioni Retail e dall’eccellenza operativa del management, guidato da Alberto Baldan. Siamo entusiasti di questa partnership con OMERS e di avere l’opportunità di sfruttare la nostra esperienza e le nostre risorse per accrescere ulteriormente il valore di questo asset e garantire che continui a servire come un dinamico travel hub per la connettività”.
Luca Lupo, managing director, OMERS Infrastructure, ha dichiarato: “Siamo lieti di acquisire Grandi Stazioni Retail, un’operazione che segna il nostro ingresso in Italia e rafforza ulteriormente la presenza di OMERS in Europa. L’investimento offre un’opportunità straordinaria per incrementare la nostra presenza nel settore ferroviario europeo di cui apprezziamo la dinamicità e la resilienza. Siamo rimasti profondamente colpiti dal team di gestione della società che ha implementato una strategia commerciale innovativa ed efficace, con un forte orientamento all’esperienza del passeggero”.
Michael Hill, executive vice president and Global Head of Infrastructure, OMERS, ha aggiunto: “Siamo lieti di investire congiuntamente con DWS per acquisire Grandi Stazioni Retail. L’acquisizione è pienamente coerente con la strategia di OMERS Infrastructure e rappresenta un eccellente aggiunta al nostro portafoglio globale di investimenti infrastrutturali di alto livello”.