Fino al 27 marzo al Teatro Studio Mariangela Melato Lisa Ferlazzo Natoli de’ lacasadargilla e Claudio Longhi presentano Uno spettacolo per chi vive in tempi di estinzione, teatro giornalismo, anzi teatro documento; poco spettacolo e molto documento, quasi una lezione. Il testo è di Miranda Rose Hall, il concept di produzione e la regia originale Katie Mitchell, la drammaturgia originale di Ntando Cele, il concept per l’Italia de’ lacasadargilla; traduzione e drammaturgia italiana di Margherita Mauro; con le scene, l’allestimento e il suono di Alessandro Ferroni; luci di Luigi Biondi; immagini di Maddalena Parise; composizioni per il coro di Gian Luca Ruggeri/Ars Ludi; la cura del movimento di Marco D’Agostin, con Esther Elisha e con i coristi di Voci di Mezzo, Coro Hispano Americano, Coro di Micene coordinati da Livia Brambilla. L’aiuto alla regia è di Alice Palazzi, assistente alla regia Caterina Dazzi; gli impianti ciclo-elettrici di Pedal Power Milano e Chiara Mazzatorta per la produzione del Piccolo Teatro di Milano -Teatro d’Europa.
Lo spettacolo è il primo capitolo del Progetto “Sustainable theatre?” concept di Katie Mitchell, Jérôme Bel, Théâtre Vidy-Lausanne, in collaborazione con il Centro di competenza in sostenibilità dell’Università di Losanna.
Viaggia sotto forma di script ed è ricreato in ogni teatro partner da un’équipe locale.
E’ una produzione Théâtre Vidy-Lausanne, R.B. Jérôme Bel, Rete dei Teatri in Transizione: Dramaten Stockholm, MC2: Maison de la culture de Grenoble, National Theater & Concert Hall, Taipei, NTGent, Piccolo Teatro di Milano -Teatro d’Europa, Teatro Nacional D. Maria II, Théâtre de Liège, Lithuanian National Drama Theatre, National Theatre of Croatia Zagreb, Slovene National Theatre Maribor, Trafo
Baltimore Center Stage (Stephanie Ybarra, direttrice artistica/Michael Ross, direttore esecutivo).
La pièce è stata commissionata e sviluppata da LubDub Theatre Company, Caitlin Nasema Cassidy e Geoff Kanick, co-direttori artistici, Robert Duffley, Dramaturg.
È stata sviluppata, in parte, con l’aiuto dell’Orchard Project (www.orchardproject.com), Ari Edelson, direttore artistico.
Una lezione più che un ‘pezzo’ di teatro, forse un po’ troppo didascalica, che in certi momenti perde il ritmo, diventa didascalica. Peccato per l’occasione mancata perché il ruolo del coro e la dialettica tra morte ed estinzione sono due elementi interessanti, da rivalutare in un’interpretazione meno didattico-didascalica.
a cura di Ilaria Guidantoni