Straordinario risultato per l’esclusiva asta di Pandolfini Dall’antico al Moderno: opere da una storica collezione milanese, conclusasi mercoledì 8 novembre nella sede meneghina della storica casa d’aste, in via Manzoni.
Con il 90% dei lotti aggiudicati, per un circa 3,3 milioni di euro che rappresentano il 210% delle stime pre-asta, l’evento ha visto brillare opere provenienti da diverse epoche e discipline artistiche.
Il record spetta, senza dubbio, al Busto della Santa Vergine di Antonio Canova, aggiudicato per oltre 1 milione di euro, seguito dallo splendido dipinto di Pietro Paolini Fanciulla musicante e un giovane con piatto di cacciagione che, dopo una serrata competizione tra la sala e la piattaforma Live, è stato battuto per più di 571mila euro, guadagnandosi una posizione sul podio dei migliori risultati raggiunti da Pandolfini per un dipinto antico.
Hanno superato le aspettative, nello stesso ambito, il sofisticato Ulisse e Circe di Giovanni Bottani, acquistato da un collezionista straniero per oltre 24mila euro, la rara Visitazione di Guidoccio Cozzarelli, battuta per più di 26mila euro, oltre che la deliziosa Madonna dell’umiltà di scuola veronese, che ha raggiunto i 40.320 euro. Ottimo risultato anche per l’intenso e commovente San Girolamo nello studio, opera estrema di Bartolomeo Manfredi aggiudicata per circa 50.400 euro.
Aggiudicazioni degne di nota anche per il dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea, di cui all’incanto sono andate circa venti opere. Guadagna un posto tra i top lot delle opere di piccole dimensioni la ridotta ma importante opera di Mario Sironi Composizione con manichino, venduta, dopo un’agguerrita gara tra partecipanti, per circa 132.300 euro, a cui si affianca, sempre dello stesso artista, Paesaggio urbano, battuta a circa 90.720 euro.
Risultati importanti, poi, per l’opera di Renato Guttuso Due amiche/Nudi distesi, aggiudicata a 69.300 euro, e Chiesa di Filippo De Pisis, che ha raggiunto 25.200 euro. Anche le opere su carta hanno riscosso notevole successo, in particolare gli Studi per costumi teatrali di Pavel Tchelitchew, venduti rispettivamente a 15.120, 25.200 e 27.720 euro.
Bene anche per le opere del dipartimento Dipinti del Secolo XIX. Ottime aggiudicazioni, in particolare, per i disegni, tra cui spiccano l’affascinante La valle dell’ombra della morte di John Martin venduto per 30.240 euro, e la rara opera del maestro francese Jacques-Louis David raffigurante La partenza di Ettore aggiudicata per 26.460 euro. Triplica la sua stima, inoltre, Veduta di Varese dell’artista inglese Edward Lear battuto a 15.120 euro.
Si distinguono, infine, anche i dipinti come Cavalli d’Artiglieria di Giovanni Fattori e il Caldarrostaio di Antonio Mancini, venduti rispettivamente a 31.500 e 23.940 euro, oltre che la raffinata opera dell’artista Christen Kobke Interno con Ritratto di Sophie Krohn battuta per 35.280 euro.
«Sono particolarmente soddisfatto – dichiara Pietro De Bernardi, amministratore unico della casa d’aste – non solo dei risultati ottenuti, ma anche per l’entusiasmante partecipazione da parte dei collezionisti e addetti ai lavori. Sin dai primi giorni di esposizione, abbiamo capito che l’interesse era molto alto, ma i risultati sono andati oltre le nostre aspettative e dimostrano la piena salute del mercato dell’arte italiano ed internazionale. Come sempre, sono state premiate l’ottima qualità e l’eccellente stato conservativo delle opere.”