Jasper Johns crebbe ad Allendale, in Carolina del Sud, e riguardo a questo periodo della sua vita ebbe a dire: “nel luogo dove sono cresciuto non c’erano artisti e non c’era arte, quindi non sapevo veramente cosa significasse. Pensavo che significasse che sarei stato in una situazione differente rispetto a quella in cui stavo“. (A sinistra la sua opera Jasper Johns, Between the Clock and the Bed, 1981.) Johns studiò all’ University of South Carolina dal 1947 al 1948, per un totale di tre semestri. Si spostò poi a New York e studiò per un breve periodo nel 1949 alla Scuola di Design “Parsons“. Verso la metà degli anni cinquanta Jasper Johns si impose sulla scena artistica americana instaurando un nuovo rapporto tra immagine reale e immagine dipinta. La sua attenzione era rivolta alla realtà del quotidiano, del comune e del banale; in Tre bandiere, tripla rappresentazione della bandiera degli Stati Uniti
d’America realizzata nel 1958 con la tecnica dell’encausto, (qui a sn) attuò infatti una rappresentazione piatta e tautologica del soggetto, al limite del figurativo. (L’encausto (o incausto) è un’antica tecnica pittorica applicata su muro, marmo, legno, terracotta, avorio e a volte anche sulla tela. I pigmenti vengono mescolati a cera punica (che ha funzione di legante), mantenuti liquidi dentro un braciere e stesi sul supporto con un pennello o una spatola e poi fissati a caldo con arnesi di metallo chiamati cauteri o cestri: è questo il procedimento che differenzia l’encausto dalla pittura a cera). Come già detto, fu uno dei principali esponenti del New Dada, la corrente artistica americana molto vicina al Nuovo realismo francese, per la quale gli oggetti di uso comune vengono inseriti in un’opera d’arte, così come già si era visto nell’arte Dada di Marcel Duchamp. Il rifiuto dell’espressionismo astratto lo portò a privilegiare gli aspetti formali e costitutivi dell’immagine e a ridurre al minimo la componente gestuale del proprio intervento. Il problema della rappresentazione del reale trovò in Johns una possibile soluzione attraverso l’inserimento dell’oggetto stesso (il ready-made) all’interno del dipinto. L’artista spiega che nelle sue opere si trovano quegli oggetti “[…] che si guardano, ma che non si vedono”. Un discorso simile agli “impacchettamenti” dei monumenti di Christo e Jeanne-Claude. È stato eletto Accademico d’Onore dell’ Accademia delle arti del disegno di Firenze. A lui è stato dedicato il documentario – Jasper Johns: Ideas in Paint di Rick Tejada-Flores (1989). Vedi wikipedia. https://it.wikipedia.org/wiki/Jasper_Johns.
Ora, c’è la possibilità di ammirare più di 150 lavori di uno degli artisti più influenti del ventesimo e del ventunesimo secolo alla mostra quasi imperdibile in corso alla Royal Academy of Arts a Londra: “Jasper Johns: Something Resembling Truth.” La mostra trae il suo titolo da uno statement di Johns del 2006: “Si spera che nel lavoro emerga qualcosa di simile alla verità, un certo senso della vita, persino della grazia. ” La retrospettiva di cui parliamo mette insieme pezzi di collezioni pubbliche e private che includono iconiche immagini di bandiere numeri, mappe e lampadine. Vedi visitLondon.