
Sbarcherà domani 21 marzo all’Euronext Growth Milan il venture builder specializzato nello sviluppo di progetti nel settore healthcare & life sciences, Cube Labs, dopo aver raccolto 4,1 milioni di euro dagli investitori, collocando 2,05 milioni di azioni tutte in aumento di capitale al prezzo di 2 euro per azione (il minimo della forchetta proposta di 2-2,33 euro, si veda altro articolo di BeBeez) con una capitalizzazione iniziale post-money di 34,1 milioni e un flottante del 12,04% (si veda qui il comunicato stampa).
Sempre domani andranno in quotazione a Piazza Affari anche i 2,05 milioni di warrant assegnati gratuitamente nel rapporto di un warrant ogni azione sottoscritta nell’ambito del collocamento.
Nel processo di quotazione Cube Labs è assistita da MIT Sim in qualità di Euronext Growth Advisor, EnVent Capital Markets in qualità di global coordinator, ADVANT Nctm in qualità di consulente legale, 4AIM SICAF e Ambromobiliare in qualità di advisor finanziario, da Ria Grant Thornton in qualità di società di revisione, da Bernoni Grant Thornton in qualità di consulente fiscale, da Clarkson Hyde in qualità di consulente incaricato per la circolettatura dei dati extra contabili, da CDR Communication come advisor della società in materia di investor relation.
Come descritto nel Documento di ammissione, a valle del collocamento, cui hanno partecipato investitori istituzionali, professionali e operatori industriali del settore, il ceo e fondatore Filippo Surace, si diluisce al 74,67% dal precedente 81,43%, e allo stesso modo si diluiscono il chief strategy officer Renato Del Grosso e Pietro Ragni (entrambi al 4,75%) e il chief financial officer Massimo Fiocchi (1,23%).
Ricordiamo che nel 2019, Cube Labs aveva già firmato un accordo con Equita sim per raccogliere in Italia e all’estero risorse sul mercato dei capitali attraverso un’operazione di ipo o mediante il ricorso al club deal con investitori privati per accrescere il proprio impegno e diventare leader di mercato in Italia per lo sviluppo e la crescita della ricerca nelle bio scienze con il completamento di 20 spin-off universitari entro la fine del 2020 e 30 spin-off entro la fine del 2023 (si veda altro articolo di BeBeez).
Alla fine il primo passo era stato un club deal e infatti nell’aprile 2020, in pieno lockdown, la società aveva annunciato un round di raccolta di 400 mila euro sottoscritto dal veicolo Cube Labs Ambassadors, in cui hanno investito professionisti e business angels, sempre con la regia di Equita, e aveva annunciato che il passo successivo sarebbe stato un ulteriore round di pre-ipo (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Surace ha commentato: “Siamo estremamente soddisfatti di poter aprire il nostro capitale tramite la quotazione in Borsa. Il nostro modello di business del venture builder, innovativo, e anche pionieristico in Italia, è predestinato ad accogliere sempre più investitori. Si tratta di un importante traguardo per il mondo della ricerca scientifica italiana verso il mercato dei capitali e la raccolta ci permette di portare avanti lo sviluppo nelle tecnologie sanitarie premiando, inoltre, il lavoro del team svolto fino ad adesso”.
La società è stata fondata nel 2014 dal Gruppo Surace, un gruppo controllato dall’omonima famiglia e attivo nei servizi dell’healthcare, che vanno dai Centri di Medicina e Fisioterapia CMFS, specializzati in medicina riabilitativa; al Centro Servizi Medici CSM, che fornisce un qualificato servizio di assistenza sanitaria domiciliare; a Innova Onlus, che promuove e sostiene la ricerca medica, in particolare nell’ambito della ricerca traslazionale in bio e nanomedicina; sino appunto a Cube-Labs
Il mestiere di Cube Lab è piuttosto unico, dato che la società va a caccia di progetti promettenti nel settore delle life sciences, per trasformarli in attività industriali. In sostanza, seleziona progetti di ricerca applicata e contribuisce al loro sviluppo costituendo delle società partecipate con le quali persegue finalità industriali.
In particolare Cube-Labs opera come acceleratore di spin-off accademici nei settori biotech e medtech e dal 2017 lo fa in partnership con il consorzio Inbb (Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi), con cui ha rinnovato a fine 2022 l’accordo di partnership sino al 2025 e che riunisce oltre 700 ricercatori di 24 atenei universitari italiani. Inbb partecipa al 5% agli spin-off universitari sviluppati da Cube Labs.
Inoltre nel 2020 Cube Labs ha concluso un accordo di coinvestimento con Cdp Venture Capital sgr, che quindi è presente oggi in alcune controllate (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Sempre dal Documento di ammissione emerge che Cube Labs ha chiuso il primo semestre 2022 con 629,3 mila euro di ricavi, un ebitda di 74,9 mila euro, un debito finanziario netto di 2,45 milioni e un patrimonio netto di 52,5 milioni. Il bilancio 2021 si era invece chiuso con 1,1 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 432 mila euro e un indebitamento finanziario netto di 1,77 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).