Gli ultimi dieci giorni hanno visto arrivare sui tavoli degli investitori una vera e propria valanga di minibond emessi da pmi italiane. In molti casi si è trattato di aziende del settore alimentare. Circa metà delle emissioni sono state sottoscritte in private placement da uno o due investitori istituzionali e alcune sono state quotate su ExtraMot Pro3. Basta fare un giro nella nostra sezione Private Debt per rendersi conto di quanti articoli abbiamo scritto in queste ultime settimane. Oggi ne trovate quattro, altri quattro ne abbiamo scritti venerdì 20 dicembre, mentre altri quattro li abbiamo scritti tra lunedì e giovedì della scorsa settimana. Senza contare che sempre in questi giorni si sono viste anche due operazioni di direct lending da parte di fondi specializzati. E ancora non abbiamo guardato a quello che nel frattempo è accaduto sulle piattaforme fintech di lending e invoice financing, ma anche lì sappiamo che l’attività ferve.
Il tutto a sottolineare quello che ormai tutti sappiamo e cioé che i mercati finanziari tradizionali offrono rendimenti così risicati da convincere sempre più investitori a spostarsi su investimenti alternativi, meno liquidi ma ben più redditizi. Cedole da 4-5%, ma anche oltre, pagate da pmi italiane anche per scadenze a un anno sono estremamente attraenti in un mondo in cui il Btp a 2 anni registra rendimenti negativi, tanto più che rischio di credito delle pmi emittenti è in media relativamente contenuto. Gli abbonati a BeBeez News Premium potranno consultare a breve il report preliminare di BeBeez sulle operazioni di private debt del 2019 (scopri qui come abbonarti a soli 20 euro al mese) mentre gli abbonati a BeBeez Private Data possono già ora farsi un’idea, considerando che il database è aggiornato con un lag temporale di circa una settimana.
Considerando anche le emissioni degli ultimi dieci giorni, si contano a oggi 149 emissioni da inizio anno per un controvalore complessivo di circa 4,9 miliardi di euro. Di questo totale 14 emissioni sono state superiori ai 100 milioni, per un totale di poco meno di 4,2 miliardi di euro, un numero importante, ma molto meno di quanto non si sia visto nel 2018, quando con 17 emissioni si erano raccolti 7,9 miliardi di euro. Nel 2018, poi, c’erano poi state tre emissioni di medie dimensioni tra 50 e 100 milioni per un totale di 196 milioni, mentre nel 2019 non ci sono state emissioni di dimensioni medie. Quanto alle emissioni dai 50 milioni in giù, quelle che si possono definire “veri minibond”, queste sono state quest’anno 135 quindi ben di più delle 105 emissioni contate nel 2018, che avevano portato alle pmi oltre 645 milioni di euro. Nel 2019 quei 135 minibond hanno raccolto 715 milioni di euro.