Elettra Investimenti, holding di investimenti nel settore energetico quotata all’Aim Italia dall’aprile 2015, ha chiuso la seduta borsistica di ieri in rialzo del 5,58%, a 10,40 euro per azione. Il balzo fa seguito alla notizia che Cogeninfra, partecipata dal fondo Energy II, gestito dal lussemburghese Cube Infrastructure, ha siglato un accordo per l’acquisizione da B Fin della maggioranza della stessa Elettra Investimenti (si veda qui il comunicato stampa).
Nell’operazione DC Advisory ha svolto il ruolo di advisor finanziario di B Fin. Gli altri consulenti coinvolti nel deal sono UniCredit (advisor finanziario), Dentons Italia (advisor legale), DLA Piper (capital market e aspetti societari), BDO Italia (due diligence) e Fichtner Italia (technical and market advisor).
Nel dettaglio, B Fin venderà a Cogeninfra l’81,9% del capitale al prezzo di 9,75 euro per azione, oltre a eventuali 0,85 euro a titolo di earn-out, nonché warrant pari al 70,58% del totale emesso a 0,75 euro l’uno, più eventuali 0,85 euro a titolo di earn out. L’acquirente sarà la newco Orizzonte Uno, controllata al 100% da Cogeninfra. Orizzonte Uno, per effetto dell’acquisizione delle azioni e dei warrant, sarà tenuta a lanciare un’opa obbligatoria totalitaria sulle azioni ordinarie a 10,60 per azione e lancerà altresì una offerta di acquisto volontaria sui warrant Elettra residui (a 1,60 euro ciascuno), con l’obiettivo di delistare Elettra Investimenti. Il corrispettivo massimo dell’offerta sarà pari a 8 milioni. B Fin reinvestirà in Orizzonte Uno parte dei proventi derivanti dalla vendita delle azioni e dei warrant, per un ammontare pari al 10% del capitale sociale della nuova società.
L’accordo di investimento prevede che Fabio Massimo Bombacci continui a rivestire la carica di amministratore di Elettra per almeno cinque anni. L’accordo, infine, prevede la concessione da parte di B Fin a CogenInfra di un diritto di opzione di acquisto dell’intera partecipazione in Orizzonte Uno e una speculare opzione di vendita, da esercitarsi tra l’1 maggio e il 31 luglio 2023.
Costituito nel 2018, CogenInfra è un operatore di teleriscaldamento urbano che possiede e gestisce sei impianti dislocati tra Piemonte, Lombardia e Liguria. Con questa operazione Cogeninfra intende creare un operatore industriale di primo piano nel settore del teleriscaldamento, della cogenerazione e dell’efficienza energetica capace di affrontare le sfide della transizione ecologica. L’acquisizione del controllo di Elettra consente al gruppo l’accesso diretto ai mercati dell’efficienza energetica e al necessario know-how nell’ambito del mercato energetico italiano.
Con sede a Latina, Elettra Investimenti è stata fondata nel 2005 dalla famiglia Bombacci. La società opera sul territorio nazionale nel settore della produzione di energia elettrica e termica secondo l’approccio della generazione distribuita (prevalentemente impianti di cogenerazione/trigenerazione e fotovoltaici), nell’efficienza energetica e nel car sharing. La sua strategia è imperniata sull’acquisizione di impianti di terzi, l’efficienza energetica e l’innovazione tecnologica.
Nel 2019 Elettra ha acquisito Novagreen srl, Light Venice Port srl, Gea srl ed Esco Biogas srl. Nel maggio 2020 la società ha siglato gli accordi per un finanziamento da 21,5 milioni di euro, per 11 milioni nella forma di finanziamento erogato da Unicredit nell’ambito del programma Garanzia Italia di Sace e in parte attraverso un minibond da 10,5 milioni sottoscritto interamente da Unicredit, della durata di 72 mesi e uno spread di 480 punti base sull’Euribor a 3 mesi. L’annuncio all’epoca aveva portato il titolo a chiudere la seduta a Piazza Affari con un balzo del 17,21%, a 7,15 euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Elettra Investimenti ha chiuso i semi mesi 2020 con24,76 milioni di euro di valore della produzione, un ebitda di 2,8 milioni e un debito finanziario netto di 21 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Il bilancio 2019 si era invece chiuso con 56,57 milioni di euro di valore della produzione (da 55,02 milioni nel 2018), un ebitda di 7,32 milioni (da 8,38 milioni) e un debito finanziario netto di 23,38 milioni (da 14,83 milioni; si veda qui il comunicato stampa).