Finisce nelle braccia di Permira il Gruppo Florence, polo produttivo integrato in Italia al servizio della moda di lusso internazionale, controllato al 60% (attraverso Florence Investco srl) dal Fondo Italiano d’Investimento sgr, attraverso il Fondo Italiano Consolidamento e Crescita (FICC), da VAM Investments e da Italmobiliare, e per il restante 40% dalle famiglie fondatrici delle aziende acquisite. Lo hanno comunicato ieri in serata con una nota congiunta il private equity paneuropeo, FII sgr, VAM e Italmobiliare (si veda qui il comunicato stampa).
Che Permira stesse trattando per il deal era noto dallo scorso dicembre, sebbene nei piani del gruppo ci fosse l’obiettivo dichiarato di andare in borsa entro fine 2023 (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel dettaglio, Permira acquisirà la maggioranza del capitale di Gruppo Florence, con gli imprenditori, il management team e VAM Investments che reinvestiranno una quota significativa e con FII sgr che manterrà una quota di minoranza.
Italmobiliare, invece, uscirà dall’azionariato. Con una nota a parte ieri ha specificato che “realizzerà ad esito dell’operazione di cessione circa 78 milioni di euro, al netto di costi di transazione e strumenti di incentivo per il top management” (si veda qui il comunicato stampa).
Attila Kiss continuerà a guidare Gruppo Florence in qualità di amministratore delegato e Francesco Trapani, chairman di VAM Investments, manterrà la carica di presidente di Florence.
Il perfezionamento dell’operazione è previsto nel quarto trimestre del 2023. Permira è stata assistita dagli advisor JP Morgan (m&a), Legance (Legale), BCG (Business), EY (finanziario), Maisto e Associati (Fiscale) e Latham & Watkins (legal financing). I venditori sono stati assistiti da BofA Securities e Citigroup (M&A), DWF e Gianni & Origoni (legale), Bain & Co (business), KPMG (finanziario) e BonelliErede (fiscale). UniCredit ha agito come consulente finanziario per il processo di reinvestimento di VAM Investments (financial advisor ed equity private placement advisor). Gli imprenditori sono stati assistiti da Hogan Lovells.
Il valore dell’operazione non è stato reso noto, ma basta guardare ai numeri del gruppo per rendersi conto del fatto che l’enterprise value si colloca almeno sul miliardo di euro, considerando un multiplo dell’ebitda di 8 volte (si veda qui l’ultimo report di Kroll sulle valutazioni medie del settore accessori moda nel mondo). “Gruppo Florence ha registrato nel 2022 un fatturato di oltre 600 milioni di euro con un ebitda di 125 milioni e per quest’anno, soltanto con la crescita organica, arriverà a 700 milioni“, aveva detto il ceo di VAM Investments Marco PIana, intervenendo alla tavola rotonda sul private equity in occasione dell’evento per i 10 anni di BeBeez lo scorso 12 maggio (si vedano qui altro articolo di BeBeez e qui il video della tavola rotonda, dal min 58).
Risultati che, ha detto Piana, sono stati raggiunti grazie all’approccio di cooperazione che caratterizza tutto il progetto. “In questo settore i clienti sono multinazionali con fatturati da miliardi di euro, mentre la filiera di fornitori è fatta di tante aziende molto piccole, che spesso preferiscono competere tra di solo invece che cooperare”, aveva spiegato Piana intervenendo all’evento di BeBeez e aveva aggiunto: “Noi abbiamo dotato il progetto di risorse adeguate alla grande sfida e abbiamo proposto una formula in base alla quale gli imprenditori diventano soci della holding, che è una vera e propria azienda operativa, con una squadra manageriale in grado di coordinare e aiutare a crescere le aziende del gruppo, che sono passate dal competere al cooperare nella ricerca e sviluppo, mettendo a fattor comune le idee per l’innovazione e le relazioni con i clienti”.
Gruppo Florence è nato infatti con l’obiettivo di consolidare la frammentata filiera produttiva nel settore del lusso attraverso l’aggregazione dei principali attori italiani, al fine di creare una piattaforma integrata. E’ stato fondato nell’ottobre 2020 con l’acquisizioni delle prime tre aziende: Giuntini, leader nell’outwear e tessuto leggero; Ciemmeci, prestigioso produttore di capi in pelle e pellicce, e Mely’s, eccellenza nel segmento della maglieria (si veda altro articolo di BeBeez). Da allora ne ha aggregate altre 23, arrivando a un totale di 26 aziende. L’ultima acquisizione annunciata risale a inizio febbraio e ha riguardato Sipaff, azienda bergamasca attiva nella produzione di camicie per clienti del segmento lusso. A inizio gennaio, invece, era stata la volta di Ricamificio GS, azienda abruzzese specializzata nel mondo dell’embellishment a servizio dell’alta moda.
Intanto, ricordiamo che, proprio per finanziare i continui deal in programma nei prossimi mesi, lo scorso dicembre la società veicolo interamente detenuta dal Fondo Italiano d’Investimento Florence One ha emesso un prestito obbligazionario a medio-lungo termine da 20 milioni di euro sottoscritto in quote paritetiche da Anthilia Capital Partners sgr, attraverso i fondi Anthilia BIT III, Anthilia BIT IV Co-Investment Fund e Anthilia Eltif Economia Reale Italia, e da Clessidra Capital Credit sgr attraverso il fondo Clessidra Private Debt Fund (si veda altro articolo di BeBeez).
In precedenza, nel luglio 2022 il gruppo si era assicurato un prestito da 225 milioni di euro (si veda altro articolo BeBeez). Il contratto di finanziamento era composto da diverse linee di credito, con un pool bancario formato da Unicredit, Banco BPM, Intesa Sanpaolo, Cdp, Bper Banca e Credit Agricole Italia, tutte assistite sul piano legale dallo studio Gattai, Minoli, Partners. Infine, nell’aprile 2022, il Gruppo Florence aveva invece varato un aumento di capitale al quale avevano partecipato gli attuali azionisti (si veda altro articolo di BeBeez), ma anche nuovi investitori. In particolare, era emersa la partecipazione all’operazione anche di un gruppo di investitori privati organizzati in club deal da Unicredit: grazie alla sinergia tra il team dell’area Ultra-High Net Worth Families & Family Holdings e quello di Alternative Capital Markets, 15 clienti professionali hanno potuto aderire all’aumento di capitale di Florence.
Attila Kiss, ceo di Gruppo Florence, ha dichiarato: “Il nostro progetto industriale prevede importanti investimenti in formazione, in strumenti digitali innovativi e nella ricerca di processi produttivi sostenibili, affidati a un management qualificato nella progettazione e nell’implementazione di questi processi. Per realizzare le nostre ambizioni, è necessario riunire un numero significativo di aziende, facendo leva in particolare sulla loro tradizione manifatturiera e competenza. Ringrazio Permira per supportare il nostro progetto e darci l’opportunità di proseguire con l’implementazione del nostro piano industriale. Desidero inoltre esprimere la mia gratitudine a Italmobiliare per il contributo dato alla realizzazione del progetto, a VAM e a Fondo Italiano d’Investimento che rinnovano il loro commitment a fianco di Permira”.
Francesco Pascalizi, partner di Permira, ha commentato: “Siamo entusiasti di affiancare Attila Kiss, Francesco Trapani e tutto il team di imprenditori, manager e investitori e di mettere a disposizione la nostra esperienza per supportare l’azienda nella prossima fase di crescita. Crediamo fortemente nella visione industriale di Gruppo Florence e nel ruolo strategico che il Made in Italy ricopre all’interno della filiera del lusso”.
Piana, commentando ora l’operazione con Permira, ha detto: ”Supportare gli imprenditori in questo incredibile viaggio e contribuire alla creazione della più grande piattaforma della filiera del lusso è stato un privilegio e, al contempo, una sfida stimolante. Siamo impazienti di continuare questa avventura al fianco di Permira, certi che Gruppo Florence svolgerà un ruolo chiave nel preservare e rafforzare la tradizione manifatturiera italiana al servizio dei brand internazionali”.
E Francesco Trapani, presidente di Gruppo Florence e Chairman di VAM Investments, ha aggiunto: “Il forte interesse raccolto da molti imprenditori che hanno spontaneamente chiesto di unirsi a Gruppo Florence dimostra chiaramente come l’intuizione di favorire il processo di consolidamento della filiera del lusso Made in Italy sia stata una scelta vincente. Siamo pronti a collaborare con il nuovo partner Permira per la seconda fase di crescita di Gruppo Florence”.
Marzia Bartolomei Corsi, senior partner di FII sgr, ha aggiunto: “Con il Gruppo Florence abbiamo trasformato un’intera filiera composta da centinaia di straordinari artigiani, attraverso la creazione di una piattaforma professionale che serve la maggior parte dei più famosi marchi internazionali del lusso e li supporta nell’implementazione delle proprie strategie ESG. Riteniamo che Permira sia il partner giusto per dare il via alla prossima fase del nostro ambizioso progetto e garantiremo il nostro sostegno reinvestendo nell’operazione”.
Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italmobiliare ha concluso: “Florence è un progetto di successo, alla cui nascita e sviluppo siamo orgogliosi di aver dato un importante contributo, creando in pochi anni un‘eccellenza della manifattura tessile con importanti prospettive di sviluppo che certamente il nuovo azionista saprà cogliere e valorizzare“.