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Autore: Giuseppe Vegas
Casa editrice: EDUCatt Università Cattolica
Anno di pubblicazione: 2021
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Il messaggio trasmesso nell'ultima fatica di Giuseppe Vegas, ex presidente di Consob e ora docente alla Cattolica, è riassunto nelle parole finali del libro: "L'eterno dilemma tra sviluppo e tutela non cesserà di restare al centro delle scelte pubbliche anche nei prossimi anni ".
E in effetti la storia dei mercati finanziari in questo travagliatissimo inizio di secolo è tutta qui. Prima il fallimento di un modello centrato tutto sul mantra di non porre ostacoli alla crescita economica, alla conquista del potere e forse soprattutto dei guadagni delle grandi imprese finanziarie, senza troppo curarsi dei rischi che la mancanza di controlli avrebbe presto prodotto a imprese e investitori. E poi la violenta reazione del popolo dei risparmiatori e, con esso, di poteri politici terrorizzati dalla paura di perdere consenso, che hanno imposto una radicale riscrittura delle regole, finalizzata a un obiettivo impossibile, quello di eliminare il rischio per i clienti. Obiettivo che, tuttavia, in qualche caso, soprattutto oltreatlantico, non è stato mantenuto nel tempo.
Il lavoro, partendo dalle ragioni della crisi finanziaria del primo decennio del secolo, per giungere sino agli effetti della pandemia, si pone l'obiettivo di offrire al lettore un canone interpretativo che si muove all'interno delle modifiche alla regolamentazione dei mercati finanziari e all'attitudine dei soggetti che la definiscono, la attuano e la controllano. Ne deriva un quadro in cui, senza troppo indulgere alla salvifica teoria del controllo incondizionato dei rischi, tema sul quale ci si sofferma con un'ampia disamina, si cerca di dare una risposta alle ragioni dell'esistenza in questi mercati di un sistema di regole assai più estese ed incisive rispetto agli altri mercati. A tale scopo il libro offre una esauriente trattazione degli specifici meccanismi di scrittura delle regole in questo particolare settore, partendo dai rapporti tra normativa dell'Unione Europea e quella nazionale, per soffermarsi poi sulle competenze e sul funzionamento delle Autorità di mercato a livello sovranazionale e interno.
Analisi che non può trascurare gli effetti, di incentivo alla crescita, o, al contrario, di spinta all'abbandono di quella realtà di mercato, sul sistema economico dei diversi tipi di scelte adottate. Tenendo anche conto dell'attrattività dei diversi sistemi-Paese e dei costi di compliance che la regolamentazione impone alle imprese, finanziarie e non, e soprattutto a quelle quotate in Borsa.
Senza trascurare infine le conseguenze della crisi causata dal Covid-19, sia dal lato della domanda sia da quello dell'offerta, che hanno provocato un potente, e in molti casi preoccupante, ritorno al modello dello Stato titolare del diritto-dovere di riappropriarsi e gestire sopiti modelli di intervento pubblico nell'economia.
In conclusione, la perdurante competizione tra interessi e obiettivi confliggenti non potrà non caratterizzare anche gli anni che ci stanno davanti e nei quali l'uscita dalla pandemia obbligherà pubblici poteri e operatori di mercato ad adottare soluzioni normative ed atteggiamenti di controllo più efficienti e di maggior tutela.