Werther International spa, la controllata Apac srl e Sicam srl, tre aziende italiane del gruppo bavarese Base (Beissbarth Automotive Service Equipment) attivo nelle attrezzature per auto, comprato cinque anni fa dalla società di private equity tedesca Stargate Capital tramite Leviticus Industries (si veda altro articolo di BeBeez), finiscono in concordato preventivo dopo il fallimento delle trattative con il gruppo finanziario Pillarstone. Lo scrive Mf-Milano Finanza, precisando che il giudice delegato del Tribunale di Bologna, Antonella Rimondini, ha ufficialmente aperto la procedura chiesta dalle aziende a marzo (si veda qui il Portale dei creditori) grazie alla presentazione di una documentazione aggiuntiva tramite lo studio BonelliErede, dopo aver respinto una prima richiesta di ammissione al concordato presentata l’anno scorso.
Il giudice delegato, che ha così decretato la veridicità e la fattibilità del piano industriale presentato dalla proprietà il 5 dicembre scorso, decreto notificato il successivo 12 dicembre, ritiene dunque che il programma di risanamento sia ora in grado di superare le precedenti criticità. Il gruppo aziendale in una nota ha spiegato che “non si è trattato di un esito scontato e che sia stato un passaggio difficile è dimostrato dal tempo necessario per poter esaminare tutto il percorso pianificato per la rinascita delle società. È stato un lungo percorso che ha sottoposto la nostra compagine a complicate vicissitudini e molteplici cambiamenti e che ha visto nei nostri dipendenti e collaboratori il cuore del cambiamento, il tutto affrontato con spirito di servizio e professionalità e in totale discontinuità col passato. Il piano industriale presentato al tribunale comporterà sviluppi alla nostra organizzazione interna e alla gamma di prodotti e servizi. Un forte stimolo per questa nuova sfida che affronteremo con determinazione. Propositivi e motivati, informiamo dunque della nostra rinnovata presenza sul mercato. Il piano industriale presentato al Tribunale comporterà sviluppi sia alla nostra organizzazione interna che alla nostra gamma di prodotti e di servizi. Un forte stimolo per questa nuova sfida che affronteremo con la determinazione necessaria. Siamo inoltre sicuri che con il tempo ci porterà a raggiungere risultati sempre più brillanti”.
Il piano dovrà quindi essere sottoposto all’attenzione dei creditori per il via libera. Il termine per la comunicazione ai creditori è stato fissato all’8 marzo 2024, mentre quello per le dichiarazioni di voto il 5 aprile. I commissari giudiziali nominati sono Chiara Mazzetti, Danilo Galletti e Roberto Cassani.
A determinare l’entrata in crisi delle tre aziende del gruppo Base è stata la riduzione degli investimenti nel mercato dell’auto, l’ingresso di competitors, il repentino aumento fino all’80% del prezzo della lamiera e la scarsità di componenti, che ha determinato fermi di produzione.
Werther International, che produce in particolare attrezzature per garage e per gommisti, oltre a compressori elettrici portatili e silenziosi e senza olio per impiego medicale, è presente su tutti i mercati mondiali, dove esporta il 90% circa del suo fatturato, grazie a una rete internazionale di società controllate in Italia, Francia, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti e Polonia e distributori in 150 Paesi. In Italia ha tre stabilimenti, in cui lavorano circa 200 dipendenti considerando anche quelli di Sicam. L’ultimo bilancio disponibile della società, comprata da Stargate Capital nel 2018 (si veda altro articolo di BeBeez), risale al 2020, quando a livello consolidato aveva registrato un fatturato di quasi 65 milioni di euro, in calo dell’11,9% rispetto all’esercizio precedente, un ebitda di oltre 7,6 milioni e un indebitamento finanziario netto di 47,1 milioni a fronte di un patrimonio netto di 31,2 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Nel 2021 il gruppo prevedeva di raggiungere ricavi per circa 71 milioni, generando un margine di ebitda rettificato del 13%.
Ma poi è iniziata la crisi finanziaria, che ha impedito a Werther International di rimborsare alcuni minibond. Il primo segnale risale al 24 aprile 2022, quando la società non aveva rimborsato una rata di circa 2,5 milioni di euro del minibond da 8 milioni, emesso nell’aprile del 2017 con cedola fissa del 5,375%, sottoscritto dal fondo di minibond di Duemme sgr (si veda altro articolo di BeBeez). A settembre di quest’anno è stata poi la volta del mancato pagamento di quote capitale e interessi del minibond da 3 milioni di euro emesso nel 2018, anch’esso con cedola fissa del 5,375% (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che poco più di due anni fa la società di Reggio Emilia aveva emesso un minibond da 7 milioni, sottoscritto dal secondo fondo di private debt di Riello Investimenti Partners sgr, Impresa Italia II (si veda altro articolo di BeBeez). Aveva anche emesso due minibond short-term: il primo da 100mila euro all’inizio del 2019 e il secondo da 500mila euro nell’estate del 2021 (si veda altro articolo di BeBeez).
Werther International, assieme alla controllata Italgarage e a Sicam, aveva dunque presentato domanda di concordato preventivo nel mese di maggio del 2022, conferendo poi un audit a Deloitte che, avendo riscontrato alcune anomalie di gestione, era sfociato nelle dimissioni di sindaci e manager e nella nomina per tutte le aziende di Andrea Foschi come presidente e di Ivan Vasumini come amministratore delegato. Ma il tribunale, sentiti i tre commissari giudiziali dell’epoca (Mirco Zucca per Werther, Massimiliano Fontani per Sicam e Colli Elisa per Italgarage), aveva chiuso la procedura, poi riaperta a marzo di quest’anno, senza Italgarage (in liquidazione) ma con Apac, su richiesta dell’azienda che, in attesa di presentare il piano concordatario, aveva ricevuto una manifestazione d’interesse da Pillarstone, poi caduta nel vuoto.
All’inizio di quest’anno Beissbarth Automotive Testing Solutions gmbh, in amministrazione straordinaria dall’estate del 2022, è finita sotto il controllo del gruppo olandese Stertil, che fa capo a Citadel Enterprises (si veda qui il comunicato stampa).