Le catene di negozi di scarpe Pittarosso e Scarpe & Scarpe potrebbero fondersi in un’unica realtà, nell’ambito di un’operazione complessiva di ristrutturazione del debito di entrambi i gruppi attualmente in concordato preventivo, tra i cui principali finanziatori c’è Pillarstone Italy. Lo scrive Debtwire.
Scarpe&Scarpe aveva aveva presentato istanza di concordato preventivo con riserva al Tribunale di Torino nell’aprile 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). E poco dopo aveva fatto la stessa mossa anche PIttarosso depositando istanza di ammissione al concordato in bianco al Tribunale di Padova (si veda altro articolo di BeBeez). Pittarosso, affiancato dallo studio Cortellazzo&Soatto, è poi stata ammessa alla procedura di concordato pieno in continuità aziendale lo scorso settembre (si veda qui il comunicato stampa), mentre lo scorso gennaio si è tenuta l’adunanza dei creditori.
Pittarosso ha chiuso il 2020 con ricavi in crollo a 217,8 milioni, un ebitda negativo di 15,9 milioni e una perdita netta di 168,1 milioni, a fronte di un debito finanziario di 70,8 milioni e un patrimonio netto negativo per 151 milioni (si veda qui il report Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Dagli atti della procedura, consultati da BeBeez, risulta che a fine luglio 2021 i debiti lordi verso le banche fossero oltre 144,8 milioni.
Ricordiamo che la crisi di Pittarosso non è stata causata solo dal coronavirus. Già nell’aprile 2019 il fondo Lion Capital, che controlla la catena di calzature dal 2014, aveva avviato un percorso di ristrutturazione del debito e aveva chiesto uno standstill alle banche creditrici esposte per 200 milioni di euro: tra queste Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, e con una piccola quota Banco BPM, Sparkasse- Cassa di Risparmio di Bolzano e Bnl (si veda altro articolo di BeBeez). Il debito è eredità del buyout con cui Lion Capital ha comprato Pittarosso nel 2014 da 21 Investimenti e Quadrivio sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Allora la società era stata valutata circa 280 milioni di euro, cioé più di una volta il fatturato consolidato atteso per il 2014 e circa 10 volte l’ebitda (visto sui 28 milioni). Pillarstone è diventato il maggiore creditore di Pittarosso, dopo aver acquisito la posizione creditoria di Unicredit e di altri istituti di credito nel primo semestre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez), attraverso il fondo RSCT Fund (Responsible & Sustainable Corporate Turnaround Fund con dotazione di 600 milioni di euro e gestito da Davy Global Fund Management (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto a Scarpe&Scarpe, che fa capo a SAGI Holding, alla decisione di percorrere la strada del concordato preventivo i vertici aziendali erano giunti nella primavera 2020 a seguito della previsione di mancate fatturazioni per circa 50 milioni di euro, dovute all’emergenza da coronavirus, che si sarebbero andate a sommare alle pregresse passività (si veda altro articolo di BeBeez). Anche in questo caso Pillarstone Italy, sempre attraverso il fondo RSCT Fund, è uno dei principali creditori della società, dopo aver acquistato dalle banche un importante pacchetto di crediti. L’ultimo bilancio disponibile per Scarpe&Scarpe è quello del 2019, quando la società aveva chiuso l’anno con 286,4 milioni di euro di ricavi, un ebitda negativo si 28,7 milioni e una perdita netta di 31,8 milioni, a fronte di un debito finanziario netto di 55,7 milioni (si veda qui il report Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).