Il coronavirus non ferma la casa d’aste genovese Wannenes: nel primo trimestre del 2020 ha fatturato 3,6 milioni di euro, in crescita del 66% rispetto allo stesso periodo del 2019 (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, l’asta delle collezioni di una gentildonna del Principato di Monaco, che si è svolta a Genova il 3-4 marzo 2020, ha venduto tutti i primi 67 lotti, dedicati interamente alle pietre dure, con un fatturato che ha sfiorato i 470 mila euro. Prezzo record a livello mondiale per la placca in avorio di Christoph Daniel Schenck raffigurante la Pietà aggiudicata a 350 mila euro, un risultato che ha più che raddoppiato il precedente top price dell’artista riferito a un’opera battuta a Stoccarda nel 2006 per 150 mila euro.
L’asta di dipinti antichi e del XIX secolo (Genova, 5 marzo 2020) ha registrato un altro prezzo record a livello mondiale per una tempera su tavola di Orazio di Jacopo, aggiudicata a 162.600 euro, seguita da una natura morta di Giovanni Battista Recco (aggiudicata a 112.600 euro) e da un’elegante tela raffigurante Apollo e Marsia alla maniera di Matthias Stomer, battuta a 62.600 euro.
Le altre due aste, dedicate a gioielli (3-11 febbraio 2020) e orologi (10 -18 marzo 2020), hanno confermato la crescita del segmento web only, che si è dimostrato indispensabile in questo momento di emergenza, registrando un fatturato complessivo di 160 mila euro. Top price di queste due vendite un cronografo da polso in oro Vacheron Costantin del 1965 circa, battuto a 13.500 euro (lotto 119).
La casa d’aste Wannenes è stata fondata nel 2001 a Genova. Nel 2003 ha aperto la nuova sede a Roma e nel 2008 a Milano. Dal 2009 a oggi ha condotto 23 aste a tema, per un valore superiore ai 25 milioni di euro.