Credito Fondiario, challenger bank italiana specializzata in soluzioni di finanziamento alle imprese in bonis o re-performing, ha acquisito e incorporato Fifty srl, piattaforma fintech del factoring (si veda qui il comunicato stampa). La notizia dell’operazione era attesa dal dicembre scorso (si veda altro articolo di BeBeez).
Fifty, fondata nel 2014 da Michele Ronchi (ex BNP Paribas e Goldman Sachs), per anni si è occupata esclusivamente della gestione delle fatture acquistate dal fondo Supply Chain gestito da Groupama am sgr (si veda altro articolo di BeBeez), arrivando a un transato complessivo a fine 2020 di 1,33 miliardi di euro, e non a caso inizialmente era partecipata, oltre che dal socio tecnologico Tesi Square spa, fornitore di soluzioni ICT per le aziende e tuttora socio al 16,8%, anche dalla stessa Groupama am sgr. In seguito, la partecipazione di Groupama am sgr era stata acquisita da Ventura Capital Partners, società che fa capo allo stesso Ronchi, che prima dell’acquisizione da parte di Credito Fondiario, controllava il 41,6% di Fifty, con una identica quota facente capo ad Alberico Potenza, ex direttore generale di Groupama am sgr.
Fifty gestisce una piattaforma ad alto valore tecnologico finalizzata alla creazione di filiere finanziarie evolute che consentono alle imprese un accesso innovativo al credito grazie alle più avanzate tecnologie. Su tale piattaforma è possibile gestire tutte le fasi del processo di factoring: dall’origination alla cessione delle fatture, all’interazione con cedenti/debitori ceduti. La società ha chiuso il 2020 con ricavi netti per 647 mila euro e un ebitda di 72 milia euro (si veda qui il report automatico Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Ronchi, che dopo l’operazione mantiene in sostanza le sue funzioni come co-head della struttura organizzativa factoring di Fifty, ha affermato: “Siamo convinti che entrare a far parte di Credito Fondiario rappresenti per noi una nuova opportunità per crescere ulteriormente all’interno di un grande gruppo e contribuire allo stesso tempo allo sviluppo del business della banca”. Alberico Potenza, che mantiene la stessa carica di Ronchi, ha aggiunto: “Credito Fondiario ha colto in pieno il potenziale innovativo del nostro approccio, integrandolo senza soluzione di continuità nella propria struttura”.
Iacopo De Francisco, ceo e direttore generale di Credito Fondiario, ha dichiarato: “Fifty ha sviluppato una delle più sofisticate e flessibili piattaforme di digital factoring presenti sul mercato. L’operazione consentirà di accelerare le tempistiche di avvio dell’operatività della nuova business unit e contribuirà in modo rilevante al percorso di trasformazione di Credito Fondiario in challenger bank evoluta”.
Ricordiamo che l’attuale Credito Fondiario è nato lo scorso luglio 2021 dalla scissione delle due aree di business dell’omonimo gruppo: da un lato l’attività di gestione e investimento di crediti deteriorati e illiquidi è stata convogliata nella neonata Gardan, che lo scorso dicembre ha annunciato il closing a quota 500 milioni di euro per li primo fondo di Gardant Investor sgr; e dall’altro appunto Credito Fondiario ha ridefinito la sua mission, quale challenger bank evoluta, dedicata alle medie aziende italiane (si veda altro articolo di BeBeez). In occasione della conferenza stampa di presentazione della scissione delle attività del gruppo, Iacopo De Francisco aveva detto che nei programmi della banca c’era quello di dotarsi di una piattaforma di direct lending.
A proposito di piattaforme fintech, ricordiamo che, dopo la riorganizzazione, in capo a Credito Fondiario è rimasta anche Be Credit Management, specializzata nell’analisi e nel servicing dei crediti fiscali, con Credito Fondiario che era salito al 100% del capitale nel dicembre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). La società era stata fondata nel novembre 2018 come joint venture tra Credito Fondiario e Be Finance, società con base a Roma che opera nel settore della finanza strutturata e dei crediti fiscali. Inizialmente il capitale di BE Credit Management faceva capo per il 35% a Credito Fondiario e per il 65% a BE Finance, ma Credito Fondiario aveva un’opzione per salire entro tre anni al 100%, acquisendo il 65% in mano a BE Finance (si veda altro articolo di BeBeez). La banca gestisce anche il conto deposito online Esagon.
Credito Fondiario, presieduto da Panfilo Tarantelli, è controllato dal fondo Usa Elliott attraverso Tiber Investments sarl, all’87%, con il resto del capitale in capo al management e altri investitori tra cui la società di investimento Tages, fondata nel 2011 dagli ex investment banker Panfilo Tarantelli (attuale presidente di Credito Fondiario) e Sergio Ascolani, e presente nel capitale della banca dal 2013.