Il Gran Sasso Science Institute (GSSI) ha assegnato a Officina Stellare spa, società con sede a Sarcedo (Vicenza), quotata su Euronext Growth Milan, leader nella progettazione e produzione di strumentazione opto-meccanica di eccellenza nei settori dell’aerospazio, della ricerca e della difesa, la fornitura del sistema ottico Terzina per il satellite della missione spaziale NUSES (Neutrinos and Seismic Electromagnetic Signals) promossa e guidata dal GSSI in collaborazione con Thales Alenia Space (joint venture tra Thales 67% e Leonardo 33%), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l’Università di Ginevra. La missione NUSES mira a sviluppare e validare nuove tecnologie per l’osservazione di particelle elementari dallo spazio, portando a bordo del satellite NUSES due strumenti scientifici: appunto Terzina, e Ziré (si veda qui il comunicato stampa).
Terzina consentirà la rivelazione di emissioni Cherenkov prodotte da raggi cosmici ad alta energia con l’atmosfera terrestre mentre Ziré consentirà di misurare i flussi cosmici di elettroni, protoni e nuclei atomici confinati nella fascia di Van Allen. Nel dettaglio, la commessa di GSSi a Officina Stellare, che avrà una durata di 24 mesi e un valore complessivo di 1,95 milioni di euro, prevede la progettazione, l’ingegnerizzazione e la realizzazione dell’infrastruttura meccanica e ottica di Terzina.
Si tratta di una missione di studio senza precedenti che, grazie a soluzioni tecniche di avanguardia, oltre a trasferire in orbita metodologie di indagine che prima erano possibili solo a Terra, aprirà la strada a successivi programmi su scala più ampia. Una volta consegnato, il payload di Officina Stellare verrà integrato da Thales Alenia Space Italy (TAS-I) nella piattaforma satellitare Nimbus.
“È un conseguimento che ci rende particolarmente soddisfatti”, ha detto Gino Bucciol, vice presidente sviluppo business e co-fondatore di Officina Stellare. “Dopo i numerosi contratti siglati nelle ultime settimane relativi ad applicazioni legate in particolare all’Osservazione della Terra in alta risoluzione, con l’innovativo strumento Terzina per la missione NUSES, Officina Stellare conferma le proprie capacità e la propria anima di innovazione tecnologica anche come supplier di payload spaziali per scopi scientifici e sperimentali”.
Officina Stellare è partecipata al 4,7% dallo scorso settembre 2022 da Satellogic, società leader dell’osservazione della Terra dallo spazio, quotata al Nasdaq da inizio 2022, a seguito della business combination con la SPAC CF Acquisition Corp, sponsorizzata da Cantor Fitzgerald (si veda qui il comunicato stampa di allora). In occasione della business combination Satellogic aveva incassato un totale di 265 milioni di dollari, che includevano un contratto PIPE da 100 milioni di dollari sottoscritto dalla stessa Cantor Fitzgerald e dal colosso giapponese Softbank e un private placement nelle azioni della SPAC da 150 milioni di dollari sottoscritto da Liberty Strategic Capital, una società di private equity fondata e guidata Steven T. Mnuchin, ex Segretario del Tesoro degli Stati Uniti tra il 2017 e il 2021 durante l’amministrazione di Donald Trump (si veda qui il comunicato stampa di allora). Nel dettaglio, la controllata Satellogic Solutions ha acquisito il suo 4,7% di Officina Stellare da Astro Alliance, MIRAK Enterprise e Gino Buccioli a fronte di un corrispettivo complessivo pari a 3,77 milioni di euro, corrispondente a 13,28 euro per azione, nel quadro di un accordo di investimento comunicato il 6 maggio 2022, che comprendeva anche l’emissione di warrant in favore di Satellogic Solutions (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Per Officina Stellare la commessa del GSSI è solo l’ultima di una serie chiusa quest’anno. A inizio mese, infatti, ha siglato con Leonardo due contratti di fornitura del valore di circa 3,8 milioni per la realizzazione di due strumenti ottici ad alta risoluzione destinati alle missioni PLATiNO3 e 4 dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) (si veda qui il comunicato stampa). E ancora, a fine febbraio ha siglato contratto con Argotec del valore di circa 3.3 milioni per la fornitura di una serie di telescopi spaziali destinati alla realizzazione di IRIDE, la costellazione satellitare italiana per l’Osservazione della Terra (si veda qui il comunicato stampa). A gennaio ha ottenuto invece una agevolazione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per lo sviluppo del progetto Mad Tech (si veda qui il comunicato stampa). E Sempre a gennaio ha firmato un contratto con la statunitense Photo-Sonics, prima tranche di un programma pluriennale di fornitura da oltre 9 milioni (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo poi che la società aveva acquisito a dicembre 2020 il controllo di Dynamic Optics, startup innovativa e spinoff del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e dell’Istituto di Fotonica e Nanotecnologia di Padova (IFN) (si veda altro articolo di BeBeez). L’acquisizione di Dynamic Optics era avvenuta tramite l’acquisto di tutte le azioni del socio di minoranza Opto Engineering srl, corrispondenti al 35% delle quote a un prezzo di 150 mila euro. In aggiunta, la società, grazie a un aumento di capitale di ulteriori 150 mila euro, aveva ottenuto la maggioranza con il 55% delle quote della spin-off. L’operazione era stata chiusa senza alcun ricorso ad indebitamento.
Al 30 giugno 2022 il valore della produzione era pari a 6 milioni di euro, +24% rispetto alla semestrale precedente (4,8 milioni al 30 giugno 2021); l’ebitda era pari a 1,5 milioni, 24% del valore della produzione, -28% rispetto alla semestrale precedente (2 milioni, 42% del valore della produzione al 30 giugno 2021) (si veda qui il comunicato stampa).