Dopo aver acquistato nei mesi scorsi il debito bancario di Snaidero, il fondo Idea Corporate Credit Recovery II, gestito da Dea Capital Alternative Funds sgr, punta alla maggioranza del noto gruppo produttore di cucine componibili.
Il fondo ha infatti depositato nei giorni scorsi presso il Tribunale di Udine l’accordo di ristrutturazione del debito sulla base dell’art 182 bis della Legge Fallimentare siglato con i creditori e con la famiglia Snaidero per l’acquisizione della maggioranza del capitale azionario della Snaidero Rino spa (scarica qui il comunicato stampa).
L’operazione, che sarà al vaglio del Tribunale nel corso delle prossime settimane, era attesa dallo scorso gennaio e cioé da quando la famiglia Snaidero aveva annunciato che a entrare nel capitale dell’omonimo gruppo produttore delle note cucine sarebbe stato il fondo Idea CCRII e non lo sviluppatore immobiliare cinese Country Garden di proprietà della famiglia Yang Guoqiang, che aveva anticipato un’offerta, poi mai arrivata (si veda altro articolo di BeBeez).
Fondata da Rino Snaidero nel 1946 e presieduta oggi dal figlio Edi, Snaidero è attualmente il primo gruppo italiano, per dimensioni, attivo sul panorama internazionale. La strategia di crescita si è sviluppata attorno ai marchi Snaidero in Italia, Arthur Bonnet e Comera in Francia, Rational in Germania e Regina in Austria, un portafoglio di brand orientati all’innovazione, al design e alla valorizzazione dell’identità di prodotto. Il gruppo ha chiuso il 2016 con 126,6 milioni di euro di ricavi e un ebitda tornato positivo per 2,5 milioni, ma con un debito attorno ai 25 milioni
“L’operazione, al vaglio del Tribunale, prevede l’immissione di 13 milioni di euro per il consolidamento del mercato italiano e il rafforzamento sui mercati esteri, una struttura finanziaria più snella e patrimonialmente più solida, grazie alla conversione in capitale di parte dell’indebitamento esistente. A guidare il rilancio del Gruppo Snaidero, in linea con le strategie del fondo e di comune accordo con la famiglia Snaidero, sarà un manager indipendente, Massimo Manelli (ex Shlumberger, Versace, Kraft, Motorola, Artemide, Roncadin e GM American Enterprise Food, ex dg di Confindustria Monza e Brianza ed ex vice dg di Assolombarda, presidente di Targetti Sankey, ndr), mentre la rappresentanza dell’azionista Snaidero sarà assicurata da Edi Snaidero che rivestirà la carica di presidente”, ha detto Vincenzo Manganelli, managing director di Idea CCRII.
Il fondo nei mesi scorsi ha siglato con le banche creditrici di Snaidero (tra cui UniCredit, Mediocredito, Mps, Banco Bpm e Bnl BnpParibas) un accordo per acquisire il debito della società per un corrispettivo attorno al 65% del valore nominale. Il tutto nell’ambito di un accordo con un gruppo di banche che hanno poi ceduto al nuovo fondo Idea CCRII (si veda altro articolo di BeBeez) i crediti non solo verso Snaidero, ma anche verso altre aziende, così come era accaduto in occasione del lancio del primo fondo (si veda altro articolo di BeBeez). Il fondo non ha comunicato esattamente quanto capitale controllerà al termine dell’operazione, ma si parla del 51%.