Classica contemporanea la musica di Wim Mertens, nell’ultimo album al centro è lo sguardo dell’Occidente, rigoroso, esatto e freddo, bianco e debole allo stesso tempo. L’ultimo lavoro, quarant’anni di carriera, conferma la raffinatezza di Wim Mertens, musicista e intellettuale, che nella sua musica, lieve quanto complessa, presenta momenti di pacata quotidianità, romantica, intima, con un’impronta contemporanea nell’incedere molto nitida. Pianista e compositore fiammingo delle Ardenne, classe 1953, Mertens si è imposto come ricercatore di musiche non convenzionali, come un artista paradigmatico nel frastagliato universo dell’avanguardia europea. Nell’album ci sono citazioni come la musica di Philip Glass, che è forse il rimando più forte, con una rielaborazione personale e un percorso complesso dal punto di vista linguistico. Un ascolto non semplice, costretto a rimanere vigile, seguendo i cambi di rotta imprevisti, suggeriti Un intenso lavoro sempre in equilibrio fra teoria e pratica: la lunga serie di prodotti discografici, dagli album per pianoforte e voce a quelli realizzati con originali piccole orchestre, a quelli dedicati a uno strumento solo – tutti lavori che non nascondono mai il principio di dare al disco il giusto ruolo di oggetto d’arte – le colonne sonore per il cinema e il teatro, la feconda attività concertistica svolta sui palcoscenici di tutto il mondo. Le storie raccontate non con le parole, ma con l’intima delicatezza del suo personale linguaggio vocale con orchestrazioni inconsuete. Dieci tracce alcune molto lunghe che ci portano a spasso tra suggestioni e riferimenti molto vari come la musica pittorica dell’impressionismo di Prédire n’est pas expliquer che ricorda la scuola nazionale francese di Debussy e Satie; accanto alle dissonanze di certa musica contemporanea.
Wim Mertens ha iniziato a creare musica nel 1980 dopo aver lavorato come musicologo e produttore radio. È proprio nel 1980 che il musicista belga pubblica il suo primo album, For Amusement Only, una composizione elettronica realizzata utilizzando esclusivamente il suono dei flipper. Seguono At Home-Not at Home (1981), Vergessen (1982), Struggle for Pleasure (1983) e l’album Maximizing the Audience nel 1984. Attualmente il musicista vanta oltre settanta pubblicazioni presentate ed eseguite regolarmente in Europa, America, Giappone, Tailandia e Russia. Wim Mertens continua ad esibirsi in concerti per solo piano e voce, in live che lo vedono coinvolto insieme ad ensemble di due, tre o cinque elementi, e con orchestre sinfoniche in Belgio, Germania, Italia, Messico, Spagna e Portogallo.
The Gaze of the West
Etichetta: Usura Music
Paese: Spain
Concesso in licenza a: Warner Music Spain S.L.
Uscita: 2020
Genere: Classical
Stile: Contemporary
Elenco tracce
1 | In Lieu Of | 2:18 |
2 | Helm | 7:30 |
3 | Compactified | 3:27 |
4 | Sketch Of Proof | 6:19 |
5 | Victims Over Victors | 5:09 |
6 | Prédire N’est Pas Expliquer | 6:46 |
7 | Scattering Time | 6:00 |
8 | Force De Laisse | 5:37 |
9 | European Grasses | 9:13 |
10 | Charged Impurities | 5:10 |
A cura di Ilaria Guidantoni