MIA Photo FAIR 2018 si è conclusa lo scorso 12 marzo con un grande successo di pubblico, l’organizzazione ha dichiarato la presenza di 25.000 visitatori, ed un significativo successo nelle vendite confermato da oltre l’80% delle gallerie presenti.
L’apprezzamento da parte dei collezionisti che hanno trovato 90 stand di gallerie presenti, di cui 37 dall’estero, ovvero il doppio della passata edizione, è stato particolarmente elevato grazie ad una variegata ed articolata proposta comprendente quanto di meglio la fotografia contemporanea e del passato può offrire.
Grande interesse ha suscitato il ricco programma di incontri e conversazioni che quotidianamente sono state messe in programma. Ricordiamo la conferenza FOCUS LEGAL & TAX, in cui i maggiori esperti di tematiche legali e fiscali come gli studi Negri-Clementi e Tremonti Romagnoli Piccardi e Associati, hanno discusso su un importante argomento quale la gestione di una collezione d’arte, del diritto d’autore e della successione, gli incontri di Collezione per due, in cui la giornalista Sabrina Donadel ha intervistato coppie di collezionisti uniti, oltre che dal reciproco amore, anche da quello per la fotografia, la lecture di Pino Musi e Antonello Scotti che ha proposto l’analisi di alcuni libri fotografici d’artista, dove testo e immagini interagiscono creando relazioni inattese.
La manifestazione è stata l’occasione per incontrare nuovi artisti e proposte innovative per contenuti e tecnica impiegata.
In questa breve nota, certamente non esaustiva, intendiamo richiamare solo alcune delle opere e degli autori, quanto ha più colpito chi scrive.
La Galleria Contrasto di MIlano esponeva alcune immagini, molto note, di Mario Giacomelli (1925-2000) dei primissimi anni ’60 della nota serie dei preti che giocano su sfondo bianco, collezione dal titolo Io non ho mani che mi accarezzano il volto, nel formato 30 x 40 cm, con un prezzo di 12.500,00 euro ciascuna. La stessa galleria proponeva anche di Irene Kung, 1958, un’opera di grande formato (100 x 100 cm) dal titolo Galleria Vittorio Emanuele, 2010 che certamente colpiva il visitatore per il rigore formale, la prospettiva e la completezza della gamma dei grigi, offerta a 6.000,00 euro.
Del fotografo friulano Stefano Tubaro lo Spazio Made4Art di Milano ha proposto una serie di immagini tratte da Contrazioni, una ricerca iniziata alla fine degli anni ’80, in tecnica analogica, e proseguita, dopo una lunga pausa, in tempi recenti che propone edifici dismessi vestiti con i colori dell’illuminazione artificiale, sapientemente studiata per dare nuova vita a pareti e stanze dirute. Opere che hanno colpito il visitatore per il forte impatto emotivo e la composizione non convenzionale.
La galleria Raffaella de Chirico Arte Contemporanea di Torino ha proposto alcune opere di Silvia Camporesi, 1973, della nuova serie Mirabilia con la quale l’autrice intende mappare luoghi del nostro paese poco noti che stupiscono per la presentazione quasi surreale, ricordiamo tra queste, l’installazione di orologi del Museo Guatelli e la Rocchetta Mattei con la caratteristica architettura zebrata, entrambe proposte a 5.800,00 euro nel formato 80 x 120 cm.
La galleria Photo and Contemporary di Torino ha proposto di Giovanni Gastel (1955) due opere della serie Omaggio a Hopper, che hanno colpito il pubblico per il rigore formale e l’uso del colore ma anche per il salto in una diversa direzione stilistica di questo affermato autore contemporaneo certamente noto per l’attività nel settore della moda e del ritratto.
La galleria tedesca Joerge Maas Kunsthandel ha proposto una variegata collezione di opere di artisti statunitensi del ‘900 con prezzi fino a oltre 30.000,00 euro per opere di dimensioni medie a conferma che anche le opere fotografiche possono offrire significative rivalutazioni. Tra quelle viste ci piace citare di Helmut Newton (1920-2004) l’opera Le ricche fanciulle di Bordighera del 1982, offerta a 12.000,00 euro, di Robert Adams, artista vivente, uno scatto del 1972, stampato nel 1990 dal titolo Dolls House Village East Side of Longmont, Colorado, firmato e datato dall’autore offerto a 32.000 euro, di Andreas Feiniger, scomparso nel 1999, una stampa del 1940, firmata e datata dall’artista, dal titolo New York form the Hudson River proposta a 15.000,00 euro. La stessa galleria esponeva anche autori europei dello stesso periodo, tra questi ricordiamo Bill Brandt, 1904-1983, del quale era esposta l’opera Off Guard con un prezzo di 16.000,00 euro, Robert Frank, artista vivente, del quale era esposta un’immagine dal titolo Urinal; Piazza Eremitani, Padua del 1949 proposta a 26.000,00 euro. (a cura di Paolo Bongianino)