Si potrebbe definire un periodo di particolare attenzione da parte dell’Italia a SEBASTIÃO SALGADO. Dopo che Bebeez aveva accennato alla mostra in corso al Pam di Napoli (vedi) torniamo oggi sulla superstar della fotografia.
Lo scorso 20 ottobre è stata inaugurata, presso lo Spazio Forma a Milano, la mostra delle immagini sullo spegnimento dei pozzi del Kuwait realizzate 25 anni or sono dal fotografo SEBASTIÃO SALGADO. L’inaugurazione della mostra ha avuto luogo alla presenza dell’autore che ha proposto all’attenzione del pubblico, per la prima volta, 34 immagini in grande formato delle operazioni di spegnimento. Immagini in bianco e nero di forte impatto emotivo proposte per la prima volta al pubblico.
Le immagini sono state realizzate nel 1991 quando le milizie irachene invasero il Kuwait ed incendiarono oltre 600 pozzi petroliferi con il fine di ostacolare e rendere difficile il compito dell’esercito della coalizione intervenuta per ripristinare la legalità nel piccolo regno del Kuwait invaso. Salgado intuì la portata e la gravità di quanto accadeva e fu tra i primi reporter a raggiungere i campi petroliferi in fiamme.
Le operazioni di spegnimenti iniziarono subito dopo il cessate il fuoco. Le immagini di Salgado documentano da un lato il disastro ecologico ed ambientale che era in atto e dall’altro l’impegno e la profusione di sforzi messi in campo per arginare i danni e spegnere gli enormi roghi che oscuravano il cielo di giorno illuminando di notte la vastità vuota del deserto.
Le immagini proposte in occasione di questa esposizione sono il frutto di una profonda analisi del materiale disponibile che ha permesso all’Autore di esporre, accanto ad immagini note, alcuni scatti presentati in prima assoluta. Sono immagini in bianco e nero che colpiscono per gli scenari apocalittici proposti: cieli oscurati dai fumi, volti illuminati dai bagliori delle fiamme e segnati dalla stanchezza e dalla durezza dell’ambiente, sabbie trasformate dalle neri fuliggini ricadute a terra o dal residuo vischioso del petrolio fuoriuscito dai pozzi e consumato dalle fiamme.
La mostra oltre ad essere un importante momento di documentazione di fatti ed avvenimenti ormai storia costituisce un profondo monito alle generazioni future sulla storia del passato e le conseguenze di errate scelte umane. Salgado ricorda che “era come affrontare la fine del mondo, un mondo intriso di nero e di morte”.
La mostra è inserita tra le manifestazioni collaterali del Photo Vogue Festival 2017.
(In collaborazione con Paolo Bongianino)
SEBASTIÃO SALGADO KUWAIT. UN DESERTO IN FIAMME
Spazio FORMA | Via Meravigli 5 |Milano
Mostra aperta fino al 28 gennaio 2018
(Tanti auguri di Buon Anno a tutti i nostri pazienti lettori)