Crescono sia la raccolta sia gli investitori che sostengono il Fondo Italiano Consolidamento e Crescita II (FICC II). Lo ha comunicato venerdì Fondo Italiano d’Investimento sgr spiegando che è stato superato un ulteriore closing a 400 milioni di euro e che sette nuovi primari investitori istituzionali si sono aggiunti a CDP Equity, Fondazione ENPAM, UniCredit, Intesa Sanpaolo e Inarcassa, che avevano già sostenuto la prima edizione di FICC (si veda qui il comunicato stampa).
Non è stata resa nota l’identità dei nuovi investitori che, secondo quanto risulta a BeBeez, sono due principali banche italiane con profilo istituzionale, due tra le principali realtà italiane nel panorama del risparmio gestito, uno dei principali fondi pensione complementare italiani, una fondazione bancaria emiliana e una banca francese.
Quale la strategia e quali gli obiettivi?
FICC II, guidato dai senior partner Gianpaolo Di Dio, Aldo Di Bernardo e Marzia Bartolomei Corsi, agirà sulla medesima falsariga del primo fondo, continuando a supportare lo sviluppo, in termini di espansione internazionale, innovazione, digitalizzazione e sostenibilità, di società italiane attive in settori quali Made in Italy, Information Technology & Digital, Lifescience & Healthcare, Turismo 4.0, Industrial Technology & Products. Il fondo, inoltre, si qualifica come strumento ex art. 8 SFDR, incentivando azioni concrete di miglioramento in ambito ESG, ha sottolineato l’sgr, che non ha rilasciato informazioni in merito agli obiettivi di raccolta. Secondo quanto risulta a BeBeez, l’obiettivo è di superare la dimensione del fondo 1 (circa 500m). nei prossimi 6-9 mesi.
“Siamo soddisfatti di questo primo traguardo di fund raising e del fatto che gli investitori istituzionali abbiano dato fiducia al team e a una strategia di investimento distintiva, basata sul consolidamento e l’aggregazione di filiere e settori italiani di eccellenza, in linea con la missione di Fondo Italiano d’Investimento”, ha detto Di Dio, che è anche CIO di Fondo Italiano d’Investimento sgr. “I buoni risultati raggiunti a oggi dal fondo FICC rappresentano una premessa positiva per le attività del nostro nuovo fondo”.
Roberto Travaglino, direttore commerciale, Investor Relations & ESG dell’sgr ha aggiunto: “Siamo orgogliosi di questo ulteriore risultato, che conferma la capacità di attrarre investitori istituzionali anche in condizioni di mercato non favorevoli per il fund raising. L’attuale dimensione è stata raggiunta sia grazie alla riconferma degli investitori del fondo precedente, che dalla capacità di attrarre ulteriori sette nuovi partner”.
“Il lancio del fondo è stato deliberato dal Cda di Fondo Italiano nel marzo del 2023 e il primo closing da 245,1 milioni è stato effettuato il 3 agosto 2023 con otto investitori, per supportare l’investimento in Rina”, ha specificato Di Dio a BeBeez ricordando quello che ad oggi è l’unico investimento nel portafoglio di FICC II.
Il 6 agosto era poi seguito l’annuncio della sigla dell’accordo tra il principale azionista della società, Registro Italiano Navale spa, da un lato, e da Fondo Italiano d’Investimento sgr e un gruppo di co-investitori, dall’altro, con questi ultimi che si erano impegnati ad iniettre sino a un massimo di 180 milioni di euro di equity, con il Registro che avrebbe mantenuto la maggioranza, mentre FII sgr e i co-investitori avrebbero posseduto una quota massima del 33% e con il management che manterrà il 2,5% (si veda altro articolo di BeBeez).
L’operazione è stata chiusa il 13 dicembre 2023, e Fondo Italiano d’Investimento vi ha partecipato attraverso le due edizioni (I e II) di FICC. Tra i coinvestitori, sono Arca Space Capital, nuovo fondo di private equity promosso da Arca Fondi sgr in partnership con Space Capital Advisors, e un gruppo di investitori privati organizzati da Banor sim (si veda altro articolo di BeBeez).
Da allora ci sono stati altri tre closing compreso quest’ultimo, ha rivelato Di Dio a BeBeez. “Il secondo il 28 dicembre 2023 di 79,9 milioni, per accogliere la sottoscrizione di un nuovo investitore, oltre al top-up di un investitore già presente al primo closing, arrivando così a 325 milioni; il terzo il 29 maggio 2024 di 63 milioni, sottoscritto da 5 nuovi investitori, oltre al top-up di due investitori già presenti al primo closing (quota 388 milioni) e il quarto e ultimo il 26 luglio, di 10 milioni, sottoscritto da una banca francese (quota 400,1 milioni)”.
Sono previsti investimenti nei prossimi mesi?
Su questo l’sgr è abbottonata, ma da quanto ha potuto appurare BeBeez ce ne potrebbe essere uno che si concluda nei prossimi sei mesi fra i tre che in questo momento sarebbero in fase di valutazione avanzata. Si tratta di tre realtà, di cui una opera nel food, una nella gestione di piattaforme informatiche critiche per grandi gruppi industriali e la terza i componenti per le macchine heavy-duty off road.
Per quanto concerne la prima edizione del fondo FICC, questo negli ultimi 5 anni ha investito in otto realtà italiane d’eccellenza: Marval, C2Mac, Maticmind, Mecaer Aviation Group, Gruppo Florence, Quick, HNH Hospitality e RINA.
FICC ha già realizzato tre exit di successo, che hanno consentito il rimborso di quasi tutto il capitale investito dagli investitori (DPI pari a 0,92x, includendo la exit di Marval), ha sottolineato l’sgr venerdì. Si tratta di Maticmind, ceduta a dicembre 2022 a CVC (si veda altro articolo di BeBeez), Gruppo Florence, ceduta a ottobre 2023 a Permira (si veda altro articolo di BeBeez), e Marval per la quale è stato firmato ad agosto 2024 un accordo per la cessione ad Azzurra Capital (si veda altro articolo di BeBeez).