Galleria Rubin inaugura il prossimo 15 novembre una mostra personale dell’artista Massimo Giannoni, dal titolo “La Via dell’orto”. La mostra è curata dal prof. Paolo Biscottini e successivamente verrà stampato un catalogo. Protagonisti dell’esposizione saranno i lavori più recenti di Giannoni, opere che raffigurano interni di edifici storici, tra i quali la Biblioteca Teresiana di Mantova.
Questi dipinti vanno a ricollegarsi ad un tema da sempre caro a Giannoni, quello dello scorrere del tempo e della decadenza. Gli scaffali ricolmi di libri nelle biblioteche sono contrapposti alle sedie sempre vuote, stando a simboleggiare il rapporto che noi abbiamo con il tempo e con il destino: mentre gli oggetti raccolti permangono, la condizione umana è per sua natura transitoria. Gli oggetti minuziosamente ordinati, catalogati e classificati sono in antitesi con l’esperienza umana della morte e del decadimento, caratterizzata dal caos e dal disordine.
Grazie alla pittura, tuttavia, è possibile rivivere ciò che sembra destinato ad estinguersi con noi. La qualità tattile delle superfici dei dipinti di Giannoni permette infatti di poter annullare la lontananza con la realtà rappresentata grazie a grumi di pasta pittorica che si addensano in determinati punti, aumentando così la consistenza materica delle opere.
Oltre a questi inediti soggetti, la mostra sarà composta da dipinti di dimensioni più modeste, appartenenti ad una delle serie più note di Giannoni, cioè quella delle librerie. Spesso accostate alle raffigurazioni delle Borse come contrasto tra un luogo tradizionale in cui il tempo non scorre ma si deposita insieme al sapere, e una dimensione entropica, caratterizzata da un consumo quasi spasmodico delle informazioni. Non è un caso che Giannnoni spesso abbia scelto di ritrarre librerie antiche, chiuse o in procinto di esserlo: questi luoghi sono infatti destinati ad estinguersi.
L’artista nasce a Empoli nel 1954 e studia presso l’Istituto d’Arte Porta Romana e l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Vince nel 1979 il premio Lubiam (Mantova), assegnato al migliore studente delle Accademie di Belle arti d’Italia.
Tra il 1991 e il 1992 si trova in Australia, dove viene selezionato per l’Archibald Prize of Portrait, Sydney, e ottiene l’Anset Prize, Brisbane. Si ristabilisce successivamente in Italia, dove inizia la serie delle librerie e delle Borse a metà degli anni ’90.
Nel 2005 partecipa alla XIV Quadriennale di Roma con Fuori tema/Italian feeling, mentre nel 2011 è uno tra i 10 Artisti Selezionati dalla fondazione Roma per la 54° Esposizione Internazionale d’arte biennale di Venezia, Padiglione Italia. Tra le altre esibizioni importanti figurano le mostre personali Four Triptychs al Palazzo delle Esposizioni a Roma nel 2012, e Durata dell’immagine presso Palazzo Giureconsulti a Milano nel 2013.
Massimo Giannoni vive e lavora a Firenze.
(Libreria 2016)