Intesa Sanpaolo ha già investito 128 milioni di euro nella sua nuova banca digitale Isybank, uno dei pilastri del Piano di Impresa 2022-2025 dell’istituto di credito, lanciata nel febbraio 2022 dal gruppo guidato da Carlo Messina (si veda altro articolo di BeBeez) e che ieri ha presentato il progetto a Milano, nel grattacielo Scheggia di Vetro a Porta Nuova (si veda qui il comunicato stampa).
Proprio li si trova la sede operativa di Isybank oltre che di altre divisioni di Intesa che quest’anno stima di investire altri 152 milioni nella banca digitale, arrivando così a poco meno di metà dei 650 milioni di euro stanziati nei 4 anni del Piano di Impresa. Ma a fronte di questo sforzo, già nel 2025 si prevedono risparmi di costi strutturali per oltre 600 milioni di euro e a regime nel 2026-2027 risparmi di costi per ben 800 milioni all’anno, grazie soprattutto alla chiusura di 1.050 filiali nei 4 anni. La banca adotterà infatti due modelli: la banca digitale per i clienti retail con esigenze finanziarie di base; un modello omnicanale per pmi e clienti retail con esigenze finanziarie più sofisticate (quindi banca digitale e filiali fisiche).
Carlo Messina, Consigliere Delegato e ceo Intesa Sanpaolo, ha commentato: “Con il lancio di Isybank prosegue la trasformazione digitale di Intesa Sanpaolo che vede in questo progetto uno dei pilastri del Piano di Impresa 2022-2025. Si tratta di un ulteriore passo per rendere il nostro gruppo una best practice anche in ambito tecnologico e rappresenta un elemento di discontinuità per il futuro della banca, che le consentirà di essere leader nel panorama europeo per efficienza operativa e innovazione a servizio della clientela. Nel contempo, prosegue con decisione il rafforzamento delle competenze digitali dell’attività core della banca, che punta sulle leve della crescita attraverso importanti investimenti nel capitale umano e nello sviluppo di un business model che si è rivelato vincente grazie alla sua diversificazione e resilienza”.
La trasformazione digitale raggiunta con l’operatività di Isybank sarà estesa a tutte le aree del Gruppo Intesa Sanpaolo, attraverso nuovi investimenti nella piena digitalizzazione della customer experience a ogni livello, un ulteriore rafforzamento dei sistemi di controllo interno nell’ambito dell’evoluzione digitale dei processi, nuove soluzioni basate sull’intelligenza artificiale nelle attività di compliance.
Il gruppo ha infatti delineato un programma di investimenti pari a 5 miliardi di euro per tecnologia e crescita e impiegherà 4.000 persone di Intesa Sanpaolo tra riconversioni professionali e assunzioni di profili specifici, di cui circa 2.000 professionisti in ambito IT.
L’obiettivo è quello di lanciare operativamente Isybank nel 2024 , per rivolgersi “inizialmente, a quei 4 milioni di clienti che già oggi ricorrono primariamente all’offerta digitale.
A guidare Isybank è l’ad Antonio Valitutti , con il presidente Mario Boselli. Nel consiglio siedono anche Virginia Borla, Giampio Bracchi, Donatella Busso, Renato Cerioli, Andrea Chioatto, Achille Galdini, Paola Papanicolaou.
Ricordiamo che Isybank nasce dalla partnership con Mooney, l’ex Sisal Pay di cui Intesa Sanpaolo ed Enel hanno rilevato il 50% ciascuna da CVC nel dicembre 2021 (si veda altro articolo di BeBeez) e con la scaleup fintech britannica Thought Machine, in cui Intesa Sanpaolo ha investito 40 milioni di sterline nel febbraio 2022, nell’ambito di un round di Serie D da 160 milioni di dollari guidato da Temasek, fondo sovrano di Singapore, cui ha partecipato come nuovo investitore anche Morgan Stanley. All’operazione hanno contribuito altri investitori già presenti nel capitale, fra cui Eurazeo, ING, JPMorgan Chase, Lloyds Banking Group e SEB (si veda altro articolo di BeBeez). Fondata nel 2014 da Paul Taylor, ex ingegnere di Google, Thought Machine aveva raggiunto nell’occasione del round di Serie D di febbraio 2022 la valutazione di 2,7 miliardi di dollari.