La prima edizione dedicata al piano specchio forte legame di Milano con la musica
La prima edizione del Premio Internazionale Antonio Mormone si presenta come una novità per la vocazione internazionale, fortemente ancorato però alla città di Milano, raccogliendo l’eredità di chi si è dedicato alla scoperta di talenti in una prospettiva di apertura al nuovo con l’obiettivo di scoprire e promuovere un artista per il futuro che sia in grado di attrarre anche persone non appassionate di musica classica. La Fondazione La Società dei Concerti ha presentato a Palazzo Marino, alla presenza del Sindaco Giuseppe Sala, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno (compositore stimato) e del Sovrintendente del Teatro alla Scala Alexander Pereira la I edizione del Premio internazionale dedicato alla memoria di Antonio Mormone, con il Patrocinio di Regione Lombardia e Comune di Milano in collaborazione con il Teatro alla Scala e il Conservatorio di Milano riservato ai giovani talenti.
(Antonio Mormone con Uto Ughi)
Cosa ha guidato l’idea di questa iniziativa? “Continuare il lavoro di scouting di Antonio Mormone, ha raccontato Enrica Ciccarelli (in alto a sinistra), presidente della Fondazione La società dei Concerti – alimentando questo forte legame con la città anche se mio marito non era nativo di Milano e per questo ancora più intima era la scelta. L’idea è però di proseguire la sua opera in modo nuovo, scoprendo, valorizzando e promuovendo i talenti.”
La prima selezione avverrà attraverso un video che individui dieci candidati che manifestino una scintilla. Alla giuria internazionale itinerante che seguirà i candidati anche all’estero non interessa infatti qualcuno che suoni in modo medio tutto ma che abbia un guizzo. Per questo, ed è uno degli elementi di originalità del Premio, sarà chiesto il calendario dei concerti da ottobre 2019 ad aprile 2020, sapendo che un esperto sarà presente ad almeno due concerti in incognito, facendosi poi riconoscere alla fine della manifestazione. I tre candidati finalisti saranno impegnati in un’ulteriore prova che terminerà con due concerti. Ad ogni candidato finalista sarà affidato lo stesso brano di circa 8 minuti composto ad hoc da uno dei compositori italiani contemporanei più importanti, il leccese Ivan Fedele, che sarà consegnato un mese prima mentre una parte del programma sarà a scelta del candidato, probabilmente con un brano di Beethoven a scelta e altre indicazioni.
Il 2 e 3 luglio ci sarà la prima finale solistica al Conservatorio e il Finale sarà al Teatro alla Scala il 5 luglio. Da sottolineare che vari luoghi, anche della periferia di Milano saranno coinvolti, per ribadire il legame con la città del Premio in virtù della storia musicale della città. Al vincitore andranno 30.000 euro, un CD Universal, un contratto di agenzia e ingaggi prestigiosi; mentre agli altri finalisti 5.00 euro.
A cura di Giada Luni