Eurovita spa, il gruppo assicurativo specializzato nel ramo vita, controllato dal private equity paneuropeo Cinven, non pagherà per ora la cedola del bond subordinato Tier 2 a scadenza 21 febbraio 2030. Lo ha comunicato lo scorso 10 febbraio la compagnia, “in seguito alla mancata approvazione da parte di IVASS del Piano di Risanamento, e alla successiva nomina del Dr. Alessandro Santoliquido come commissario per la gestione provvisoria” e “alla luce della posizione patrimoniale della Compagnia”. Per questo, recita la nota, il pagamento della cedola verrà posticipato (si veda qui il comunicato stampa).
Per rafforzare il bilancio nel febbraio 2020 la controllata Eurovita Assicurazioni aveva emesso ulteriori 50 milioni di euro di prestito obbligazionario subordinato, con tasso di interesse 6,75% e scadenza 21 febbraio 2030, classificato come Tier 2 (si veda qui la semestrale 2020 di Eurovita Assicurazioni spa). Quel prestito era stato emesso inizialmente per 65 milioni nel giugno 2019 (si veda qui il bilancio 2019 di Eurovita Assicurazioni spa). Nel dicembre 2015 Eurovita Assicurazioni aveva emesso un altro bond Tier 2 per 40 milioni di euro con cedola 6% e scadenza 22 dicembre 2025 (si veda altro articolo di BeBeez), che si era andato ad affiancare a un precedente bond subordinato da 5 milioni emesso sempre quell’anno e a scadenza 1 ottobre 2023. In totale, quindi, a oggi i prestiti obbligazionari subordinati di Eurovita in circolazione sono tre per un valore complessivo lordo di 160 milioni di euro
La notizia della cedola non pagata non stupisce, visto che pochi giorni fa l’IVASS ha deciso di sospendere temporaneamente i riscatti “dei contratti di assicurazione e di capitalizzazione” stipulati con la società. Una decisione che seguiva appunto quella di pochi giorni prima di commissariamento di tutto il management di Eurovita ed Eurovita Holding a soli pochi mesi dal suo insediamento, con la nomina di Alessandro Santoliquido come commissario straordinario (si veda altro articolo di BeBeez).
Le decisioni dell’Authority di vigilanza sono state prese dopo il nulla di fatto del pretendente JC Flowers (si veda altro articolo di BeBeez), che avrebbe potuto ricapitalizzare la compagnia come richiesto ormai da mesi dall’IVASS (si veda altro articolo di BeBeez). Nel bilancio consolidato 2021 di Eurovita Holding si legge infatti che “come previsto dalla Risk Appetite Framework Policy di gruppo, a seguito del solvency ratio rilevato al 31 dicembre 2021 inferiore alla soglia di tolleranza definita Soft Limit (150%), la compagnia ha avviato specifiche azioni manageriali finalizzate al rafforzamento dei livelli di solvibilità al fine di ristabilire la soglia di Soft Limit”.
Nei mesi scorsi si era parlato di una richiesta dell’IVASS nell’ordine dei 250 milioni di euro, dopo aver segnalato un problema di solvency ratio di Eurovita. Così la scorsa estate si era riaperta l’asta per la cessione della società, nella quale si era fatto avanti come accennato il fondo americano JC Flowers con un’offerta, si dice, da 300 milioni di euro, una cifra quindi superiore alle richieste dell’autorità e sufficiente in teoria a rimettere in carreggiata la società assicurativa (si veda altro articolo di BeBeez).
A fine novembre Eurovita Holding aveva quindi presentato all’IVASS un piano di risanamento per far fronte alla necessità di un rafforzamento dei ratios patrimoniali (si veda qui il comunicato stampa). Il piano, si leggeva nella nota, “comprende diverse alternative, tra cui un aumento di capitale e la riduzione nel tempo del profilo di rischio della compagnia”. Ma poi appunto le cose non sono andate nel verso voluto.
Sia il mandato del commissario sia il provvedimento di blocco dei riscatti.scadranno il prossimo 31 marzo. A quel punto, se non sarà stato trovato un compratore, è probabile che l’IVASS decida di porre la compagnia in amministrazione straordinaria e quindi sciogliere gli organi societari. Contestualmente l’IVASS potrebbe decidere di congelare ulteriormente i riscatti dei contratti.
Il gruppo assicurativo è stato costruito a partire dal 2016 da Cinven, con l’acquisizione e l’integrazione di Ergo Previdenza, Old Mutual Wealth Italy (ex Skandia) ed Eurovita Assicurazioni, a cui a fine 2019 si è aggiunta anche Pramerica Life (si veda altro articolo di BeBeez).