Spada Partners, con i partner Roberto Spada, Cristiano Proserpio e Antonio Zecca, è stato accreditato al ruolo di esperto Indipendente dell’elenco Esperti Indipendenti di Patrimonio Rilancio nella Sezione III – Fondo
Nazionale Ristrutturazione Imprese (si veda qui il comunicato stampa). A oggi sono soltanto sei gli esperti indipendenti che risultano accreditati presso CDP per questa sezione (si veda qui la lista). Gli altri sono: Contri Villani Studio Associato, Stefano D’Amora, Stefano Fiorentini, Franco Carlo Papa e Alessandro Angelo Solidoro.
Ricordiamo che Patrimonio Rilancio, lo strumento del Ministero dell’Economia e delle Finanze, gestito da Cassa Depositi e Prestiti, per sostenere le imprese italiane con fatturato superiore a 50 milioni di euro, previsto dall’art. 27 del Decreto Rilancio (si veda altro articolo di BeBeez), è operativo dal luglio 2021 (si veda altro articolo di BeBeez)
Il Patrimonio Rilancio prevede i seguenti ambiti di operatività:
- Fondo Nazionale Supporto Temporaneo (FNST): interventi temporanei in aziende che hanno subìto impatti derivanti dall’emergenza Covid-19, coerenti con le misure previste dalla Commissione Europea nel “Quadro Temporaneo per le misure di aiuti di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19″
- Fondo Nazionale Strategico (FNS): investimenti di lungo periodo, con il coinvolgimento di altri investitori di mercato, in imprese caratterizzate da solide prospettive di crescita, per supportarne i piani di sviluppo
- Fondo Nazionale Ristrutturazione Imprese (FNRI): interventi in aziende caratterizzate da temporanei squilibri patrimoniali e finanziari, ma con adeguate prospettive di redditività futura.
Il FNRI è rivolto a sgr, gestori di fondi di investimento alternativi europei (FIA) e società di investimento a capitale fisso (Sicaf autogestite), con track record del team di gestione nel settore delle ristrutturazioni di imprese.
Nel dettaglio, spiega CDP nella sezione del suo sito internet dedicata al FNRI, quest’ultimo investirà esclusivamente nella componente “nuova finanza” degli OICR lanciati dalle società di gestione di cui sopra, che dovranno avere una dimensione complessiva di oltre 100 milioni di euro e una durata inferiore ai 10 anni. Il FNRI condurrà investimenti singoli di dimensioni superiori ai 30 milioni in ciascun OICR, che dovranno rappresentare una quota inferiore al 49% dell’ammontare del fondo e che dovranno dimostrare la presenza di uno o più coinvestitori privati che sottoscrivano alle medesime condizioni del FNRI.
I fondi target possono investire tramite strumenti di equity, quasi-equity o debito di imprese in situazione di crisi reversibile e che abbiano presentato domanda, o comunque abbiano avuto accesso, alla procedura di accordo di ristrutturazione del debito o di concordato preventivo. Le aziende in questione non operare nel settore bancario, finanziario e assicurativo, devono avere sede in Italia, un fatturato annuo di oltre 50 milioni e versare in temporaneo squilibrio patrimoniale e finanziario, condizione di norma verificata con un rapporto PFN/ebitda >4volte oppure un rapporto PFN/PN >2volte, e caratterizzate da adeguate prospettive di redditività. Investimento massimo dell’OICR nella singola posizione è pari al 20% della dimensione dello stesso fondo e comunque inferiore ai 250 milioni.
Ai sensi del decreto attuativo (art. 24, comma 3, del Decreto n.26 del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 3 febbraio 2021, si veda altro articolo di BeBeez), le imprese che saranno oggetto di investimento dovranno avvalersi dell’intervento di un esperto indipendente accreditato da CDP per l’attestazione del piano di ristrutturazione da cui emerga la sostenibilità dell’indebitamento e di un fair value dell’impresa stessa. Lo scorso giugno CDP ha approvato una “nuova versione dell’Avviso Esperti Indipendenti relativamente al processo di adesione e accreditamento per la Sezione III dell’Elenco Esperti Indipendenti” (si veda qui l’avviso di CDP).