di Francesca Vercesi
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illimity bank, la banca digitale dell’omonimo gruppo fondato da Corrado Passera, ha lanciato la proptech Quimmo. L’idea è quella di “affiancare il processo legale di vendita immobiliare a uno commerciale, di abbattere le barriere tra venditore e acquirente. Quimmo si rivolge a ogni tipo di venditore, dagli sviluppatori ai fondi di investimento, dalle banche alle assicurazioni ai privati e alle imprese”, ha dichiarato lo stesso Passera, ceo illimity in occasione della conferenza stampa di presentazione della piattaforma (si veda qui il comunicato stampa), sottolineando che illimity “vuole semplificare la vita di chi vende o compra un immobile. Abbiamo deciso di portare la digitalizzazione in un mondo dove non è ancora entrata pienamente”. Nel 2021, l’attività di Illimity nell’intermediazione immobiliare ha già visto 26 milioni di visite ai portali, 900mila utenti registrati e oltre 2.000 immobili transati anche grazie alla presenza di 200 professionisti tra strutture centrali e territoriali.
La notizia era attesa. Infatti in occasione della presentazione al mercato, a metà dello scorso febbraio, dei risultati il gruppo aveva preannunciato che le attività immobiliari della controllata neprix, essenzialmente le vendite di immobili strumentali e non a garanzia di credit deteriorati sarebbero confluite in una nuova proptech attiva appunto da aprile. Ricordiamo che neprix è un leader nel mercato delle aste giudiziali in Italia e che le sue masse in gestione hanno toccato a fine 2021 circa 8,5 miliardi di euro nominali (GBV) tra crediti gestiti e beni immobili e strumentali in conto vendita. (si veda altro articolo di BeBeez)
Rispetto a neprix, Quimmo intende essere un passo avanti nelle vendite giudiziali di immobili. Nei prossimi mesi, infatti, la piattaforma punta a coprire, in maniera ancora più completa, come anticipato sopra, anche i bisogni delle altre tipologie di venditori tra sviluppatori immobiliari, costruttori, fondi, banche, assicurazioni o semplicemente famiglie. illimity con Quimmo punta nel 2022 a una forte crescita dei volumi, con 34 milioni di visite, 1,4 milioni di utenti registrati e più di 3.000 immobili transati (si veda qui il comunicato stampa).
Ha ribadito Renato Ciccarelli, responsabile del progetto Quimmo: “finora si è parlato col mondo giudiziale, ora stiamo parlando con il mondo dei privati. I nostri interlocutori vogliono un punto unico dove si possa fare tutto, con procedure facili, accesso alle informazioni, uno spazio digitale e fisico che copra con qualità il Paese. La nostra è una piattaforma di ultima generazione creata per semplificare l’acquisto e la vendita degli immobili e coprire l’intera catena del valore”.
Il progetto Quimmo nasce da un forte investimento del Gruppo illimity in tecnologia e dall’esperienza sul campo accumulata nell’intermediazione immobiliare in questi anni. Il mercato delle comprvendite giudiziali vale 10 miliardi (si parla di 11 mila fallimenti all’anno in Italia) e quello dell’intermediazione privata ne vale oltre 120. “Il potenziale è enorme perché oggi manca una seria attività commerciale per questo mercato, operatori specializzati in grado di gestire dalle procedure all’attività di marketing con una tempistica veloce. Per questo ci siamo entrati. Ci poniamo come l’evoluzione dell’intermediazione”, ha aggiunto Ciccarelli.
Quimmo, in definitiva, mette in primo piano l’immobile e fornisce un’assistenza completa a chi vende e a chi acquista lungo tutto l’iter, qualunque sia la modalità di vendita prevista, dall’asta telematica alla trattativa privata, e in qualsiasi fase: dalla scelta dell’immobile fino all’acquisto.
La banca, infine, è convinta che “Quimmo accrescerà ulteriormente la componente digitale delle attività di illimity e contribuirà in maniera rilevante al raggiungimento degli obiettivi del piano d’impresa”, ovvero a ricavi di oltre 60 milioni di euro attesi entro il 2025, 240 milioni di utile netto, un Roe al 20% (si veda qui il Piano Strategico 2021-25).
Rimanendo nel campo dei crediti deteiorati legati al real estate, ricordiamo che lo scorso gennaio illimity, affiancata da Banca di Alba, ha rifinanziato il debito del gruppo immobiliare cuneese Franco Barberis. L’operazione prevede anche l’erogazione di nuova finanza a supporto del Piano Industriale, attestato dallo Studio La Croce, ai sensi dell’art. 67 della Legge Fallimentare (si veda altro articolo di BeBeez)