Banca CF+ ha ottenuto l’autorizzazione per l’esercizio in Germania dell’attività bancaria in regime di libera prestazione di servizi e ha siglato una partnership con la fintech Raisin per rendere disponibili propri conti deposito ai risparmiatori tedeschi attraverso le piattaforme Weltsparen e Zinspilot della stessa Raisin, che già a inizio luglio ha annunciato un’analoga partnership con IBL Banca (si veda qui il comunicato stampa) e che nel maggio 2019 aveva siglato una partnership di questo tipo con illimity bank (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Per tutti gli aspetti relativi al procedimento autorizzativo in Germania, nonché alla strutturazione e negoziazione dei profili legali e regolamentari dell’operazione, Banca CF+ è stata assistita da Bird & Bird.
Raisin a oggi offre ai suoi clienti in Europa e negli Stati Uniti l’accesso a depositi fruttiferi overnight e a termine presso oltre 160 banche partner internazionali e gestisce a oggi un volume di risparmi di oltre 25 miliardi di euro (si veda qui il comunicato stampa). Nel dicembre 2020 la fintech tedesca ha siglato una partnership con Banca Sella per permettere ai suoi clienti di accedere ai conti deposito di altre banche, italiane ed europee, trasferendo il denaro dal proprio conto corrente al conto deposito scelto e mantenendolo monitorato fino alla scadenza del vincolo (si veda altro articolo di BeBeez).
Fondata nel 2012 da Frank Freund, Michael Stephan e Tamaz Georgadze, Raisin da allora ha raccolto dagli investitori di venture capital un totale di circa 240 milioni di dollari (si veda qui Crunchbase), con l’ultimo round che risale allo scorso gennaio, quando Goldman Sachs (già investitore della scaleup) e Hedosophia hanno sottoscritto bond convertibili per 30 milioni di euro (si veda qui Nordic9). Intanto la società ha già dato mandato a Goldman Sachs per la ricerca di investitori per un nuovo round (si veda qui Sky). Country manager Italy è Federico Roesler Franz.
Guidata da Iacopo De Francisco, amministratore delegato e direttore generale, già ospite prima di Pasqua di BeBeez Live, Banca CF+ è la challenger bank nata dopo lo scorporo dall’ex Credito Fondiario, un anno fa, delle attività di gestione e investimento in crediti deteriorati trasferita in gruppo Gardant (si veda altro articolo di BeBeez). Banca CF+, così come la scorporata Gardant, è controllata all’88% dal fondo Usa Elliott attraverso Tiber Investments sarl, con il resto del capitale in capo ai soci di Tages (12%), società di investimenti fondata nel 2011 dagli investment banker Panfilo Tarantelli e Sergio Ascolani, e presente nel capitale della banca dal 2013.
il piano industriale a 5 anni si propone di raggiungere 4,2 miliardi di euro di attivi in gestione e di conseguire target di efficienza e redditività tra i più alti del sistema bancario, che si riassumono in un cost/income ratio del 42% e un Roae (Return on average equity) del 23%. Il tutto con un utile netto di 50 milioni e 200 dipendenti dagli attuali 100. Per raggiungere gli obiettivi del piano, Banca CF+ punta sulle pmi con fatturato compreso tra 2 e 100 milioni di euro: oltre 200 mila aziende, con 5,5 milioni di addetti, che hanno rating bassi e hanno ricevuto poco credito dalle banche fra il 2010 e il 2019. A queste aziende la banca offrirà, avvalendosi di una piattaforma tecnologica evoluta, diverse soluzioni specializzate di finanziamento per l’impresa: factoring (pro soluto e pro solvendo), finanziamenti garantiti o meno da MCC e SACE, acquisto di crediti fiscali (su quest’ultimo tema si vedano qui BeBeez Live e qui il webinar dello scorso giugno).