Anche la Samp, società di ingegneria meccanica del Gruppo Maccaferri, ha chiesto il concordato in bianco. Lo riferisce il Corriere di Bologna, secondo cui la decisione è stata comunicata il 28 novembre scorso alla Fiom, unico sindacato a cui i dipendenti del colosso di ingegneria ambientale, meccanica e dell’energia hanno dato rappresentanza.
Samp è una holding del Gruppo Industriale Maccaferri, composta da 4 aziende indipendenti di proprietà totale della holding Samp spa. Le 4 aziende hanno sede tutte a Bentivoglio (Bologna), contano in totale oltre 800 dipendenti e sono:
- Sampsistemi srl: la più antica azienda del Gruppo Samp, offre soluzioni innovative per la produzione del filo e cavi per la telecomunicazione così come per il basso, medio e alto voltaggio;
- Sampingranaggi srl: produce ingranaggi di alta qualità e trasmissioni complete per varie applicazioni industriali;
- Samputensili Machine Tools srl: fornitore di macchine per la rettifica, rasatura e smussatura di ingranaggi cilindrici, rotori e viti;
- Samputensili Cutting Tools srl: realizza una vasta gamma di utensili per la lavorazione di ingranaggi, quali: creatori, stozzatori, coltelli scudding, sbarbatori, smussatori e altri ancora.
Ricordiamo che Sampsistemi nell’aprile 2018 aveva comprato dal Gruppo Gauder le società francesi Setic e Pourtier, con ricavi complessivi per oltre 50 milioni di euro e con oltre 100 anni di storia, specializzate nella progettazione e realizzazione di macchine rotanti ad alta tecnologia per la produzione di fili e cavi industriali. L’acquisizione fu stata finanziata mediante l’emissione di un bond, che è stato interamente sottoscritto dal fondo di private debt di Muzinich & Co. Ltd. La dimensione del bond non era stata comunicata, ma secondo quanto risulta a BeBeez era di 25 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Samp era considerata une delle aziende più remunerative per il Gruppo Maccaferri, il cui piano di ristrutturazione prevedeva la concentrazione dell’attività del gruppo sui settori più redditizi, come Officine Maccaferri, Sigaro Toscano e Samp. Il Gruppo Maccaferri ha aperto a inizio giugno 2019 la procedura di concordato con riserva per Seci holding (la holding con cui la famiglia Maccaferri controlla il gruppo), Seci Energia, che è la sub-holding del comparto energetico ed Enerray. Successivamente hanno chiesto il concordato anche la società di costruzioni Sapaba, il produttore di zucchero Sadam e la società di factoring Felsinea Factor, per un totale di 400 dipendenti coinvolti sui 4.500 totali del Gruppo Maccaferri (si veda altro articolo di BeBeez).
La scorsa settimana è emerso che The Carlyle Group punterebbe ad acquistare il bond da 190 milioni di euro emesso da di Officine Maccaferri (si veda altro articolo di BeBeez). Officine Maccaferri è anche nel mirino di QuattroR sgr, che a fine ottobre ha inviato alla società una manifestazione di interesse (l’unica fin qui pervenuta) che riguarderebbe un intervento sia nella Officine Maccaferri, sia in Seci, la holding con cui la famiglia Maccaferri controlla il gruppo (si veda altro articolo di BeBeez). Tuttavia il Gruppo Maccaferri avrebbe preso tempo, sia perché si diceva già allora che al dossier erano interessati anche fondi di debito esteri, come appunto Carlyle, sia perché vorrebbe completare nel frattempo la cessione delle partecipate nel settore energia, con ricavi complessivi per 250 milioni di euro.
Il Gruppo Maccaferri ha chiuso il 2017 con un fatturato pari 1,039 miliardi di euro, 118 milioni di ebitda e un debito di 750 milioni di euro, contratto per la maggior parte con Banca Intesa Sanpaolo, Banca Imi, Unicredit e Banco Bpm e che include anche il bond di Officine Maccaferri e i minibond da 25 milioni di euro di Sampistemi spa (si veda altro articolo di BeBeez).