Axitea, azienda nata nel 2011 dall’integrazione di Sicurglobal e Mega Italia e poi di una serie di piccole realtà del settore della sicurezza privata, controllata da Stirling Square Capital, ha definito in via anticipata la fase esecutiva del concordato preventivo in continuità aziendale a cui era stata ammessa nel novembre 2016 dal Tribunale di Milano, il quale ora ha disposto l’archiviazione della procedura di concordato preventivo “per intervenuta integrale esecuzione del riparto indicato nella proposta e supportato dal piano” (si veda qui il decreto del Tribunale).
Axitea, guidata dall’amministratore delegato Marco Bavazzano e Stirling Square Capital Partners, guidato da Stefano Bonfiglio, Matteo Nichil e Giulia Poletti De Chaurand, sono stati assistiti dallo studio Gattai Minoli Partners.
Ricordiamo che il via libera dei creditori al piano concordatario era arrivato nel marzo 2017 (si veda altro articolo di BeBeez) e che la proposta concordataria era stata poi omologata dal foro di Milano nel giugno successivo (si veda altro articolo di BeBeez). Il Tribunale di Milano aveva ammesso la società al concordato preventivo già nel maggio 2015 (scarica qui il testo del decreto del Tribunale), ma poi la prima proposta di piano era stata bocciata dalle banche.
Nel dettaglio, in base al piano concordatario, Stirling Square Capital Partners si era impegnato allora a iniettare nuova finanza per 32 milioni di euro, per ripagare parte dei 197 milioni di euro di debiti della società, di cui 78 milioni verso le banche (Unicredit, Monte Paschi di Siena e le allora Interbanca e Banca Popolare di Milano). Le banche, a valle di uno stralcio dell’87,34% dei loro crediti, in linea con gli altri crediti chirografari (per un totale di 157 milioni) avevano ricevuto strumenti finanziari partecipativi. A sua volta anche Stirling Square Capital Partners, attraverso un spv di cartolarizzazione, aveva comprato crediti poi convertiti in strumenti finanziari partecipativi e aveva apportato nuova finanza appunto per 32 milioni di euro
Axitea è attiva in Italia e all’estero per attività di progettazione e realizzazione di soluzioni di sicurezza fisica e informatica tecnologicamente avanzate, servizi di security consulting e soluzioni di controllo automezzi e asset mobili. I conti della società sono andati migliorando negli ultimi anni e ha chiuso il 2020 con ricavi che hanno superato i 75 milioni di euro, un ebitda di 5,6 milioni e un debito finanziario netto non superiore a 500 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).